Novecento Atto I

7,6

1976

Regia: B.Bertolucci

Genere: Drammatico

Genere: Sociale

CAST

Burt Lancaster

Donald Sutherland

Dominique Sanda

Alida Valli

Sterling Hayden

Stefania Sandrelli

Werner Bruhns

Laura Betti

Ellen Schwiers

Gérard Depardieu

Anna Henkel

Romolo Valli

Stefania Casini

Francesca Bertini

Paolo Pavesi

Tiziana Senatore

Paulo Branco

Giacomo Rizzo

Antonio Piovanelli

Liù Bosisio

Maria Monti

Roberto Maccari

José Quaglio

Pippo Campanini

Fabio Garriba

Sergio Serafini

Carlotta Barilli

Allen Midgette

Odoardo DallAglio

Salvatore Mureddu

Katerina Kosac

Mimmo Poli

Clara Colosimo

Angelo Pellegrino

Pietro Longari

Robert De Niro

Anna Maria Gherardi

Patrizia De Clara



NOVECENTO
Anno 1976
Altri titoli Novecento Atto I e Atto II
1900 - Kampf, Liebe, Hoffnung
Nineteen Hundred
1900 - Gewalt, Macht, Leidenschaft
1900
Durata 318
Origine ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, SOCIALE
Specifiche tecniche 35 MM, PANORAMICA, TECHNICOLOR
Produzione ALBERTO GRIMALDI PER PEA, LES PRODUCTIONS ARTISTES ASSOCIEES, ARTEMIS FILM
Distribuzione 20TH CENTURY FOX - 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, PANARECORD, L'UNITA' VIDEO VOLL.2
Vietato 14
Regia
Bernardo Bertolucci
Attori
Burt Lancaster Alfredo Berlinghieri, il proprietario terriero
Donald Sutherland Attila Melanchini, il fattore
Robert De Niro Alfredo Berlinghieri, figlio di Giovanni e Eleonora
Dominique Sanda Ada Fiastri Paulhan, moglie di Alfredo
Alida Valli Ida Cantarelli Pioppi
Sterling Hayden Leo Dalcò, contadino dei Berlinghieri
Stefania Sandrelli Anita Foschi, moglie di Olmo
Werner Bruhns Ottavio, figlio maggiore di Alfredo
Laura Betti Regina, figlia di Amelia
Ellen Schwiers Amelia, sorella di Eleonora
Gérard Depardieu Olmo Dalcò, figlio di Rosina
Anna Henkel Anita, figlia di Olmo
Romolo Valli Giovanni, figlio minore di Alfredo
Stefania Casini Neve, la lavandaia
Francesca Bertini Suor Desolata, sorella di Alfredo
Anna Maria Gherardi Eleonora, moglie di Giovanni
Paolo Pavesi Alfredo da ragazzo
Tiziana Senatore Regina da bambina
Paulo Branco Orso, figlio maggiore di Leo
Giacomo Rizzo Rigoletto, il servo gobbo
Antonio Piovanelli Turo Dalcò
Liù Bosisio Nella Dalcò
Maria Monti Rosina Dalcò, nuora di Leo
Roberto Maccari Olmo da ragazzo
José Quaglio Aranzini, un proprietario
Pippo Campanini Don Tarcisio
Patrizia De Clara Stella
Fabio Garriba Contadino all'esecuzione di Attila
Sergio Serafini Un giovane fascista
Carlotta Barilli Una contadina
Allen Midgette Vagabondo che scagiona Olmo
Odoardo Dall'Aglio Oreste Dalcò
Salvatore Mureddu Capo delle guardie rege
Catherine Kosac Tondine
Mimmo Poli Fascista alla riunione in chiesa
Clara Colosimo La donna che accusa Olmo
Angelo Pellegrino Il sarto
Pietro Longari Ponzoni Pioppi
Soggetto
Bernardo Bertolucci
Franco Arcalli
Giuseppe Bertolucci
Sceneggiatura
Bernardo Bertolucci
Franco Arcalli
Giuseppe Bertolucci
Fotografia
Vittorio Storaro
Musiche
Ennio Morricone
Montaggio
Franco Arcalli
Scenografia
Ezio Frigerio
Gianni Quaranta
Arredamento
Gianni Silvestri
Maria Paola Maino
Costumi
Gitt Magrini
Effetti
Bruno Battistelli
Luciano Byrd
