2001 - Odissea nello spazio

2001 - A space Odissey

8,3

1968

Regia: S.Kubrick

Genere: Avventura

Genere: Fantascienza

CAST

Keir Dullea

Gary Lockwood

William Sylvester

Daniel Richter

Leonard Rossiter

Margaret Tyzack

Robert Beatty

Sean Sullivan

Douglas Rain

Ed Bishop

Alan Gifford

Vivian Kubrick

Penny Brahams

Simon Davis

John Ashley

Terry Duggan

Heather Downham

Bill Weston

Jonathan Daw

Ann Gillis

David Charkham

Scott MacKee

Edwina Carroll

James Bell

Glenn Beck

Peter Delman

David Fleetwood

Laurence Marchant

Dany Grover

Mike Lowell

John Jordan

Tony Jackson

David Hines

Brian Hawley



2001: ODISSEA NELLO SPAZIO
Anno 1968
Titolo Originale 2001: A space odyssey
Altri titoli Journey beyond the stars
Two thousand and one: a space odyssey
Durata 141
Origine GRAN BRETAGNA, USA
Colore C
Genere AVVENTURA, FANTASCIENZA
Specifiche tecniche SUPER PANAVISION, CINERAMA - METROCOLOR, TECHNICOLOR
Tratto da UN'IDEA CONTENUTA NEL RACCONTO "THE SENTINEL" DI ARTHUR C. CLARKE
Produzione M.G.M., POLARIS
Distribuzione M.G.M. - ISTITUTO LUCE (2001) - MGM HOME ENTERTAINMENT
Riedizione 2001 ISTITUTO LUCE
Musiche da RICHARD STRAUSS (ALSO SPRACH ZARATHUSTRA), JOHANN STRAUSS JR. (AN DER SCHONEN BLAUEN DONAU), ARAM KATCHATURIAN (ADAGIO DALLA SUITE DEL BALLETTO GAJANEH), GYORGY LIGETI (REQUIEM, LUX AETERNA, ATMOSPHERES) (BRANI SCELTI DA KUBRICK)
Regia
Stanley Kubrick
Attori
Keir Dullea Dott. David Bowman
Gary Lockwood Dott. Frank Poole
William Sylvester Dott. Heywood Floyd
Daniel Richter Moonwatcher
Leonard Rossiter Smyslov, Scienziato Russo
Margaret Tyzack Elena, Scienzata Russa
Robert Beatty Dott. Halvorsen
Sean Sullivan Michaels
Douglas Rain Voce Di Hal 9000
Ed Bishop Capitano Navicella Lunare
Alan Gifford Il Padre Di Poole
Vivian Kubrick La Figlia Di Floyd
Penny Brahams La Hostess
Simon Davis
John Ashley
Terry Duggan
Heather Downham
Bill Weston
Jonathan Daw
Ann Gillis
David Charkham
Scott MacKee
Edwina Carroll
James Bell
Glenn Beck
Peter Delman
David Fleetwood
Laurence Marchant
Dany Grover
Mike Lowell
John Jordan
Tony Jackson
David Hines
Brian Hawley
Soggetto
Arthur C. Clarke
Sceneggiatura
Stanley Kubrick
Arthur C. Clarke
Fotografia
Geoffrey Unsworth
Montaggio
Ray Lovejoy
Scenografia
Ernest Archer
Harry Lange
Anthony Masters
Costumi
Hardy Amies
Effetti
Metro-Goldwyn-Mayer (Mgm)
Tom Howard
Con Pederson
Douglas Trumbull
Wally Veevers
Stanley Kubrick
Trama Un gruppo di scimmie antropoidi, che segnano il principio della civiltà umana, trova un monolite. Gli umanoidi vi si accostano diffidenti, poi lo toccano con singolare rispetto e qualcosa accade in loro: si accorgono per la prima volta che un osso abbandonato può diventare una clava, uno strumento utile. Si è accesa la scintilla dell'intelligenza. Nell'anno 2001, sulla Luna, un gruppo di esploratori trova un identico monolite, che denuncia un'anzianità di quattro milioni di anni e che genera attorno a sé un forte campo magnetico. Lo scienziato Heywood Floyd è incaricato di più approfondite ricerche: si pensa che il monolite racchiuda in sé il segreto del mondo, il rigenerarsi della vita stessa. Qualche tempo dopo viene inviata verso Giove un'astronave con a bordo due uomini in attività e altri tre in stato di ibernazione, oltre ad un esemplare del più perfezionato calcolatore elettronico, l' Hal 9000. Durante il viaggio solo Bowman, uno dei due astronauti, riesce a sopravvivere, poichè il computer ha causato la morte di tutti gli altri componenti l'equipaggio, volendosi sostituire all'uomo. Bowman, riuscito a penetrare nel cuore di Hal 9000, riesce a localizzare le sue funzioni cerebrali superiori e a bloccarle, venendo inoltre a conoscenza, indagando nella sua memoria, del vero scopo della missione: il monolite scoperto sulla Luna inviava un potente segnale radio verso Giove; qui forse si troverà la spiegazione dell'origine della vita. Infatti Bowman, nelle immediate vicinanze del pianeta, perde il controllo di se stesso, cadendo in un sonno vivificatore: è così che l'astronauta, superando Giove, affronta lo spazio infinito, attraversando mondi e galassie, vivendo una esaltante esperienza conoscitiva. Successivamente Bowman, in una trasposizione di immagini, si vede nella sua casa, prima in veste di astronauta, poi di maturo signore, e infine disteso sul letto in punto di morte, dove subentra il monolite, che lo fa rivivere, sotto forma di feto, in un informe bambino dagli occhi sgranati su un mondo tutto da scoprire.
Note - OSCAR PER GLI EFFETTI SPECIALI VISIVI (1968).
- DAVID DI DONATELLO 1969 PER MIGLIORE PRODUZIONE STRANIERA A STANLEY KUBRICK.
- LO SCENOGRAFO ANTHONY MASTERS E' ACCREDITATO COME TONY MASTERS.
- CONSULENTE SCIENTIFICO: F. I. ORDWAY III.
Critica "Film risolutamente inclassificabile, '2001: Odissea nello spazio' è una scommessa folle - vinta, stravinta - di Stanley Kubrick. Alla fine degli anni 60, quando tanti si affannavano a distruggere le strutture tradizionali del cinema, il regista sorpassa le avanguardie senza neppure il bisogno di dichiararlo e apre una nuova era del cinema (...) Con ogni probabilità si tratta del film più ambizioso mai realizzato, non solo per tutto ciò che mette in scena ma anche per quel che vi resta consapevolmente aperto, irrisolto". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 marzo 2001)
"Le immagini fantascientifiche non erano mai state così suggestive e perfette prima di '2001: Odissea nello spazio', né lo sarebbero mai più state dopo. L'arte di Kubrick ha poi saputo condensare l'ignoto e il sacro in un simbolo potente divenuto popolarissimo: il monolite nero emblema di Dio, o di una forza cosmica, o degli extraterrestri. L'avventura spaziale diventa scoperta di se stessi, si nutre del classico schema dell'apprendista stregone". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 marzo 2001)