Audace colpo dei soliti ignoti

6,9

1959

Regia: N.Loy

Genere: Commedia

CAST

Vittorio Gassman

Renato Salvatori

Claudia Cardinale

Vicky Ludovisi

Riccardo Garrone

Tiberio Murgia

Carlo Pisacane

Nino Manfredi

Mario Feliciani

Gina Amendola

Lella Fabrizi

Elvira Tonelli

Gastone Moschin

Clara Bindi

Tullio Altamura

Mauro Lemma

Ciccio Barbi

Toni Ucci

Gianni Bonagura



AUDACE COLPO DEI SOLITI IGNOTI
Anno 1959
Altri titoli Fiasco in Milan
L'audace colpo dei soliti ignoti
Hold-up à la milanaise
Durata 105
Origine FRANCIA, ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Produzione FRANCO CRISTALDI PER VIDES CIN.CA, TITANUS
Distribuzione TITANUS - L'UNITA' VIDEO (IL GRANDE CINEMA), CREAZIONI HOME VIDEO, MONDADORI VIDEO
Regia
Nanni Loy
Attori
Vittorio Gassman Peppe
Renato Salvatori Mario Angeletti
Claudia Cardinale Carmela Nicosia
Vicky Ludovisi Floriana
Riccardo Garrone Virgilio il Milanese
Tiberio Murgia "Ferribotte"
Carlo Pisacane "Capannelle"
Nino Manfredi Ugo Nardi
Mario Feliciani Maresciallo
Gina Amendola Nonna adottiva di Mario
Lella Fabrizi Zia adottiva di Mario
Elvira Tonelli Zia adottiva di Mario
Gastone Moschin Alfredo
Clara Bindi Clara Nardi
Tullio Altamura Medico sportivo
Mauro Lemma Carletto
Ciccio Barbi Carabiniere in bicicletta
Toni Ucci Autista del Totocalcio
Gianni Bonagura Amedeo, impiegato del Totocalcio
Soggetto
Furio Scarpelli
Age
Sceneggiatura
Age
Furio Scarpelli
Nanni Loy
Fotografia
Roberto Gerardi
Musiche
Piero Umiliani
Chet Baker (collaborazione)
Montaggio
Mario Serandrei
Scenografia
Carlo Egidi
Costumi
Lucia Mirisola
Trama Peppe, capo di una combriccola di ladruncoli romani, viene avvicinato da un collega milanese, che lo invita a partecipare coi suoi ad un grosso colpo. Si tratta di bloccare il furgone che ogni domenica porta al sicuro le somme delle giocate incassate dal Totocalcio. Peppe aderisce all'invito e riunisce i suoi amici Mario, Ferribotte e Capannelle, ai quali si unisce "Piede amaro", un bravo meccanico. La banda si trasferisce a Milano, ma qui il milanese, ideatore del colpo, viene arrestato, cosicchè i cinque uomini devono agire da soli. L'impresa non si svolge secondo le previsioni: ma i ladruncoli riescono ugualmente ad impadronirsi di ottanta milioni. Peppe, ferito, si rifugia da una sua amica; ma raggiunge poco dopo i quattro amici a Roma, dove decidono di depositare la valigia coi milioni nel bagagliaio della stazione. La notizia del furto ha messo in moto la polizia romana, che interroga, tra gli altri, gli autori della rapina, i quali però riescono a cavarsela. In seguito a varie circostanze, lo scontrino per il ritiro della valigia capita in mano a Capannelle, il quale, eternamente affamato, non sa resistere alla tentazione di ritirare la valigia per potersi pagare un lautissimo pranzo. Ma il pasto troppo succulento lo porta all'ospedale insieme al pacco dei milioni. Quando gli amici scoprono tutto questo, corrono all'ospedale e riescono a fare uscire la valigia; ma nessuno vuole prendersi la responsabilità di custodirla fino a che "Piede amaro" decide di abbandonarla in un giardino: con una telefonata anonima avverte la polizia. Regolata così la questione, i cinque s'allontanano con l'animo sollevato.
Note COPRODUSSE LA S.G.C. (PARIGI), NON ACCREDITATA.
Critica "(...) Senza ripetere la riuscita del film di Monicelli, nondimeno non è una stanca ripetizione e presenta una serie di situazioni divertenti e di buon gusto, oltre ad un ottimo rendimento "di squadra" da parte degli attori." (Ernesto G. Laura, "Bianco e Nero", 3/4, marzo/aprile 1960).