Cuore selvaggio

Wild at Heart

7,2

1990

Regia: D.Linch

Genere: Drammatico

CAST

Nicolas Cage

Laura Dern

Diane Ladd

Willem Dafoe

Isabella Rossellini

J.E. Freeman

Crispin Glover

Calvin Lockhart

Marvin Kaplan

William Morgan

Freddie Jones

John Lurie

Sherilyn Fenn

Sheryl Lee

Harry Dean Stanton

Pruitt Taylor Vince



CUORE SELVAGGIO
Anno 1990
Titolo Originale Wild at Heart
Altri titoli David Lynch's Wild at Heart
Durata 124
Origine USA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche 35 MM, PANAVISION, SCOPE
Tratto da romanzo "Wild at Heart: The Story of Sailor and Lula" di Barry Gifford
Produzione MONTY MONTGOMERY, STEVE GOLIN, SIGURJON SIGHVATSSON
Distribuzione FILMAURO (1990) - PANARECORD
Musiche da canzoni: "Wicked Game" di Chris Isaak; "Love Me Tender" di Elvis Presley
Regia
David Lynch
Attori
Nicolas Cage Ripley
Laura Dern Lula Pace Fortune
Diane Ladd Marietta Pace
Willem Dafoe Bobby Peru
Isabella Rossellini Perdita Durango
J.E. Freeman Marcello Santos
Crispin Glover Dell
Calvin Lockhart Reggie
Harry Dean Stanton Johnnie Farragut
Marvin Kaplan Zio Pooch
William Morgan Sheppard Reindeer
Freddie Jones George Kovich
John Lurie Sparky
Sherilyn Fenn Ragazza dell'incidente
Sheryl Lee Glinda la strega buona
Pruitt Taylor Vince Buddy
Soggetto
Barry Gifford
Sceneggiatura
David Lynch
Fotografia
Frederick Elmes
Musiche
Angelo Badalamenti
Montaggio
Duwayne Dunham
Scenografia
Patricia Norris
Costumi
Amy Stofsky
Effetti
Don Power
Dreamstate Effects
David Domeyer
Visual Concept Engineering (VCE)
Trama Sailor Ripley, uno sfrontato carcerato in libertà vigilata, s'imbatte nella giovanissima Lula Pace, squinternata ragazza del North Carolina, sempre in preda agli incubi in seguito a uno stupro subito quando era appena adolescente. Lula è fuggita di casa per sottrarsi al dispotismo dell'eccentrica madre, sgualdrina ubriacona e dissoluta, e ora si rifugia fra le braccia di Sailor, colpita da una passione fatale. I due si propongono di raggiungere il Texas, dove Sailor conta di poter sfuggire ad ogni controllo della giustizia. Ma la megera-madre - rifiutata da Sailor cui si è offerta senza reticenze - sguinzaglia alle calcagna dei due i suoi killer ex-amanti, per recuperare la figlia ed eliminare Sailor. Agghindato in una ridicola giacca di finta pelle di serpente, Sailor si trascina dietro l'insaziabile Lula di motel in motel, abbandonandosi con lei ad una fitta serie di orge sessuali, diligentemente rappresentate in tutti i dettagli, e sfuggendo puntualmente agli appostamenti dei killer degenerati e psicopatici che li inseguono. Ma alla fine, a corto di denaro, Sailor si induce a partecipare a una rapina e finisce di nuovo in prigione. Quando, dopo cinque anni, riacquista nuovamente la libertà, trova Lula ad attenderlo col bambino avuto da lui. Superata l'iniziale esitazione, corre ad abbracciarla e le canta "Love Me Tender", vera parodia della tenerezza, dopo tutta una storia di deliri erotici ossessivi e di perversioni repellenti.
Note - PALMA D'ORO AL FESTIVAL DI CANNES 1990.
Critica "Il film alterna il dettaglio spaventoso, barbaro e kitsch ad inaudite dosi di sarcasmo, capaci di diradare l'effetto iperrealistico in una deformazione da fumetto pornopop." (Valerio Caprara, 'Il Mattino')
"Sarcastica e irascibile questa 'love story tra due deficienti' (così Lynch l'ha definita) ridicolizza l'eterno confronto bene male nel contrasto istinto repressione. 'Cuore selvaggio' batte al ritmo di mostruosi zolfanelli che accendono lo schermo e sono l'emblema dei sussulti di un immaginario titanico." (Bruno De Marchi, 'L'Avvenire')
"Anche in 'Velluto blu', angoscioso incubo onirico, era già presente una dimensione ironica così come non mancava il ricorso al kitsch, ma nel ramificato 'Cuore selvaggio' l'ironia è più esplicita, aggressivamente più ostentata e ridondante, e il kitsch dilaga con una naturalezza tracotante." (Morando Morandini, 'Il Giorno')
"E' un catalogo, un condensato talmente esasperato da perdere ogni riferimento ragionevole per servire soltanto il cinema dalle sensazioni e dalle emozioni scioccanti, il cinema che scuote e abbaglia, che lascia tramortiti, come accadeva al tempo dei pionieri." (Alfio Cantelli, 'Il Giornale')