Anonimo veneziano

6,8

1970

Regia: E.M.Salerno

Genere: Drammatico

Genere: Sexy

CAST

Tony Musante

Florinda Bolkan

Alessandro Grinfan

Giuseppe Bella

Brizio Montinaro

Toti Dal Monte



ANONIMO VENEZIANO
Anno 1970
Altri titoli The Anonymous Venetian
Durata 94
Origine ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, SENTIMENTALE
Specifiche tecniche 35 MM - EASTMANCOLOR
Produzione TURI VASILE PER ULTRA FILM
Distribuzione INTERFILM
Musiche da BRANO "ADAGIO" DAL CONCERTO PER OBOE E ORCHESTRA D'ARCHI IN DO MINORE DI BENEDETTO MARCELLO - BRANO DALLA QUINTA SINFONIA DI L. BEETHOVEN ENTRAMBI TRASCRITTI E DIRETTI DA GIORGIO GASLINI
Regia
Enrico Maria Salerno
Attori
Tony Musante Lui
Florinda Bolkan Lei
Toti Dal Monte Proprietaria della pensione
Alessandro Grinfan
Giuseppe Bella
Brizio Montinaro
Soggetto
Enrico Maria Salerno
Sceneggiatura
Giuseppe Berto
Enrico Maria Salerno
Fotografia
Marcello Gatti
Musiche
Stelvio Cipriani
Montaggio
Mario Morra
Scenografia
Luigi Scaccianoce
Costumi
Danda Ortona
Trama Enrico, un suonatore d'oboe alla Fenice che ha sempre sognato, invano, di diventare direttore d'orchestra, sa di essere condannato a prossima morte a un causa di un cancro e decide di invitare la ex moglie Valeria a Venezia. Lei si è rifatta una famiglia in un'altra città e in un primo momento diffida dell'ex marito, pensando a un ricatto o a una estorsione nei confronti del suo nuovo, ricco compagno. Infine accetta e, vagabondando con Enrico per una Venezia disfatta, agonizzante, ripercorrendo i luoghi in cui vissero la loro unione, ritrova qualcosa della felicità di un tempo e si accorge d'amarlo ancora. Dopo la rivelazione del terribile male che l'ha colpito si concede per un'ultima volta a Enrico che, nonostante la tristezza di un definitivo addio, prima di morire può finalmente dirigere la sua orchestra nel concerto per oboe noto come "Anonimo Veneziano".
Note - AIUTO REGISTA: VITTORIO SALERNO
- DAVID DI DONATELLO 1971 PER MIGLIORE ATTRICE A FLORINDA BOLKAN, PREMIO SPECIALE AD ENRICO MARIA SALERNO; NASTRO D'ARGENTO 1971 PER LA MIGLIORE FOTOGRAFIA A COLORI A MARCELLO GATTI E LA MIGLIOR MUSICA A STELVIO CIPRIANI.
Critica "L'eleganza fotografica e il mestiere di una regia già smaliziata non bastano a dare consistenza artistica e tematica ad un film che si situa però con dignità nell'ambito della produzione commerciale più qualificata." (A. Bernardini, "Bianco e Nero", 11/12, 1970)
"Il tema della morte, trattato nel lavoro sul piano prettamente naturalistico, non ottiene un adeguato contrappunto al tema dell'amore. Drammatico come schema narrativo il film evita le secche del melodramma grazie ad alcune intelligenti intuizioni. Alcuni cedimenti di ritmo, degli indugi nelle rievocazioni o anche banalità sono i limiti di questa opera che raggiunge, tuttavia, un livello di assoluta dignità." (Segnalazioni cinematografiche, vol. 70, 1971)