Il successo
6,8
Genere: Commedia
CAST
IL SUCCESSO
Anno 1963
Altri titoli THE SUCCESS
Durata 125
Origine FRANCIA, ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA
Produzione MARIO CECCHI GORI PER FAIR FILM, INCEI FILM, MONTFLOUR FILM (ROMA), CINETEL (PARIGI)
Distribuzione INCEI - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
Regia
Mauro Morassi
Dino Risi
Attori
Vittorio Gassman Giulio Cerani
Anouk Aimée Laura, Moglie Di Giulio Cerani
Jean-Louis Trintignant Sergio
Cristina Gajoni Maria, La Cameriera
Riccardo Garrone Giancarlo
Filippo Scelzo Francesco Ceriani
Maria Grazia Spina Diana
Umberto D'Orsi Lallo, Il Fascista
Leopoldo Trieste Starroni-Grassi
Gastone Moschin Romeo
Annie Gorassini Marisa
Franca Polesello Carla
Armando Bandini Romanelli
Daniele Vargas Principale Di Laura
Vince Barbi
Elisabetta Welinsky
Mary Welles
Mino Doro
Carlo Bagno
Carlo Kechler
Ugo Attanasio
Soggetto
Ettore Scola
Ruggero Maccari
Sceneggiatura
Ettore Scola
Ruggero Maccari
Fotografia
Sandro D'Eva
Musiche
Ennio Morricone
Montaggio
Maurizio Lucidi
Scenografia
Ugo Pericoli
Costumi
Ugo Pericoli
Trama Giulio, funzionario di una società immobiliare, ha una brava moglie e un vero amico, ma si crede un fallito poiché pensa che solo con il denaro si possa raggiungere la felicità. Così, fiutando l'affare, compra un terreno sulla costa sarda, con l'impegno di pagare dieci milioni nel giro di tre mesi. Pur di avere i soldi egli non guarda a compromessi e prostituisce la sua dignità in ogni circostanza. Riuscirà nel suo intento, ma nella grande villa costruita con i proventi della sua speculazione resta solo, senza la moglie e l'amico.
Note DINO RISI HA DIRETTO, NON ACCREDITATO, QUASI META' DEL FILM.
DINO RISI HA DIRETTO QUASI LA META' DEL FILM (NON ACCREDITATO)
Critica "Il film ripete la formula divistica felicemente esperita da Dino Risi ne "Il sorpasso". Com'è naturale, nel lavoro di copia sono andati del tutto perduti la spigliatezza e il garbo (...). Il film di Morassi trabocca di espressioni scurrili, situazioni effettistiche e tutto quel bagaglio di volgarità (...) che la commedia cinematografica italiana sembrava (...) disposta ad abbandonare (...)". (V. Spinazzola, "Cinema Nuovo", 166, dicembre 1963)
