Unione europea

 

Sedi istituzionali

 Bruxelles:

     Commissione europea

·         Consiglio dell'Unione europea

·         Parlamento europeo (sede secondaria)

 Lussemburgo:

·         Corte di giustizia dell'Unione europea

·         Tribunale dell'Unione europea

·         Segretariato generale del Parlamento europeo

 Strasburgo:

·         Parlamento europeo (sede principale)

 

IN SINTESI

COMMISSIONE EUROPEA

Potere esecutivo (governo). Funzione propositiva sulle leggi. Il mercoledì a Bruxelles.

Sessioni preliminari al Parlamento.  Il martedì a Strasburgo

Dura cinque anni

Presidente, proposto dal consiglio europeo ed eletto dal Parlamento con maggioranza assoluta.

L'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (PESC) in veste di vicepresidente.

Il presidente può nominare altri vicepresidenti.

Componenti (28, uno per Stato) scelti dal Presidente, in accordo con il Consiglio, tra le personalità di spicco dello Stato membro di appartenenza

 

CONSIGLIO EUROPEO

2 volte a semestre a Bruxelles.
Impulso alla cooperazione politica

Componenti:

Capi di stato o di governo degli stati membri

Presidente Commissione Europea

Presidente del Consiglio Europeo

(eventualmente) Ministri e Membri di Commissione

 

PARLAMENTO EUROPEO

Assemblea legislativa e di controllo

Starsburgo o Bruxelles / Lussemburgo

750 membri eletti ogni 5 anni

Presidente (2 per legislatura) scelto per accordi politici di maggioranza.

 

CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA

Potere legislativo. Bruxelles

Rappresentanti dei governi (10 formazioni) per materia di competenza

 

ALTO RAPPRESENTANTE PER LA POLITICA ESTERA

 

• Le priorità generali dell'Ue vengono fissate dal Consiglio Europeo che riunisce i leader politici a livello nazionale ed europeo
• I Deputati Europei, eletti direttamente, rappresentano i cittadini nel Parlamento Europeo
• Gli interessi globali dell'UE sono promossi dalla Commissione Europea i cui membri sono nominati di governi nazionali
• I Governi difendono i rispettivi interessi nazionali in seno al Consiglio dell'Unione Europea

PIU’ IN DETTAGLIO

L'Unione europea è un'organizzazione internazionale politica ed economica a carattere sovranazionale, che comprende 28 paesi membri indipendenti e democratici. La sua formazione risale al trattato di Roma del 25 marzo 1957, la denominazione attuale al trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992 (entrato in vigore il 1º novembre 1993), e l'istituzione ufficiale al 2002 con l'avvento della valuta unica ed il successivo trattato di Lisbona, dopo un lungo percorso intrapreso dalle Comunità europee precedentemente esistenti e attraverso la stipulazione di numerosi trattati, che hanno contribuito al lungo processo di integrazione europea.

Questa garantisce la libera circolazione di persone, merciservizi e capitali all'interno del suo territorio attraverso un mercato europeo comune e la cittadinanza dell'Unione europea, promuove la pace, i valori e il benessere dei suoi popoli, lotta contro l'esclusione sociale e la discriminazione, favorisce il progresso scientifico e tecnologico e mira alla stabilità politica, alla crescita economica e alla coesione sociale e territoriale tra gli stati membri, cercando di attenuare le differenze socio-economiche tra i vari stati membri e incrementarne il benessere socio-economico.

Le competenze dell'Unione europea spaziano dalle politiche economiche (agricoltura e commercio) agli affari esteri, alla difesa e alla protezione ambientale, con una politica agraria comune, una politica estera comune e la presenza di fondi strutturali per il raggiungimento degli obiettivi socio-economici preposti. In alcuni di questi campi tali funzioni la rendono dunque simile a una federazione di stati (per es. per quanto riguarda gli affari monetari o le politiche ambientali), mentre in altri settori l'Unione è più vicina a una confederazione (mancando di una Costituzioneordinamento giuridicopolitica interna e politica industriale comuni) o a un'organizzazione politica sovranazionale (come per la politica estera).

