Il Marchese del Grillo

7,4

1981

Regia: M.Monicelli

Genere: Commedia

CAST

Alberto Sordi

Paolo Stoppa

Pietro Tordi

Leopoldo Trieste

Jacques Herlin

Isabella Bernardi

Andrea Bevilacqua

Tommaso Bianco

Riccardo Billi

Flavio Bucci

Angela Campanella

Marina Confalone

Caroline Berg

Giorgio Gobbi

Elena Daskowa

Salvatore Jacono

Isabelle Linnartz

Elisa Mainardi

Camillo Milli

Cochi Ponzoni

Marc Porel

Elena Fiore

Renzo Rinaldi

Gianni Di Pinto

Isabella De Bernardi



IL MARCHESE DEL GRILLO
Anno 1981
Altri titoli LE MARQUIS S'AMUSE
Durata 135
Origine FRANCIA, ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICO, EASTMANCOLOR, TELOCOLOR
Produzione LUCIANO DE FEO PER OPERA FILM PRODUZIONE (ROMA), RENZO ROSSELLINI PER GAUMONT (PARIGI)
Distribuzione D.A.C., GAUMONT VALE - DOMOVIDEO, MULTIGRAM, MONDADORI VIDEO
Regia
Mario Monicelli
Attori
Alberto Sordi Onofrio Del Grillo/Il Carbonaio Gasperino
Paolo Stoppa Papa Pio Vii
Pietro Tordi Mons. Terenzio
Leopoldo Trieste Padre Sabino
Jacques Herlin Rabet
Isabella Bernardi Figlia Di Gasperino
Andrea Bevilacqua Pompeo
Tommaso Bianco L'Amministratore
Riccardo Billi Aronne Piperino
Flavio Bucci Fra' Bastiano
Angela Campanella Faustina
Marina Confalone Camilla
Gianni Di Pinto Maruccio
Caroline Berg Olimpia
Giorgio Gobbi Ricciotto
Elena Daskowa Valenzano Marchesa Del Grillo
Salvatore Jacono Bargello
Isabelle Linnartz Genuflessa
Elisa Mainardi Moglie Di Gasperino
Camillo Milli Segretario Del Papa
Cochi Ponzoni Rambaldo
Marc Porel Blanchard
Elena Fiore Anita
Isabella De Bernardi Figlia Di Gasperino
Renzo Rinaldi
Soggetto
Bernardino Zapponi
Piero De Bernardi
Tullio Pinelli
Leo Benvenuti
Mario Monicelli
Sceneggiatura
Alberto Sordi
Tullio Pinelli
Mario Monicelli
Piero De Bernardi
Leo Benvenuti
Fotografia
Sergio D'Offizi
Musiche
Nicola Piovani
Montaggio
Ruggero Mastroianni
Scenografia
Lorenzo Baraldi
Costumi
Gianna Gissi
Trama Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti, che non si accorgono della sostituzione mentre Gasperino si adatta benissimo a questo personaggio. Siamo in piena occupazione francesce e quando il Papa viene privato del potere temporale, il Marchese del Grillo decide di lasciare Roma. Però durante il viaggio viene a sapere della caduta di Napoleone perciò vi fa ritorno. Ma qui Onofrio troverà una sorpresa: il Papa l'ha condannato a morte per diserzione e tradimento avendo abbandonato il suo posto di guardia. Al suo posto viene arrestato il povero Gasperino che, felice ancora una volta di passare per il Marchese, ubriaco fradicio si avvia verso il patibolo. Onofrio, mescolato tra la folla, si trova ad assistere alla preparazione di questa esecuzione: non si dà pace all'idea che un innocente debba morire al suo posto, ma proprio quando decide di intervenire in favore del carbonaio, l'esecuzione viene fermata perché il Papa ha concesso la grazia. Il Papa ha risposto con uno scherzo a chi dello scherzo aveva fatto un'arte...
Note - AIUTO REGISTA: AMANZIO TOLDINI.
- TRA GLI INTERPRETI LA COMPAGNIA DEL TEATRO ALIBERTI.
- IL FILM VINCE: L'ORSO E 3 NASTRI D'ARGENTO, MIGLIORE SCENOGRAFIA E COSTUMI E MIGLIOR ATTORE: PAOLO STOPPA; DAVID DI DONATELLO 1982 PER LA MIGLIORE SCENOGRAFIA (LORENZO BARALDI) E MIGLIORI COSTUMI (GIANNA GISSI).
Critica "Commedia sboccata e (semi)divertente di Mario Monicelli, che invade il terreno della satira papalina fino ad allora proprietà esclusiva di Luigi Magni: è un film astuto, ricco di battute spiritose e di costumi sgargianti. Tre comunque i difetti: il romanesco, la volgarità e l'eccessiva lunghezza. Alberto Sordi è perfetto, ma Paolo Stoppa e Flavio Bucci gli stanno degnamente a ruota". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 24 aprile 2001)