Al di là del bene e del male

6,7

1977

Regia: L.Cavani

Genere: Biografico

Genere: Drammatico

CAST

Dominique Sanda

Erland Josephson

Robert Powell

Virna Lisi

Philippe Leroy

Elisa Cegani

Umberto Orsini

Michael Degen

Carmen Scarpitta

Amedeo Amodio

Nicoletta Rangoni

Renato Scarpa

Clara Colosimo

Roberto Bruni

Mircha Carven

Piero Morgia

Elvira Cortese

Francesca Muzio

Vinicio Diamanti

Enzo Fabbri

Guido Cerniglia

Clara Algranti

Carlo Colombo

Ritza Brown

Anita Höfer

Elizabeth Winer



AL DI LÀ DEL BENE E DEL MALE
Anno 1977
Altri titoli Beyond Good and Evil
Jenseits von Gut und Böse
Seeds of Evil
Au-delà du bien et du mal
Durata 130
Origine FRANCIA, GERMANIA, ITALIA
Colore C
Genere BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Specifiche tecniche VISTAVISION - EASTMANCOLOR
Produzione CLESI CIN.CA, LOTAR FILM (ROMA) - LES ARTISTES ASSOCIES (PARIGI) - ARTEMIS (BERLINO)
Distribuzione ITALNOLEGGIO CINEMATOGRAFICO - DURIUM HOME VIDEO, WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)
Musiche da MOZART (LE NOZZE DI FIGARO), SCHUMANN (I CANTI DI MARIA STUARDA), GOUNOD (VALZER DAL FAUST), STRAUSS (IL PIPISTRELLO), MAHLER (CANTO DEL VIANDANTE)
Vietato 18
Regia
Liliana Cavani
Attori
Dominique Sanda Lou Andreas Salome'
Erland Josephson Fritz, Friedrich Nietzsche
Robert Powell Paul Ree
Virna Lisi Elisabeth Nietzsche
Philippe Leroy Peter Gast
Elisa Cegani Franziska, madre di Fritz
Umberto Orsini Bernard Foster
Michael Degen Karl Andreas
Carmen Scarpitta Malvida
Amedeo Amodio Dr. Dulcamara, il diavolo
Nicoletta Rangoni Machiavelli Amanda
Renato Scarpa Psichiatra
Clara Colosimo Trude, Cameriera
Roberto Bruni Prof. Julius Longbehn
Mircha Carven Wolfgang
Piero Morgia Ragazzo in osteria
Elvira Cortse Domestica
Francesca Muzio
Vinicio Diamanti
Enzo Fabbri
Guido Cerniglia Ospite di Malvida
Clara Algranti Teresa, prostituta di Roma
Carlo Colombo
Ritza Brown
Anita Höfer
Elizabeth Winer Gerta, Cantante
Soggetto
Liliana Cavani
Sceneggiatura
Liliana Cavani
Franco Arcalli
Italo Moscati
Fotografia
Armando Nannuzzi
Musiche
Daniele Paris
Montaggio
Franco Arcalli
Scenografia
Lorenzo Mongiardino
Fiorenzo Cattaneo
Costumi
Piero Tosi
Trama A Roma, nel 1882, in un albergo di Piazza della Minerva, Paul Rèe lascia l'amico Fritz (Friedrich Nietzsche) tra prostitute e fumate d'oppio per recarsi ad una festa dove conosce Lou Salomè, giovane russo-ebrea. L'anticonformista ragazza, accettata la relazione sentimentale con Paul, alla sua domanda di matrimonio contrappone la scandalosa proposta di un mènage à trois con Fritz. Trasferitisi nella casa della famiglia di Fritz, i tre suscitano l'indignazione della sorella di lui, Elisabeth. D'altra parte, non vanno più d'accordo: Paul e Lou si recano a Berlino per studiare e Fritz si sposta a Venezia dove si strugge nella visione di fantasmi e nel desiderio dei lontani amici. A Berlino Lou sposa Karl Andréas ma, come pattuito, conserva Paul come "dama di compagnia". Fritz tenta di raggiungere gli amici e non ci riesce: impazzisce.
Note - ESTERNI GIRATI A ROMA, VENEZIA E TORINO.
- NASTRO D'ARGENTO COME MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA A VIRNA LISI.
Critica "Vero soggetto del film sono le domande poste a soggetti liberi in forza delle correlazioni del loro modo di vita. Correlazioni psicologiche, prima di tutto, anche prima dello scandalo esteriore, sociale, poiché le resistenze, gli ostacoli, provengono anzitutto dagli stessi individui. Lou Salomé era una donna che credeva possibile vivere con due uomini, una donna libera nel senso migliore dell'espressione (...) Accade che uno dei maschi era Nietzsche, che si trovava nella teoria e sul piano filosofico completamente d'accordo con il punto di vista di Lou - lui che aveva scritto "dovete imparare a dire sì a tutto ciò che è proibito... Dovete in definitiva essere immorali e dunque liberi" - ma che in realtà ha reagito in questa situazione come ogni individuo medio, manifestando gelosia, collera e soffrendo. E di fronte alla gioia di vivere di Lou, Nietzsche comincia a scrivere la sua teoria del superuomo che descrive con sguardo blu, con la curiosità, lo slancio vitale della compagna. E ho voluto mostrare come questa "bestia bionda", che dominò tanto la vita del filosofo, è giunta ad essere il modello del famoso superuomo! (...) Potevo anche concentrarmi sulla storia di Lou, dato che è piena di grandi incontri (Freud, Rilke ed altri...) ma ho preferito soffermarmi su ciò che rappresentano di inquitante questi tre destini." Liliana Cavani intervistata da Guy Braucourt in "Ecran 77, n.56, pag.10)