Le politiche di unione economica e monetaria dell'Unione europea hanno portato nel 2002 all'introduzione di una moneta unica, l'euro, attualmente adottato da 19 stati dell'Unione, che formano la cosiddetta eurozona, con una politica monetaria comune regolata dalla Banca centrale europea (BCE).

Il 12 ottobre 2012 è stata insignita del premio Nobel per la pace, con la seguente motivazione: «per oltre sei decenni ha contribuito all'avanzamento della pace e della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa».

Contesto storico

La costituzione di entità statali o parastatali che comprendessero l'intero territorio europeo può essere fatta risalire a periodi storici ben antecedenti rispetto alla fondazione dell'UE. Il primo organismo di tale genere fu l'Impero romano, che tuttavia non condivideva la medesima estensione geografica dell'Unione essendo incentrato sul mar Mediterraneo; inoltre le conquiste territoriali romane dipendevano dalla potenza militare dell'Impero, e le province annesse dovevano sottostare a un'amministrazione statale fortemente centralizzata.

Esempi successivi includono l'Impero dei Franchi di Carlo Magno, il Sacro Romano Impero (una struttura meno omogenea, che era caratterizzata da un'amministrazione decentrata) e l'unione doganale che si venne a creare sotto il dominio di Napoleone dopo l'anno 1800.

Una delle prime proposte di riunificazione pacifica del continente sotto l'egida di un'unica istituzione sovranazionale fu avanzata dal pacifista Victor Hugo; a ogni modo, l'idea cominciò a prendere fortemente piede solamente dopo le due guerre mondiali, guidata dalla determinazione a completare rapidamente la ricostruzione dell'Europa ed eliminare l'eventualità di nuovi, futuri conflitti fra le sue nazioni. Esemplare in tal senso fu il Manifesto di Ventotene, redatto al confino da Ernesto RossiEugenio Colorni ed Altiero Spinelli.

Accordi preliminari

Dopo la seconda guerra mondiale, l'integrazione europea apparve come un antidoto ai nazionalismi estremi che avevano precedentemente devastato il continente. Winston Churchill tenne nel 1946 un discorso all'Università di Zurigo predicendo la costituzione degli stati uniti d'Europa entro la fine del ventesimo secolo e due anni dopo si tenne il Congresso dell'Aia (1948) dove per la prima volta si discusse formalmente quali potessero essere i benefici di uno stato federale europeo. Nel 1952 sorse la Comunità europea del carbone e dell'acciaio, il primo accordo dell'integrazione europea. Il trattato instaurò un mercato comune del carbone e dell'acciaio, abolendo le barriere doganali e le restrizioni quantitative che frenavano la libera circolazione di queste merci; soppresse nello stesso modo tutte le misure discriminatorie, aiuti o sovvenzioni che erano accordati dai vari stati alla propria produzione nazionale Il principio di libera concorrenza permetteva il mantenimento dei prezzi più bassi possibili, pur garantendo agli stati il controllo sugli approvvigionamenti.

Trattato di Roma

La prima unione doganale fra paesi europei, la cosiddetta Comunità economica europea, CEE, fu istituita mediante il Trattato di Roma del 1957 e implementata nel 1958. Parallelamente alla CEE, venne istituito l'EURATOM, la comunità europea dell'energia atomica; le comunità europee, CEE, EURATOM e CECA, andranno poi a costituire in futuro uno dei tre pilastri dell'Unione europea. Negli anni la cooperazione si è evoluta e rafforzata con vari trattati comunitari e intese esterne alla comunità che confluiranno nell'Unione europea. Nel 1965 le attività delle tre comunità si unirono sotto un'unica guida con l'istituzione del consiglio unico e della commissione unica delle comunità europee tramite il trattato di fusione.

Nel 1973 la comunità vide il suo primo allargamento ad altri stati, con l'ingresso di Danimarca (che a quei tempi comprendeva anche la Groenlandia che uscì nel 1985), Irlanda e Regno Unito. Nel 1975, esternamente alla comunità, alcuni stati europei firmarono il trattato di TREVI, in francese Terrorisme, Radicalisme, Extrémisme et Violence Internationale, per la lotta comune al terrorismo. Sebbene non rientrasse nell'apparato comunitario, questo trattato costituì il terzo pilastro dell'Unione europea.

