L'ombra del diavolo

The devil's Own

5,9

1997

Regia: A.J.Pakula

Genere: Drammatico

CAST

Harrison Ford

Brad Pitt

Ruben Blades

Margaret Colin

Treat Williams

Natascha McElhone

Mitch Ryan

Simon Jones

Ashley Carin

David OHara

David Wilmot

Kelly Singer

Julia Stiles

Paul Ronan

George Hearn



L'OMBRA DEL DIAVOLO
Anno 1997
Titolo Originale THE DEVIL'S OWN
Durata 107
Origine USA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Produzione COLUMBIA PICTURES - L. GORDON
Distribuzione COLUMBIA - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
Regia
Alan J. Pakula
Attori
Harrison Ford Tom O'Meara
Brad Pitt Rory Devaney
Ruben Blades Edwin Diaz
Margaret Colin Sheila O'Meara
Treat Williams Billy Burke
Natascha McElhone Megan Doherty
Mitch Ryan Jim Kelly
Simon Jones Harry Sloan
Ashley Carin Morgan O'Meara
David O'Hara Martin Macduff
David Wilmot Dessie
Kelly Singer Annie O'Meara
Julia Stiles Bridget O'Meara
Paul Ronan Sean Phelan
George Hearn Peter Fitzsimmons
Soggetto
Kevin Jarre
Sceneggiatura
Vincent Patrick
David Aaron Cohen
Kevin Jarre
Fotografia
Gordon Willis
Musiche
James Horner
Montaggio
Dennis Virkler
Tom Rolf
Scenografia
Jane Musky
Costumi
Joan Bergin
Bernie Pollack
Effetti
Steve Riley
Andrew McDade
Robert Kirshoff
Steven Kirshoff
Phil Cory
Trama Un poliziotto americano - Harrison Ford - ospita a casa sua un immigrato - Brad Pitt - in difficoltà. Il giovane è simpatico e brillante e in breve si integra a perfezione nella famiglia che l'ha accolto. In realtà è un terrorista irlandese con una missione da compiere. Un caso di coscienza.
Note - REVISIONE MINISTERO MARZO 1997
Critica "'L'ombra del diavolo' non è un film sull'Ira come 'Nothing Personal', 'La moglie del soldato' o 'Nel nome del padre'. Malgrado l'ambientazione contemporanea e sapientemente sfumata, Pakula gioca semmai la carta del mito, della leggenda. Non conta il contesto, conta il conflitto, il nodo che unisce e separa il quasi-padre e il quasi-figlio. Non siamo insomma troppo lontani da 'Pat Garrett e Billy the Kid', fatte le debite differenze. Qua la Legge, là la Rivolta, anche se Pakula e i suoi sceneggiatori forniscono solidi retroterra e articolati subplot ai loro due eroi. Perfino i personaggi femminili, per quanto convenzionali, risultano infatti ben tratteggiati e credibili. Quanto al match Pitt-Ford, il primo è bravo ma stravince il secondo, mai così spiegazzato e sofferente. A uscire davvero vittorioso dal film, pagato l'inevitabile tributo al genere, è comunque il vecchio Pakula. Guardate come filma New York, guardate come uno scorcio inatteso, un'improvvisa variazione di ritmo, strappano alla città più sfruttata del mondo il suo respiro segreto. Un bel ritorno e un bel coraggio in tempi di kolossal rutilanti e vuoti". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 29 marzo 1997)
"Non dovrebbe dirlo uno che fa il critico ma ogni tanto leggendo la recensione di un film capita di pensarla in modo diametralmente opposto. Di 'L'ombra del diavolo' Samuel Blumenfend scrive su 'le Monde' che Alan J. Pakula, ex bravo regista degli anni '70, non ha più niente da dire, tanto che non riesce a tirar fuori granché da una sceneggiatura promettente. A me pare vero il contrario: nella virtuosistica fotografia di Gordon Willis, questo è un film di puro cinema-cinema. Semmai, i suoi limiti sono da rintracciare proprio nel copione a triplice firma, una di quelle sceneggiature dove i vari temi pur stimolanti non riescono a intonarsi e integrarsi in modo convincente".(Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera', 29 marzo 1997)
"Una rivista francese ha intitolato 'Guerre stellari' l'incontro sullo schermo di Harrison e Pitt, riferendosi alla lavorazione irta di difficoltà per incompatibilità di carattere tra le due star. Ciò non toglie che entrambe abbiano dato al film di Pakula un contributo efficace. Ford come poliziotto generoso, vulnerabile ma incapace di compromessi, gioca in casa. Però anche il biondo Brad se la cava con notevole stile, fornendo al suo personaggio di terrorista un impasto commovente di violenza e fragilità".(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 18 aprile 1997)