Totò a Parigi

6,3

1958

Regia: C.Mastrocinque

Genere: Commedia

CAST

Totò

Fanfulla

Sylva Koscina

Fernand Gravey

Lauretta Masiero

Philippe Clay

Olimpia Cavalli

Luigi Pavese

Tiberio Mitri

Mario Carotenuto

Francis Blanche

Agostino Salvietti

Paul Guers

Mimmo Poli

Peppino De Martino



TOTÒ A PARIGI
Anno 1958
Altri titoli Toto in Paris
Totò innamorato
Parisien malgré lui
Durata 110
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Produzione JOLLY FILM (ROMA), GALLUS FILM (PARIGI)
Distribuzione TITANUS - FONIT CETRA VIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE, CECCHI GORI HOME VIDEO
Regia
Camillo Mastrocinque (Thomas Miller)
Attori
Totò Marchese Gastone de Chemantel/ Vagabondo
Sylva Koscina Juliette Marchand
Fernand Gravey Dottor Duclos
Lauretta Masiero Aiutante del Marchese / La zingara
Philippe Clay Maitre d'Hotel
Olimpia Cavalli
Fanfulla Signore in treno
Luigi Pavese Professor Calogero Tempesta
Tiberio Mitri Il "Gorilla"
Mario Carotenuto Brigadiere
Francis Blanche Maggiordomo
Agostino Salvietti Custode del Museo delle Cere
Peppino De Martino Maître del night club
Paul Guers Pier, figlio di Duclos
Mimmo Poli Grassone in treno
Soggetto
Rene' Barjavel
Roberto Gianviti
Vittorio Metz
Sceneggiatura
Rene' Barjavel
Roberto Gianviti
Vittorio Metz
Fotografia
Alvaro Mancori
Musiche
Gorni Kramer
Montaggio
Roberto Cinquini
Scenografia
Piero Filippone
Costumi
Ugo Pericoli
Trama Per entrare in possesso di una grossa assicurazione sulla vita, il marchese Gastone organizza a Parigi, con la collaborazione di altri loschi tipi, una sostituzione di persona. Si tratta di trasferire a Parigi Totò, un vagabondo trovato a Roma, che è il perfetto sosia del marchese. Con l'aiuto di Juliette, la ragazza che Gastone vuole far sua, bisogna convincere Totò di essere il marchese. Totò mangia la foglia e sta al giuoco, anche perché spera di potersi divertire con Juliette; ma questa pensa soltanto a salvare Piero, il suo fidanzato, che i complici di Gastone hanno sequestrato per rendere possibile l'attuazione del criminoso piano. Ad un certo punto la ragazza sta per rivelare tutto a Totò, che sfugge casualmente ad uno degli attentati orditi contro la sua vita, ma l'arrivo di Piero, sfuggito al sequestro, modifica i piani. Piero è infatti il figlio del dottore di Gastone, che sembrava essere la mente diabolica che aveva concepito il delittuoso intrigo. Il dottore escogita invece una stratagemma per salvare Piero, e salva così anche Totò, che riprenderà la vita del vagabondo.
Critica "(...) E' uno dei film più scadenti del nostro comico che, a dir la verità, ne ha sulla coscienza parecchi (...). (Ugo Casiraghi, "L'Unità", 4/11/1958).