Nel 1979 furono proclamate le prime elezioni democratiche del parlamento europeo a suffragio universale. Nel 1981 si unì alla Comunità europea anche la Grecia e, nel 1986, Spagna e Portogallo. Nel frattempo, nel 1985, esternamente alla comunità europea, si concluse l'accordo di Schengen. Nel 1987 entrò in vigore la cooperazione politica europea, formalizzata precedentemente nell'atto unico europeo. Nel 1990 avvenne di fatto il primo allargamento ai paesi del blocco sovietico, con l'unificazione della Germania dopo la caduta del muro di Berlino.

Trattato di Maastricht

Nel 1992 il trattato di Maastricht pose fine al precedente, gettando le basi per una più solida integrazione, dando vita alla Comunità europea. Si concluse pure il trattato di TREVI, aprendo la nuova cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e la cooperazione politica europea confluì nella politica estera e di sicurezza comune, rafforzando la sicurezza all'interno del territorio della Comunità europea. Nel 1995, Svezia, Austria e Finlandia entrarono a far parte della Comunità europea.

Trattato di Lisbona

Nel 2002 fu introdotto l'euro come valuta comune per la maggior parte degli stati comunitari. Successivamente, si pianificò una maggiore espansione politica e territoriale con l'allargamento UE ad Est 2004-2007 e la successiva adesione di CiproRepubblica CecaEstoniaUngheriaLettoniaLituaniaMaltaPoloniaSlovacchia e Slovenia.

Nel 2007 nacque ufficialmente l'Unione europea con il trattato di Lisbona, ratificato nel 2009, unificando i tre pilastri che si erano solidificati negli ultimi 50 anni: la Comunità europea, la Cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale e la PESC. Si creò per la prima volta una figura legale che rappresentasse l'Unione europea, il presidente del Consiglio europeo e si rafforzò la posizione dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Col trattato di Lisbona vennero aggiunte per la prima volta procedure di recesso dall'Unione europea, conosciute come articolo 50, a cui si appellò solamente il Regno Unito a seguito di un referendum popolare. Sempre nel 2007 ci fu un ulteriore allargamento, a seguito dell'adesione di Romania e Bulgaria.

Nel 2013 continuò l'allargamento con l'adesione della Croazia all'Unione europea, raggiungendo il numero complessivo di 28 stati. Nel 2017, a seguito di un referendum popolare, il Regno Unito fece appello alle clausole inserite nell'ultimo trattato per richiedere l'uscita dall'Unione europea da marzo del 2019.

Stati membri (da aggiornare)

Al 2013 l'Unione europea conta 28 Stati

Nome

Adesione

Abitanti

Superf.

Valuta

Pil/capite

Rappr.