Trama In un paese della Bassa Emiliana nascono, agli albori del '900, Alfredo Berlinghieri e Olmo Dalcò: il primo, futuro erede dei beni terrieri di famiglia, nonostante i privilegi di casta si attacca al secondo, figlio di una contadina e di padre ignoto. L'amicizia dura, nonostante le vicende familiari e sociali di mezzo secolo traccino un solco sempre più profondo fra padroni e braccianti. Olmo si unisce alla maestrina Anita, fervente politicante rossa che muore generandogli una figlia; e fugge dal paese dopo gesti di opposizione alle squadracce fasciste che lo porterebbero certamente alla morte o all'ergastolo. Alfredo, dopo il suicidio del nonno e la morte del padre, diviene padrone; sposa Ada, dolce e stravagante, che lo abbandona quando s'avvede che il marito è inesorabilmente divenuto un classico padrone-tiranno. Ma la colpa maggiore del Berlinghieri è stata quella di non avere allontanato a tempo il fattore ingaggiato dal padre, certo Attila, fascista e cinico arrivista, tra l'altro amante di Regina, cugina di Alfredo. Nel '45, in coincidenza con la Liberazione, Olmo ritorna e guida i contadini nella rivolta contro la famiglia dell'amico: Attila viene ucciso; Regina rapata; Alfredo condannato simbolicamente a morte. Quando giungono i rappresentanti del C.N.L. i contadini consegnano le armi. Alfredo e Olmo invecchieranno bisticciando amichevolmente.
Note - SUONO: CLAUDIO MAIELLI.
- DISPONIBILE IN HOME VIDEO LA VERSIONE INTEGRALE.
- L'ATTORE E PRODUTTORE PAULO BRANCO E' ACCREDITATO COME PAOLO BRANCO.
Critica "Metafora d'un mezzo secolo, con cui Bertolucci esercita il diritto di trasfigurare in visione l'idea che a torto o a ragione se ne è fatta, non importa molto se 'Novecento' è meno fedele alla storia di quanto si potrebbe pretendere da un documentario. Preme invece che abbia una sua tenuta fantastica, una sua magnificenza di romanzo fiume per immagini, una potenza di chiaroscuro che esprime la drammaticità degli eventi, e sia pure melodrammaticità, vista la destinazione popolare dell'opera." (Giovanni Grazzini - Cinema '76).
"Gratificato di un budget favoloso (10 miliardi, si dice), questo film-fiume si presenta con l'appariscenza di risultati tecnici proporzionali all'accolta di interpreti e di specialisti dei vari rami: la fotografia, l'interpretazione, l'ambientazione, la musica, e così via, sono perciò di notevole livello. Ciò nonostante, prescindendo dalle carenze tematiche, si ha l'impressione che la colossale impresa ecceda di molte ore le sue possibilità di presa. Infatti, se efficaci risultano alcune pagine di pittura villereccia o di spaccato borghese, la reiterazione delle stessa sa di pleonasmo, di didatticismo ad oltranza, di sproloquio comiziale e persino di furbizia commerciale. Assai più deludente, poi, è l'esame contenutistico dell'opera che, in definitiva, riteniamo mancare a qualsiasi ipotetico obiettivo per totale mancanza di equilibrio. Se vuol essere soltanto la descrizione del mondo contadino della Bassa Emilia, lo coglie nelle deteriori manifestazioni di un folklore rude e sboccato; ma lo trascura nelle ricchezze di genuinità, genorosità, spessore umano e pudore. (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 82, 1977)
"Un film di rilievo, ma non riuscito. Un film dove ci sono delle pagine molto belle, di un lirismo e di un'umanità singolari ma dove, nel contempo, non si sente l'empito della sinfonia nibelungica, l'assieme armonico di un tessuto narrativo corale, senza sbavature". (Pierpaolo Albricci)