Blow-up

7,6

1966

Regia: M.Antonioni

Genere: Drammatico

Genere: Giallo

Genere: Thriller

CAST

Vanessa Redgrave

Sarah Miles

David Hemmings

John Castle

Jane Birkin

Peggy Moffit

Peter Bowles

Julian Chagrin

Melanie Hampshire

Gillian Hills

The Yardbirds

Rosaleen Murray

Ann Norman

Harry Hutchinson

Ronald OCasey

Reg Wilkins

Tsai Chin

Mary Khal

Susan Broderick

Jill Kennington

Claude Chagrin

Veruschka Von Lehndorff



BLOWUP
Anno 1966
Altri titoli BLOW-UP
Durata 110
Origine GRAN BRETAGNA, ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, GIALLO, THRILLER
Specifiche tecniche PANORAMICA METROCOLOR EASTMANCOLOR
Tratto da ISPIRATO AL RACCONTO "LA BAVA DEL DIAVOLO" DI JULIO CORTAZAR
Produzione BRIDGE FILMS
Distribuzione MGM - L'UNITA' VIDEO (GLI SCUDI)
Vietato 14
Regia
Michelangelo Antonioni
Attori
Vanessa Redgrave Jane
Sarah Miles Patricia
David Hemmings Thomas
John Castle Il Pittore
Jane Birkin Una Ragazza
Peggy Moffit Modella
Peter Bowles Ron
Julian Chagrin Mimo
Melanie Hampshire Modella
Gillian Hills Una Ragazza
The Yardbirds Se Stessi
Rosaleen Murray Modella
Ann Norman Modella
Harry Hutchinson L'Antiquario
Ronald O'Casey Amante Di Jane
Reg Wilkins Aiutante Di Thomas
Tsai Chin Impiegata Di Thomas
Mary Khal Giornalista Di Moda
Susan Broderick L'Antiquaria
Jill Kennington Modella
Veruschka von Lehndorff Prima Modella
Claude Chagrin Mimo
Soggetto
Michelangelo Antonioni
Julio Cortazar
Sceneggiatura
Tonino Guerra
Michelangelo Antonioni
Edward Bond
Fotografia
Carlo Di Palma
Musiche
Herbie Hancock
Montaggio
Frank Clarke
Scenografia
Assheton Gorton
Costumi
Jocelyn Rickards
Trama Thomas, un fotografo annoiato del fascino sensuale delle modelle che passano nel suo studio e nella sua vita, per reazione si propone di realizzare un fotolibro che vuol essere uno studio della vita di Londra in tutta la sua realtà. Attratto dalla calma che vi regna, si sofferma in un parco dell'East End e qui riprende le effusioni sentimentali di un uomo e di un donna; quest'ultima se ne accorge e lo insegue fino a casa per chiedergli la consegna della pellicola: è così disperata da offrirsi a lui, pur di riaverla. Con un trucco Thomas sostituisce il negativo, quindi comincia a sviluppare e ad ingrandire le fotografie. Vengono in tal modo alla luce alcuni particolari, come la mano di un uomo che tiene una pistola ed una strana ombra sull'erba che potrebbe essere un cadavere. Non sapendo se è stato testimone di un delitto o se lo ha evitato, Thomas ritorna di notte nel parco e trova veramente un cadavere, che tuttavia il giorno dopo non c'è più. Egli non riesce quindi a trovare la verità di ciò che la sua macchina fotografica ha visto e rimane così in balia di se stesso a misurare l'indistinto confine che separa la certezza dalla realtà.
Note - COLLABORAZIONE PER IL DIALOGO INGLESE: EDWARD BOND.
- PALMA D'ORO AL XX FESTIVAL DI CANNES (1967).
- NOMINATION ALL'OSCAR PER REGIA, SOGGETTO E SCENEGGIATURA.
Critica "Dov'è la verità? Mah, nessuno lo sa, a partire da Michelangelo Antonioni che ha cominciato un avvincente giallo, poi nel timore di essere confuso con Hitchcock, Fritz Lang o altri cinematografari di basso profilo, ha preferito addentrarsi nella nebbia londinese o in quella a lui più familiare e, assai più fitta, dell'incomunicabilità. Come si fa a distinguere tra realtà e finzione? Si chiede, e purtroppo ci chiede l'angosciato regista. Ardua è la risposta, anche per i critici patentati, che pure si sono sperticati negli elogi, come i giurati che gli hanno dato la Palma d'Oro a Cannes. Molto più facile capire la differenza tra un capolavoro e una boiata. Questa per esempio". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 27 maggio 2001