Austria

01/01/1995

8.219.743

83.871

Euro

42.400

19

Belgio

25/03/1957

10.438.353

30.528

Euro

38.200

22

Bulgaria

01/01/2007

7.037.935

110.879

Lev

13.800

18

Cipro

01/05/2004

1.138.071

9.251

Euro

29.400

6

Croazia

01/07/2013

4.290.612

56.542

Kuna

12.829

11

Danimarca

01/01/1973

5.543.453

43.094

Corona

37.600

13

Estonia

01/05/2004

1.274.709

45.228

Euro

20.600

6

Finlandia

01/01/1995

5.262.930

338.145

Euro

36.700

13

Francia

25/03/1957

65.630.692

643.801

Euro

35.600

74

Germania

25/03/1957

81.305.856

357.022

Euro

38.400

96

Grecia

01/01/1981

10.767.827

131.957

Euro

26.600

22

Irlanda

01/01/1973

4.722.028

70.273

Euro

40.100

12

Italia

25/03/1957

61.261.254

301.340

Euro

33.200

73

Lettonia

01/05/2004

2.191.580

64.589

Euro

15.900

9

Lituania

01/05/2004

3.525.761

65.300

Euro

19.100

12

Lussemburgo

25/03/1957

509.074

2.586

Euro

81.100

6

Malta

01/05/2004

409.836

316

Euro

25.800

6

Paesi Bassi

25/03/1957

16.730.632

41.543

Euro

42.700

26

Polonia

01/05/2004

38.415.284

312.685

Złoty

20.600

51

Portogallo

01/01/1986

10.781.459

92.090

Euro

23.700

22

Regno Unito

01/01/1973

63.047.162

243.610

Sterlina

36.600

73

Rep. Ceca

01/05/2004

10.177.300

78.867

Corona

27.400

22

Romania

01/01/2007

21.848.504

238.391

Leu

14.600

33

Slovacchia

01/05/2004

5.483.088

49.035

Euro

23.600

13

Slovenia

01/05/2004

1.996.617

20.273

Euro

29.000

8

Spagna

01/01/1986

47.042.984

505.370

Euro

31.000

54

Svezia

01/01/1995

9.103.788

450.295

Corona

40.900

20

Ungheria

01/05/2004

9.958.453

93.028

Fiorino

19.800

22

 

Status giuridico

L'Unione europea ha gradualmente acquisito numerose prerogative tipiche di una federazione, con il progressivo trasferimento di poteri dagli Stati membri agli organismi dell'UE. Essa si fonda tuttora su trattati internazionali recepiti a livello interno da tutti gli Stati membri, ma ha assunto personalità giuridica propria.

Attualmente essa si basa su due trattati fondativi: il trattato sull'Unione europea (TUE; detto anche "Trattato di Maastricht") e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE; detto anche "Trattato di Roma"). A questi si aggiungono il trattato di Amsterdam del 1997, i "protocolli allegati ai Trattati" e la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea il cui valore vincolante è stato deciso dal trattato di Lisbona, equiparandone il contenuto al valore giuridico dei trattati stessi nonché, secondo invece il Titolo VII della stessa Carta di Nizza, ai diritti costituzionali nazionali e a quelli Fondamentali citati nella Convenzione europea del 1950.

Il problema della definizione dell'attuale status giuridico dell'Unione sfociò, il 29 ottobre 2004, nella firma, a Roma, del Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, comunemente noto come Costituzione europea. Tale testo ribadiva la possibilità di una cooperazione rafforzata per la promozione di iniziative di integrazione tra gruppi di paesi, già prevista nel trattato di Amsterdam e in quello di Nizza.

Un nuovo trattato era stato richiesto dal Consiglio europeo attraverso la Dichiarazione di Laeken poiché il funzionamento delle istituzioni comuni, era ritenuto inadatto alla coesistenza di ben 28 stati membri, ciascuno dei quali con diritto di veto in aree fondamentali della politica comune.

Il processo di ratifica della Costituzione venne, tuttavia, interrotto il 29 maggio 2005 con un referendum popolare in cui il 54,7% dell'elettorato francese ha scelto di non sottoscrivere il Trattato; pochi giorni dopo, il 1º giugno, anche la popolazione dei Paesi Bassi si dichiarò contraria all'introduzione del Trattato (con il 61,6% dei voti). Sebbene 18 stati membri avessero recepito il documento, prevalentemente per via parlamentare, la cosiddetta Costituzione europeanon entrò in vigore.

Dopo il "periodo di riflessione" durato due anni, la cancelliera tedesca Angela Merkel decise di rilanciare il processo di riforma con la Dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007, in occasione dei 50 anni dell'Europa unita, in cui venne espressa la volontà di sciogliere il nodo entro pochi mesi al fine di consentire l'entrata in vigore di un nuovo trattato nel 2009, anno delle elezioni del nuovo Parlamento europeo.

Si svolse, così, sotto la presidenza tedesca dell'Unione il vertice di Bruxelles tra il 21 e il 23 giugno 2007 nel quale si arrivò a un accordo sul nuovo trattato di riforma. L'accordo recepiva gran parte delle innovazioni contenute nella cosiddetta Costituzione, anche se con alcune modifiche al fine di rendere meno evidente il carattere per così dire "costituzionale" del vecchio testo, pur ribadendo pressoché tutti i meccanismi introdotti con il predetto testo, e in più aggiungendo la facoltà per alcuni paesi di "chiamarsi fuori" da politiche comuni.

