Film d'amore e d'anarchia

7,5

1973

Regia: L.Wertmuller

Genere: Commedia

CAST

Maria Sciacca

Lina Polito

Eros Pagni

Mariangela Melato

Giancarlo Giannini

Elena Fiore

Isa Danieli

Pina Cei

Giuliana Calandra

Anna Bonaiuto

Isa Bellini



FILM D'AMORE E D'ANARCHIA OVVERO: STAMATTINA ALLE 10 IN VIA DEI FIORI NELLA NOTA CASA DI TOLLERANZA...
Anno 1973
Altri titoli FILM D'AMORE E D'ANARCHIA
Durata 125
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA TECHNICOLOR
Produzione EURO (ROMA) LABRADOR (PARIGI)
Distribuzione EURO FILMS - DOMOVIDEO, DE AGOSTINI
Vietato 14
Regia
Lina Wertmüller (Brown George H.)
Attori
Maria Sciacca
Lina Polito
Eros Pagni
Mariangela Melato
Giancarlo Giannini
Elena Fiore
Isa Danieli
Pina Cei
Giuliana Calandra
Anna Bonaiuto
Isa Bellini
Soggetto
Lina Wertmüller
Sceneggiatura
Lina Wertmüller
Fotografia
Giuseppe Rotunno
Musiche
Carlo Savina
Nino Rota
Montaggio
Franco Fraticelli
Trama Agli inizi degli anni Trenta, un giovane contadino della bassa lombarda, Antonio Soffiantini, detto Tunin, che dopo aver perduto un amico anarchico, ucciso dai carabinieri, è vissuto per qualche tempo fra i fuoriusciti italiani in Francia, va a Roma per uccidere il duce. Nella capitale, egli prende contatto con una prostituta, Salomè, già compagna dell'anarchico Anteo Zamboni, la quale lo ospita, spacciandolo per cugino, nella "casa" in cui "lavora". Per preparare l'attentato, i due sfruttano le informazioni di Giacinto Spatoletti, un rozzo gerarca fascista dei servizi di sicurezza. Nell'attesa di quel giorno, Tunin s'innamora, ricambiato, di un'altra "pensionante", la bella Tripolina, alla quale rivela il motivo che l'ha condotto a Roma. Giunge, infine, il momento dell'attentato; ma colte l'una da tenerezza, l'altra da pietà, la Tripolina e Salomè non svegliano in tempo Tunin. Sentendosi tradito, il giovane perde il ben dell'intelletto e spara sui carabinieri in visita d'ufficio alla "casa", quindi scappa, ma viene preso e finisce nelle mani di Spatoletti. Pestato dai suoi sgherri, Tunin muore in carcere; ma la sua fine, per volontà del duce, viene spacciata per un suicidio.