Umberto D

8,3

1952

Regia: V.De Sica

Genere: Drammatico

CAST

Carlo Battisti

Lina Gennari

Memmo Carotenuto

Alberto Albani

Elena Rea

Lamberto Maggiorani

Riccardo Ferri

Ileana Simova

Pasquale Campagnola

Maria Pia Casilio



UMBERTO D.
Anno 1952
Altri titoli Umberto D
Durata 89
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere DRAMMATICO
Tratto da basato sul testo di Cesare Zavattini
Produzione GIUSEPPE AMATO PER DEAR FILM
Distribuzione DEAR FILM - CREAZIONI HOME VIDEO
Riedizione RESTAURATO NEL LUGLIO 2002 PER IL CENTENARIO DELLA
Regia
Vittorio De Sica
Attori
Carlo Battisti Umberto D.
Maria Pia Casilio Maria, la servetta
Lina Gennari Antonia, padrona della pensione
Memmo Carotenuto Un degente
Alberto Albani Barbieri Amico di Antonia
Elena Rea Sorella
Lamberto Maggiorani
Riccardo Ferri
Ileana Simova
Pasquale Campagnola
Soggetto
Cesare Zavattini
Sceneggiatura
Cesare Zavattini
Fotografia
Aldo Graziati
Musiche
Alessandro Cicognini
Montaggio
Eraldo Da Roma
Scenografia
Virgilio Marchi
Trama Umberto D., vecchio funzionario ministeriale costretto a vivere d'una pensione insufficiente, si dibatte tra difficoltà economiche insuperabili. Abita in una misera camera ammobiliata, dalla quale l'esosa padrona di casa minaccia di sfrattarlo. Ammalato e febbricitante entra in ospedale, dopo aver affidato il suo fedele compagno Flik, un cagnolino bastardo, a Maria, la servetta, che gli dimostra una certa comprensione. Uscito dall'ospedale dopo qualche giorno, non trova più a casa il suo diletto Flik ma dopo febbrili ricerche lo trova al canile comunale e lo riscatta. Ora si ripresenta, più urgente e minaccioso, il pericolo dello sfratto. Umberto D. va in cerca di qualche vecchio amico ma nessuno vuole o può aiutarlo, così gli viene l'idea di chiedere l'elemosina, ma la propria dignità glielo vieta. Sconsolato, decide di farla finita e si reca con il fedele Flick ad un passaggio a livello. Spaventato dal rumore del treno in arrivo, il cagnolino gli sfugge dalle mani e per Umberto D. è la salvezza. Deciso a riconquistare la fiducia e l'affetto di Flik, si mette a giocare con lui e non pensa più al suicidio.
Note - MIGLIOR FILM AL FESTIVAL DI PUNTA DEL ESTE; MIGLIOR FILM STRANIERO PER I CRITICI DI NEW YORK (EX AEQUO).
- CARLO BATTISTI, PROTAGONISTA DEL FILM, ERA PROFESSORE DI GLOTTOLOGIA ALL' UNIVERSITA' DI FIRENZE ED INTERPRETO' SOLTANTO QUESTO FILM.
Critica "Mai come in questo film, tutto in sordina, è venuta in primo piano la figura del soggettista-sceneggiatore. Si direbbe, un po', che De Sica abbia diretto il film per procura di Zavattini [...]. Comunque una felicissima collaborazione. (M. Gromo, La Stampa, 1952).
"Se è vero che il male si può combattere anche mettendone a nudo gli aspetti più crudi, è pur vero che che se nel mondo si sarà indotti - erroneamente - a ritenere che quella di Umberto D. è l'Italia della metà del ventesimo secolo, De Sica avrà reso un pessimo servizio alla sua patria, che è anche la patria di Don Bosco, del Forlanini e di una progredita legislazione sociale". (G.Andreotti, Sottosegretario allo Spettacolo, in Libertà , 1952).