Saw - L'enigmista

Saw

7,7

2004

Regia: J.Wan

Genere: Thriller

CAST

Cary Elwes

Leigh Whannell

Danny Glover

Monica Potter

Michael Emerson

Tobin Bell

Ken Leung

Makenzie Vega

Shawnee Smith

Benito Martinez

Dina Meyer

Ned Bellamy

Paul Gutrecht

Alexandra Chun

Mike Butters

Avner Garbi



SAW - L'ENIGMISTA
Anno 2004
Titolo Originale SAW
Durata 100
Origine USA
Colore C
Genere HORROR, THRILLER
Produzione EVOLUTION ENTERTAINMENT, SAW PRODUCTIONS INC.
Distribuzione EAGLE PICTURES (2005)
Data uscita 14-01-2005
Regia
James Wan
Attori
Cary Elwes Dr. Lawrence Gordon
Leigh Whannell Adam
Danny Glover Detective David Tapp
Monica Potter Alison Gordon
Michael Emerson Zep Hindle
Tobin Bell John/Jigsaw
Ken Leung Detective Steven Sing
Makenzie Vega Diana
Shawnee Smith Amanda
Benito Martinez Brett
Dina Meyer Kerry
Ned Bellamy Jeff, Prigioniero
Paul Gutrecht Mark
Alexandra Chun Carla
Mike Butters Paul
Avner Garbi Vicino Di Casa
Soggetto
James Wan
Leigh Whannell
Sceneggiatura
Leigh Whannell
Fotografia
David A. Armstrong
Musiche
Charlie Clouser
Montaggio
Kevin Greutert
Scenografia
Julie Berghoff
Costumi
Jennifer L. Soulages
Effetti
Joshua D. Comen
Title House Digital
Trama Due uomini si risvegliano incatenati ai tubi di un bagno pubblico. Adam e il Dr Lawrence Gordon sono due persone comuni che si svegliano incatenati ai tubi di un bagno pubblico sotterraneo, accanto a loro ci sono una pistola e una sega. Non sanno nulla l'uno dell'altro eccetto che il Dr. Lawrence deve uccidere Adam entro otto ore. Jingsaw è un terribile serial killer che crea diabolici giochi di morte per tormentare le proprie vittime. Nella sua perversione omicida, egli è convinto che minacciandole di privarle della vita, esse saranno in grado di apprezzarla maggiormente, arrivando a compiere qualsiasi tipo di efferatezza pur di non farsi uccidere. Adam e Lawrence sono stati messi da Jingsaw davanti ad una realtà terrificante.
Critica "Proviamo a venirne a capo di 'Saw - L'enigmista' ponendo sul tavolo le tessere di un puzzle. La paura dell'ignoto. L'impossibilità di sapere dove ci troviamo. L'immobilità forzata che diventa paralizzante anche per la mente. Il pericolo accertato che al di là dell'ignoto, qualcuno sta per sterminare la tua famiglia. James Wan, il regista dell'horror, questi indizi ce li mette l'uno accanto all'altro fin dal principio per poter dare il via al suo thriller che, lo diciamo subito per gli irriducibili del genere, non è né troppo efferato né eccessivamente terrificante. Perché la sua arma è un'altra. (...) Quella di un sottile gioco psicologico manovrato da un perverso assassino che vuole insegnare alla sue vittime quanto sia alto il valore della vita. E come accade nella vita, l'unico modo per salvarsi è fare una scelta. Chi cade in trappola, talvolta, è proprio Wan quando non riesce a chiudere ermeticamente quella finestra sottile che separa l'horror dalla sua parodia." (Leonardo Jattarelli, 'Il Messaggero', 14 gennaio 2005)
"'Saw L'enigmista', che usurpa il nomignolo di un supernemico di Batman, è un titolo dirottante. Anche qui c'è un criminale che parla per indovinelli, ma si chiama Jigsaw; e Saw è proprio la sega, utilizzata in maniera atroce nel sottofinale. Chi ci arriva se ne accorgerà: ma non tutti resisteranno fino in fondo: il film è irritante. Opera prima di due giovani australiani a Hollywood, il regista James Wan e il cosceneggiatore Leigh Wanwell (che interpreta Adam), è costato poco e ha introitato 55 milioni di dollari. (...) La situazione si movimenta con l' entrata in scena del detective Tapp, le storie incrociate di come i due sono finiti in trappola sono evocate in flashback e sfociano in un bombardamento di immagini da mal di mare per un risultato privo di senso." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 15 gennaio 2005)
"Sceneggiato da una coppia di giovani australiani (uno vi recita, l'altro dirige), 'Saw - L'enigmista' è il 'Seven' dei poveri. Espressione da non intendersi in senso riduttivo: semplicemente, è costato un pugno di dollari e tuttavia riesce a passare il filo del rasoio sui nervi scoperti di chi lo guarda come faceva il film di David Fincher." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 21 gennaio 2005)