Istituti maggiori

Ordinamento scolastico

L'istruzione in Italia è regolata con modalità diverse secondo la forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale, comprendente gli istituti professionali, dipende invece dalle regioni.

L'obbligo scolastico termina a 16 anni.[116]

Il sistema scolastico italiano è strutturato in tre cicli di istruzione:

istruzione primaria, di durata quinquennale;

istruzione secondaria, che comprende la scuola secondaria di primo grado, di durata triennale, e la scuola secondaria di secondo grado, di durata quinquennale;

istruzione superiore, che comprende l'università e la formazione specialistica, come master e scuola di specializzazione.

A questi cicli d'istruzione si affianca la scuola dell'infanzia, un'istituzione prescolastica non obbligatoria, caratterizzata dal gioco e della convivenza con i compagni e dalla preparazione al primo ciclo d'istruzione.

Il ciclo degli studi all'università si articola, dopo la riforma introdotta dal processo di Bologna, in tre fasi:

laurea (3 anni)

laurea magistrale (2 anni)

dottorato di ricerca (3 anni)

Secondo un'analisi ISTAT del 2010, il livello di istruzione e formazione degli studenti italiani è carente, soprattutto se paragonato a quello degli altri paesi europei: il 46,1% della popolazione adulta ha conseguito la sola licenza media, laddove la media europea si attesta al 28,5%. Nelle scuole superiori l'elevato numero di abbandoni scolastici porta l'Italia al primato negativo in Europa per i giovani tra 18 e 24 anni che lasciano la scuola superiore senza aver conseguito il diploma (il 20% nel 2009); anche il numero di laureati è sotto la media europea (solo il 21,6% dei giovani tra i 25 e i 29 anni). A ciò si aggiunge una bassa qualità dell'istruzione: secondo una valutazione condotta nell'ambito del programma per la valutazione internazionale dell'allievo, la competenza dei quindicenni italiani, già inferiore al valore medio nei 30 paesi OCSE, è aggravata dalla carenza nell'utilizzo di nuove tecnologie. L'Italia ha infine il primato europeo dei giovani che non studiano, né lavorano (nel 2009 erano il 21,2% delle persone tra 15 e 29 anni).[117]

Sistema sanitario

Il Servizio sanitario nazionale italiano (SSN) è un sistema pubblico di carattere universalistico che, come stabilito dall'art. 32 della Costituzione della Repubblica Italiana, garantisce il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria a tutti i cittadini, finanziato attraverso la fiscalità generale e le entrate dirette, percepite dalle aziende sanitarie locali, derivanti dai ticket sanitari (cioè le quote con cui l'assistito contribuisce alle spese) e dalle prestazioni a pagamento.

Una ricerca del 2000 dell'Organizzazione mondiale della sanità colloca il sistema sanitario italiano al secondo posto nel mondo, dopo la Francia, in termini di efficienza di spesa e accesso alle cure pubbliche per i cittadini.[118] Tuttavia, solo il 35,8% della popolazione si dichiara soddisfatto del sistema sanitario e il 42% dell'assistenza ospedaliera, mentre il 79,4% ritiene intollerabili i tempi di attesa nelle strutture sanitarie.[119]