Dopo la conclusione della conferenza intergovernativa che finalizzò il nuovo testo, il trattato di Lisbona venne approvato al Consiglio europeo del 18 e 19 ottobre 2007 proprio in tale città e firmato il 13 dicembre dai capi di Stato e di governo. Il trattato è stato ratificato da quasi tutti gli stati firmatari, prevalentemente per via parlamentare, nel corso del 2008. La mancata ratifica da parte dell'Irlanda in seguito ad apposito referendum confermativo, così come richiesto dalla Costituzione irlandese, non ha permesso di farlo entrare in vigore entro le elezioni europee del 2009. È stato, pertanto, convocato un secondo referendum in Irlanda il 2 ottobre 2009, in cui il trattato è stato approvato con oltre il 67% dei voti. Dal 3 novembre 2009, data del sì definitivo della Repubblica Ceca, tutti gli stati membri hanno ratificato il trattato, entrato in vigore il 1º dicembre 2009.

L'Unione attualmente consiste in una zona di libero mercato, detto mercato comune (unione economica), caratterizzata in parte da una moneta unica, l'euro, regolamentata dalla Banca centrale europea (BCE) e attualmente adottata da 19 dei 28 stati membri (unione economica e monetaria o Eurozona), che dà vita nel suo complesso all'unione economica e monetaria dell'Unione europea; essa presenta inoltre un'unione doganale nata già con il trattato di Roma del 1957, ma completata fra i paesi aderenti agli accordi di Schengen, che garantiscono ai loro cittadini libertà di movimento, lavoro e investimento all'interno degli stati membri. L'Unione presenta, inoltre, una politica agricola comune, una politica commerciale comune e una politica comune della pesca. Esistono anche meccanismi di coordinamento dell'UE sulla politica estera e di difesa.

Paesi terzi

Quando ci si riferisce all'Unione Europea la dizione paese terzo significa nazione extra UE ovvero non appartenente all'unione. Questo termine si trova, ad esempio, nelle direttive, regolamenti e documenti in generale emanati dall'UE.

Competenze dell'Unione europea

Il trattato di Lisbona definisce in maniera precisa le competenze dell'Unione distinguendo tra:

·         competenza esclusiva (art. 3 TFUE);

·         competenze concorrenti (art. 4 TFUE);

·         competenze di sostegno (art. 6 TFUE);

 

Competenza esclusiva

Ci sono alcune aree giuridiche di competenza esclusiva dell'Unione europea, nel senso che i singoli stati non possono imporre le proprie regole o agire indipendentemente. Le principali aree sono l'unione doganale, la regolamentazione del mercato europeo comune, la politica monetaria per gli stati la cui moneta è l'euro, la conservazione degli ecosistemi marini e la conclusione di alcuni trattati internazionali. In questi settori, l'Unione europea negozia con un'unica voce e agisce come un unico blocco, prendendo decisioni a cui devono sottostare tutti gli stati membri senza eccezione.

Competenza concorrente

A differenze dei settori precedenti, l'Unione ha competenza concorrente con quella degli Stati membri, nel senso che gli stati membri possono agire dove l'Unione europea non lo ha già fatto, in materie principalmente riguardante la coesione sociale ed economica, le politiche ambientali, la protezione dei consumatori e la regolamentazione di servizi di infrastruttura come energia, trasporti, ricerca e sviluppo.

Nei settori della cooperazione allo sviluppo e degli aiuti umanitari, l'Unione ha competenza per condurre azioni e una politica comune, senza che l'esercizio di tale competenza possa avere per effetto di impedire agli Stati membri di esercitare la loro. Invece nei settori della ricerca, dello sviluppo tecnologico e aerospaziale, della cooperazione allo sviluppo e degli aiuti umanitari l'Unione e gli Stati agiscono entrambi con gli strumenti specifici che sono loro propri. L'Unione tutt'al più adotta delle politiche di coordinamento, senza però limitare in alcun modo l'azione statale.

Competenza di sostegno

L'Unione europea può coordinare e sostenere le azioni degli stati membri in settori terzi dove non può legiferare o imporre un modus operandi. Questi settori comprendono il turismo, la tutela della salute, industria, culturaistruzione, formazione giovanile, sport e altri simili.

