Bianco, rosso e verdone

7,3

1981

Regia: C.Verdone

Genere: Commedia

CAST

Carlo Verdone

Mario Brega

Lella Fabrizi

Irina Sanpiter

Angelo Infanti

Milena Vukotic

Vittorio Zarfati

Giovanni Brusatori

Andrea Aureli

Elisabeth Weiner

Anna Alessandra Arlorio



BIANCO, ROSSO E VERDONE
Anno 1981
Durata 116
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche COLORE PANORAMICO
Produzione MEDUSA DISTR
Distribuzione MEDUSA DISTR
Regia
Carlo Verdone
Attori
Carlo Verdone Pasquale/Furio/Mimmo
Mario Brega Il Principe
Lella Fabrizi Nonna Di Mimmo
Irina Sanpiter Magda, Moglie Di Furio
Angelo Infanti Il Playboy
Milena Vukotic La Prostituta
Anna Alessandra Arlorio
Vittorio Zarfati
Giovanni Brusatori
Andrea Aureli
Elisabeth Weiner
Soggetto
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Carlo Verdone
Sceneggiatura
Carlo Verdone
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Fotografia
Luciano Tovoli
Musiche
Ennio Morricone
Montaggio
Nino Baragli
Scenografia
Carlo Simi
Trama E' tempo di elezioni politiche e gli elettori, che per ragioni di lavoro hanno lasciato il loro comune di residenza, vi ritornano per votare. Da Monaco di Baviera parte, con la sua auto sportiva, il materano Pasquale, che, accasato con una tedesca e costretto a subire la sua orrenda cucina, già pregusta una rimpatriata coi fiocchi. Da Torino parte per Roma, con i due figli e la moglie Magda piemontese, l'insopportabile Furio, un ometto pignolo e senza fantasia, abituato a programmare al secondo tanto un viaggio in auto, quanto la vita propria e quella dei familiari. Da Verona, dov'è andato a prendere sua nonna -una donna obesa, piena d'acciacchi, ma anche di spirito -rientra nella capitale Mimmo, un giovanottone ingenuo con il cervello di un bambino. Durante il viaggio, Pasquale viene sistematicamente spogliato di tutto - radio, regali, auto -per cui, arrivato il momento di votare, saprà soltanto sfogare la sua rabbia con le parolacce. Fulvio, invece, sarà a tal punto riuscito a stancare la moglie con la sua pignoleria, da farle accettare la corte di uno sconosciuto e fuggire con lui. Mimmo, infine, avrà un'infelice avventura con una prostituta d'albergo, e, soprattutto, farà tanto arrabbiare la nonna con le sue esagerate e sciocche premure, da provocare la sua morte.
Note ESISTE UNA CASSETTA CONTENENTE QUESTO FILM E UN ALTRO DI VERDONE, "UN SACCO BELLO".
Critica Interpretati tutti e tre dallo stesso Verdone, essi rivelano l'attento spirito di osservazione dell'attore regista, la sua originalità di interpretare, pur con gli evidenti riferimenti a Sordi, la sua abilità nel miscelare il grottesco, la comicità, la farsa, con un'ombra di sotterranea malinconia, che dà alle sue macchiette consistenza e verità umane. (Segnalazini cinematografiche). Verdone non lascia, raddoppia, e si ripete: nella volgarità romanesca e nella scelta del materiale narrativo. Ma lo fa piacevolmente senza sbarcare mai nella scurrilità della battutaccia e della parolaccia. (Laura e Morando Morandini,Telesette).