Io confesso

I confess

7,2

1953

Regia: A.Hitchcock

Genere: Drammatico

Genere: Psicologico

CAST

Montgomery Clift

Anne Baxter

Karl Malden

Brian Aherne

Roger Dann

Dolly Haas

Charles André

O.E. Hasse

Judson Pratt

Ovila Légaré

Gilles Pelletier



IO CONFESSO
Anno 1953
Titolo Originale I CONFESS
Durata 95
Origine USA
Colore B/N
Genere DRAMMATICO, PSICOLOGICO
Specifiche tecniche NORMALE BIANCO E NERO
Tratto da DAL TESTO TEATRALE DI PAUL ANTHELME" OUR TWO CONSCIENCES"
Produzione ALFRED HITCHCOCK PER LA WARNER BROS
Distribuzione PIC (1980) - DE AGOSTINI
Riedizione Si
Regia
Alfred Hitchcock
Attori
Montgomery Clift P Michael Logan
Anne Baxter Ruth Grandfort
Karl Malden Isp Laroux
Brian Aherne Pierre Granfort
Roger Dann Willy Robertson
Dolly Haas Alma Keller
Charles André Fr. Millars
O.E. Hasse Otto Keller
Judson Pratt Det. Murphy
Ovila Légaré Villette
Gilles Pelletier Fr. Benoit
Soggetto
Sceneggiatura
George Tabori
William Archibald
Fotografia
Robert Bures
Musiche
Dimitri Tiomkin
Ray Heindorf
Montaggio
Rudi Fehr
Scenografia
George James Hopkins
Costumi
Orry-Kelly
Trama Il sagrestano Otto Keller uccide un avvocato nella casa del quale si era introdotto, travestito da prete, per rubare: la notte stessa confessa il suo delitto al giovane padre Michael. La polizia, nel corso delle indagini scopre che, prima di partire per la guerra e prima di prendere i voti, Michael frequentava la giovane Ruth che poi aveva sposato un uomo d'affari. Tempo dopo il giŕ sacerdote e la ragazza si erano incontrati per parlare ed erano stati sorpresi dall'avvocato che li ricattava. Poche ore prima del delitto, inoltre, Ruth aveva incontrato il sacerdote e a lui aveva chiesto aiuto. In base a questi indizi la polizia arresta il sacerdote che, per il vincolo della confessione, non puň rivelare il vero volto dell'assassino. Dopo la sua assoluzione al processo la moglie di Keller vorrebbe denunciare il marito ma da questo č assassinato. Con questo secondo omicidio il sagrestano confessa la sua colpa.
Note MUSICHE DIRETTE DA RAY HEINDORF.
Critica "Modesto e barboso giallo di Alfred Hitchcock, grande regista al quale perň evidentemente non tutti i brividi riuscivano col buco. La suspense annega in un oceano di chiacchiere e di quesiti inestricabili sull'etica sacerdotale, mentre l'ingrugnito Montgomery Clift si chiede quando mai gli daranno un personaggio con licenza di sorridere". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 9 aprile 2003