Per le politiche economiche, occupazionali e sociali l'Unione ha un ruolo di coordinamento e detta le linee guida (tramite il solo Consiglio) entro le quali ogni Stato ha la libertà di determinare le proprie peculiari politiche.

 

Diritti umani e democrazia

L'Unione europea ha da sempre assunto il principio dello stato di diritto e la promozione dei diritti umani come propri valori fondanti (basti pensare che requisito fondamentale per farne parte è l'abolizione della pena di morte); essa difende attivamente tali diritti sia all'interno dei suoi confini sia nelle proprie relazioni estere, ponendo talvolta precisi requisiti per la concessione di accordi commerciali o di altro genere. La protezione garantita dall'Unione europea ai suoi cittadini è avanzatissima: in molti casi essa sopravanza le garanzie prescritte dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e dalla Corte suprema degli Stati Uniti d'America.

Per quanto riguarda la situazione interna, l'Unione europea ha promosso l'armonizzazione delle legislazioni nazionali in materia di asilo politico per i rifugiati, e si propone di combattere il razzismo, l'omofobia e la xenofobiaattraverso il sostegno a una rete di organizzazioni non governative e una specifica Agenzia. Nonostante la complessità e la criticità della governance per l'estrema frammentazione negli stati membri, questi sforzi hanno conferito all'Unione europea, in materia di diritti umani, la legislazione con la maggiore uniformità.

Dal punto di vista delle relazioni internazionali, dal 1992 l'Unione ha introdotto nei propri accordi commerciali o di cooperazione con paesi terzi una clausola che indica il rispetto dei diritti umani come elemento essenziale del rapporto bilaterale (p. es. nella convenzione di Cotonou, che lega l'UE a 78 paesi in via di sviluppo ai quali si richiedono precisi impegni nel campo del rispetto dei diritti umani). I principali obiettivi della politica estera europeasono dichiaratamente il progresso e la pacificazione internazionale, ritenuti possibili solo nell'ambito di una struttura democratica.

Per quanto riguarda la libertà di stampa, tutti i paesi che compongono l'Unione europea sono classificati, dall'ONGFreedom House, come "liberi".

 

Istituzioni

L'Unione europea si articola intorno alle istituzioni inizialmente previste nell'ambito delle Comunità europee e dei suoi organi specifici.

Gli organi principali dell'Unione sono le cosiddette "sette istituzioni", riorganizzate dal trattato di Lisbona:

·         la Commissione europea rappresenta gli interessi generali dell'UE, è formata da un Commissario per Stato membro, con sede a Bruxelles. Dura in carica cinque anni, compreso il Presidente: i componenti sono nominati dal Consiglio europeo, ma devono avere l'approvazione del Parlamento europeo. Detiene il potere esecutivo e quello di iniziativa legislativa;

·         il Parlamento europeo, composto dai rappresentanti dei cittadini degli stati membri eletti a suffragio universalediretto (prima dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona si faceva riferimento ai popoli dell'unione) da tutti i cittadini dell'Unione ogni cinque anni, compreso il presidente che per prassi rimane in carica due anni e mezzo. Ai sensi del Trattato ha sede a Strasburgo, città della Francia, ma svolge i suoi lavori anche a Bruxelles (dove si trova un altro emiciclo) e a Lussemburgo (sede del segretariato). Ogni singolo Stato stabilisce in autonomia le modalità di svolgimento delle elezioni e il metodo di ripartizione dei seggi. Condivide il potere legislativo insieme al Consiglio dell'Unione europea, con funzioni simili a quelle di una "camera bassa";

·         il Consiglio dell'Unione europea (o "Consiglio dei ministri"), formato da un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale che si occupa della stessa materia a livello statale (ad esempio al Consiglio dei ministri convocato per urgenza economica parteciperanno tutti i ministri dell'economia, ambientale quelli dell'ambiente ecc.), con sede a Bruxelles. La presidenza è assegnata a uno Stato membro e ruota ogni 6 mesi. Detiene il potere legislativo insieme al Parlamento europeo, con funzioni simili a quelle di una "camera alta";

