Il mattatore

6,9

1959

Regia: D.Risi

Genere: Commedia

CAST

Fanfulla

Vittorio Gassman

Dorian Gray

Mario Carotenuto

Alberto Bonucci

Fosco Giachetti

Luigi Pavese

Mario Scaccia

Armando Bandini

Erminio Spalla

Nando Bruno

Linda Sini

Mimmo Poli

Enrico Glori

Pierugo Gragnani

Andrea Petricca

Armando Annuale

Salvatore Cafiero

Luisa Bixio

Piera Arico

Vincenzo Talarico

Enzo Cerusico

Enzo Petito

Gianni Baghino

Walter Santesso

Ignazio Leone

Mario Frera

Anna Maria Ferrero

Peppino De Filippo

Aldo Bufi Landi

Dina De Santis



IL MATTATORE
Anno 1959
Altri titoli L' HOMME AUX CENT VISAGES
LOVE AND LARCENY
Durata 104
Origine FRANCIA, ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche TOTALSCOPE
Tratto da DA UN RACCONTO DI AGE E SCARPELLI SU SPUNTO DI SERGIO PUGLIESE
Produzione MARIO CECCHI GORI PER MAXIMA FILM, CEI INCOM SGC
Distribuzione CEI INCOM
Regia
Dino Risi
Attori
Vittorio Gassman Gerardo Latini, Detto 'L'Artista'
Dorian Gray Elena
Anna Maria Ferrero Annalisa
Peppino De Filippo De Rosa, Detto 'Chinotto'
Mario Carotenuto Lallo Cortina
Alberto Bonucci 'Gloria Patri'
Fosco Giachetti Generale Mesci
Luigi Pavese Adolfo Rebuschini
Mario Scaccia Un Gioielliere
Fanfulla Sor Augusto
Armando Bandini Il Ragioniere
Erminio Spalla Un Detenuto
Nando Bruno Proprietario Ristorante
Linda Sini Moglie Di De Rosa
Aldo Bufi Landi Truffatore
Mimmo Poli Un Cuoco
Enrico Glori
Pierugo Gragnani
Andrea Petricca
Dina De Santis
Armando Annuale
Salvatore Cafiero
Luisa Bixio
Piera Arico
Vincenzo Talarico Spettatore
Enzo Cerusico Benito
Enzo Petito Cav. Pizzolato
Gianni Baghino Cesare
Walter Santesso Fotografo
Ignazio Leone Avventore Trattoria
Mario Frera
Soggetto
Sergio Pugliese
Sceneggiatura
Sandro Continenza
Ruggero Maccari
Ettore Scola
Fotografia
Massimo Dallamano
Musiche
Pippo Barzizza
Montaggio
Eraldo Da Roma
Scenografia
Giorgio Giovannini
Costumi
Marisa D'Andrea
Romolo Martino
Trama Un uomo di misero aspetto, dopo aver confabulato con un compare cui indica un nome dull'elenco telefonico, va a trovare Gerardo. Ha bisogno di soldi e gli propone l'acquisto di un candeliere d'argento. Allorchè Gerardo s'allontana per rispondere alla chiamata telefonica del compare, il truffatore sostituisce il pacchetto contenente il candeliere con un altro, ma mentre sta per andarsene Gerardo lo ferma: "C'è tanta gente, e hai scelto proprio me!", gli dice ridendo, e prende l'aria di un maestro che catechizza lo scolaro. Alla mente del truffatore s'affaccia il ricordo del carcere, in cui ha certamente conosciuto quell'uomo. L'altro glielo conferma: sì, lui è proprio Gerardo, l'artista. E inizia il racconto delle sue brillanti gest. E' stato in prigione una volta, ma da allora in poi l'ha sempre fatta franca, portando a compimento le più fantastiche truffe. Da giovane ha fatto l'attore di varietà e ha sofferto la fame, ma quell'esperienza non è stata inutile. Ha imparato allora a imitare gli atteggiamenti e l'aspetto dei vari personaggi che, di volta in volta, si è trovato a dover impersonare per raggirare le sue vittime. Sulle scene del varietà ha conosciuto Annalisa, la quale s'è illusa di riuscire a sposarlo e a riportarlo sulla retta via. All'opera di redenzione ha dovuto rinunciare, ma non ha rinunciato a sposarlo. Per strapparlo ad Elena, complice di Gerardo, Annalisa s'è piegata ad aiutarlo lei stessa nelle sue disoneste imprese. Per la truffa del matrimonio Annalisa si è offerta di sostituire Elena ed è riuscita a farsi sposare sul serio, chiamando un vero prete a celebrare le nozze, che dovevano essere una burla ideata da Gerardo. Questi si è rassegnato allo scherzo di cui è stato vittima, ma ora ricorda all'ascoltatore che non bisogna fidarsi delle donne, nè degli amici. L'altro approva, ma aggiunge che non bisogna fidarsi neppure dei truffatori e tira fuori un paio di manette: è un Commissario di polizia. Ma al volante dell'auto di polizia c'è Chinotto e il presunto Commissario è un complice. Si tratta di uno stratagemma architettato da Gerardo per sfuggire alla moglie.