Lo smemorato di Collegno

6,8

1962

Regia: S.Corbucci

Genere: Commedia

CAST

Totò

Nino Taranto

Erminio Macario

Aroldo Tieri

Yvonne Sanson

Gisella Sofio

Franco Volpi

Enrico Viarisio

Franco Ressel

Mario Pisu

Gianni Rizzo

Mimmo Poli

Lina Alberti

Antonio Acqua

Pietro Carloni

Franco Giacobini

Mario Castellani

Riccardo Billi

Consalvo DellArti

Elvy Lissiak

Rosa Checchi Rossetti



LO SMEMORATO DI COLLEGNO
Anno 1962
Durata 87
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Produzione GIANNI BUFFARDI PER BUFFARDI CIN.CA/EURO INT. FILM
Distribuzione EURO INT. FILM - AB VIDEO, AZZURRA HOME VIDEO, FORMULA HOME VIDEO
Regia
Sergio Corbucci
Attori
Totò Lo smemorato
Nino Taranto Prof. Ademaro Gioberti
Erminio Macario Nicola Politi
Aroldo Tieri Alessandro Zannini
Rosa Checchi Rossetti
Yvonne Sanson Linda Ballarini
Gisella Sofio Giornalista milanese
Franco Volpi Pubblico ministero
Enrico Viarisio Il ministro
Franco Ressel Agente pubblicitario
Mario Pisu Dell'Orso
Gianni Rizzo Ragioniere
Mimmo Poli L'uomo panchina
Lina Alberti Moglie dello smemorato
Antonio Acqua Presidente del tribunale
Pietro Carloni Francesco Ballarini
Franco Giacobini Giornalista
Mario Castellani Giorgio Ballarini
Riccardo Billi Fernando Meniconi
Consalvo Dell'Arti Natale
Elvy Lissiak
Soggetto
Bruno Corbucci
Giovanni Grimaldi
Sceneggiatura
Bruno Corbucci
Giovanni Grimaldi
Sergio Corbucci
Fotografia
Leonida Barboni
Musiche
Piero Piccioni
Scenografia
Giorgio Giovannini
Costumi
Marcella De Marchis
Trama Un uomo di mezza età, affetto da amnesia, si chiude nei gabinetti pubblici per richiamare su di sé l'attenzione delle autorità, in modo che queste si decidano a ridargli uno stato civile. La ricca moglie di un industriale riconosce in lui il marito disperso in Russia; una profuga giuliana il consorte che l'ha abbandonata molti anni prima; un ladro il compagno di numerosi colpi. Una per una tutte le testimonianze si rivelano prive di fondamento. Lo sconosciuto non è nessuno dei tre indicati. Egli viene allora rilasciato e prosciolto da ogni addebito. La sua situazione è pertanto quella di prima, per cui deve nuovamente, questa volta in compagnia di un cane che sembra averlo riconosciuto, studiare il modo di richiamare l'attenzione sopra di sé.
Critica "Sergio Corbucci, che è un regista attento e di gusto (..) è riuscito ad evitare (che il film) degenerasse, anche nei momenti in cui Totò "vi dà dentro" (...). Totò è, come sempre, un comico lepidissimo, che ha trovato una spalla pieno d'umore in Nino Taranto (...)". (V. Ricciuti, "Il Mattino" del 20/9/1962)