·         il Consiglio europeo comprende un rappresentante per ogni stato: il Capo di Stato (se si tratta di repubbliche semipresidenziali o presidenziali) o quello di Governo (se si tratta di monarchie o repubbliche parlamentari). I capi di Stato e di governo sono assistiti dai ministri degli esteri e da un membro della Commissione, con sede a Bruxelles. Il Presidente, nominato dal Consiglio europeo stesso, dura in carica due anni e mezzo. Ha la funzione di dare un indirizzo generale alle politiche europee; la leadership politica dell'Unione è esercitata dal Consiglio europeo, che si occupa anche di compiere un'opera di mediazione nei casi in cui vi siano dispute su alcune politiche da adottare

·         la Corte di giustizia dell'Unione europea, vigila sull'applicazione del diritto dell'Unione europea, con sede a Lussemburgo;

·         la Corte dei conti europea, verifica il finanziamento delle attività dell'UE, con sede a Lussemburgo;

·         La Banca centrale europea, è responsabile per la politica monetaria europea, con sede a Francoforte sul Meno.

 

Organismi consultivi

·         Il Comitato economico e sociale europeo, che rappresenta la società civile e le due componenti dell'industria.

·         Il Comitato delle regioni, che rappresenta le autorità regionali e locali.

 

Organismi finanziari

·         La Banca europea degli investimenti, che finanzia i progetti di investimento dell'UE, con sede in Lussemburgo.

·         La Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, che finanzia o co-finanzia gli investimenti che favoriscono la transizione verso un'economia di mercato nei paesi dell'Europa centrale, orientale ed ex-URSS.

·         Il Fondo europeo per gli investimenti, che fornisce garanzie e capitale di rischio per aiutare le piccole e medie imprese, con sede in Lussemburgo.

 

Organismi inter-istituzionali

·         Il Servizio europeo per l'azione esterna, creato dal Trattato di Lisbona per governare la politica estera e le sedi estere dell'Unione.

·         L'Eurostat, l'ufficio che cura le statistiche ufficiali dell'Unione europea.

·         L'Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea, che pubblica, stampa e distribuisce informazioni sull'Unione e sulle sue attività.

·         L'Ufficio europeo per la selezione del personale (EPSO, European Personnel Selection Office), che assume il personale per le istituzioni dell'UE e gli altri organismi.

·         La Scuola europea di amministrazione (EAS, European Administrative School), il centro di istruzione per il personale di tutte le istituzioni europee.

 

Altri organismi

·         Il Mediatore europeo, che difende i cittadini e le organizzazioni dell'UE dalla cattiva amministrazione, con sede a Strasburgo - Francia;

·         Il Garante europeo della protezione dei dati, che assicura che le istituzioni e gli organi dell'UE, nel trattamento dei dati personali, rispettino il diritto alla privacy dei cittadini dell'Unione, con sede a Bruxelles - Belgio.

 

Agenzie decentrate

Nel tempo sono state create diverse agenzie che svolgono compiti tecnici, scientifici o di gestione. Tra queste si possono citare:

·         Alcune agenzie tra cui l'Agenzia europea dell'ambiente, l'Agenzia europea delle sostanze chimiche, l'Agenzia europea per i medicinali, l'Agenzia europea per la sicurezza aerea, l'Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell'informazione, l'Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, l'Agenzia europea per la sicurezza marittima, l'Agenzia ferroviaria europea, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare che lavorano nell'ambito dell'Unione;

·         L'Agenzia europea per la difesa, l'Istituto dell'Unione europea per gli studi sulla sicurezza e il Centro satellitare dell'Unione europea, che svolgono compiti specifici connessi alla politica estera e di sicurezza comune (ex "secondo pilastro" dell'Unione europea).

·         EuropolEurojust e CEPOL, che aiutano a coordinare le politiche e la cooperazione giudiziaria in materia penale (ex "terzo pilastro" dell'Unione europea);

·         Una serie di agenzie e organismi che derivano dal trattato Euratom;

·         Esistono inoltre alcune agenzie esecutive, istituite per svolgere determinati compiti relativi alla gestione di uno o più programmi unitari.