Bianca

7,1

1984

Regia: N.Moretti

Genere: Drammatico

CAST

Nanni Moretti

Laura Morante

Roberto Vezzosi

Remo Remotti

Claudio Bigagli

Enrica Maria

Vincenzo Salemme

Margherita Sestito

Dario Cantarelli

Virginie Alexandre

Fabrizia Frezza

Alberto Bracco

Frederique Alexandre

Luigi Moretti

Silvia Moretti

Mario Garriba

Gianfelice Imparato

Inigo Lezzi

Daniele Luchetti

Mario Monaci

Giorgio Viterbo

Mauro Fabretti

Angelo Barbagallo

Matteo Fago

Vandeneede Christine

Giovanni Buttafava

Valerio Berutti

Henry Alexandre

Maxime Alexandre

Giovanna De Luca

Nicola Di Pinto



BIANCA
Anno 1983
Durata 96
Origine ITALIA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche EASTMANCOLOR PANORAMICO A COLORI (LUCIANO VITTORI) MOVIECAM 2000
Produzione ACHILLE MANZOTTO PER FASO FILM, RETEITALIA
Distribuzione CIDIF (1984)
Regia
Nanni Moretti
Attori
Nanni Moretti Michele
Laura Morante Bianca
Roberto Vezzosi Il Commissario
Remo Remotti Siro Siri
Claudio Bigagli Ignazio
Enrica Maria Modugno Aurora
Vincenzo Salemme Massimiliano
Margherita Sestito Marina
Dario Cantarelli Il Preside
Virginie Alexandre Martina
Fabrizia Frezza Una Ragazza
Alberto Bracco Padre Di Martina
Giovanna De Luca
Frederique Alexandre
Luigi Moretti Lo Psicologo
Silvia Moretti
Mario Garriba
Gianfelice Imparato Pioggia
Inigo Lezzi
Daniele Luchetti Un Ragazzo
Mario Monaci Toschi Edo Il Segretario
Giorgio Viterbo Professore Di Storia
Mauro Fabretti Poliziotto
Angelo Barbagallo
Matteo Fago Matteo
Nicola Di Pinto Poliziotto
Vandeneede Christine Madre Di Martina
Giovanni Buttafava Il Prof.Contestato
Valerio Berutti
Henry Alexandre
Maxime Alexandre
Soggetto
Nanni Moretti
Sceneggiatura
Nanni Moretti
Sandro Petraglia
Fotografia
Luciano Tovoli
Musiche
Franco Piersanti
Montaggio
Mirco Carbone
Scenografia
Marco Luppi
Giorgio Luppi
Costumi
Lia Francesca Morandini
Trama Michele non solo è un celibe, ma è anche veramente un uomo "solo". Pieno di manie e di fobie, di feticismi e di ossessioni, scruta la vita quotidiana dei suoi vicini di casa e dei pochi amici, invadendone perfino la intimità con la raccolta delle sue osservazioni. Delle coppie che ha conosciuto (perché è soprattutto la coppia che sembra interessarlo ed affascinarlo) Michele tiene un aggiornato schedario, ricco di numerosi quanto indiscreti dettagli. Michele insegna matematica in una scuola privata ed elitaria, dove tutto - dal corpo docente, ai "posters", ai "juke-box" installati nelle classi - è grottesco e paradossale. E la sua mente, lucida nei ragionamenti occasionati dalla nevrosi, lo è altrettanto quando il nostro sale in cattedra per dimostrare un teorema; egli mal si adatta, in definitiva, ad un ambiente di incompetenti e di svagati, che non è segnato dall'ordine quale lui lo concepisce. Intanto, una sua vicina di casa, che egli conosce, viene trovata uccisa; il commissario di polizia incaricato delle indagini interroga Michele, che spesso e volentieri è stato, dalla sua terrazza, testimone della vita familiare della donna. Ma, almeno per il momento, non sembra si sospetti di lui. Continuando nell'insegnamento, Michele conosce Bianca, una nuova e seducente collega, che ne accetta la timida corte e poi lascia l'amante per lui. Michele (che non solo si è già posto mille interrogativi sulla nuova coppia caduta sotto il proprio obiettivo, avvicinando con un pretesto l'amante di Bianca, ma altrettanti ne pone a quest'ultima, pur essendone innamorato) cade in piena crisi. La sua visione di perfezionista nella vita di tutti i giorni condiziona e finisce con l'inquinare la nozione stessa della felicità, la quale è pur possibile, solo che egli la intende in termini di assolutezza. Intanto si è ricomposta una coppia di amici (Ignazio e Maria) dopo una fugace avventura di ambedue con i rispettivi "partners". Tale evento colma di gioia Michele ma, il giorno in cui egli vedrà in un ristorante che i due cenano in ottima armonia con i due ex-amanti, la cosa lo delude e ne sconvolge la mente. Anche il rapporto con Bianca finisce. Ignazio e Maria vengono trovati uccisi. Il commissario, che non aveva mancato di far seguire discretamente i movimenti di Michele, sente che i propri sospetti sono ormai ben fondati. In un interrogatorio e dopo un penoso farneticare di Michele sui rapporti umani, l'amicizia, la bontà (e le scarpe: un motivo che da sempre l'ossessiona) il poveretto confessa che l'assassino è lui. Una cella lo attende per una solitudine ormai irreversibile.
Note FONICO: FRANCO BORNI
Critica "Moretti fa centro con quello che è il miglior film della sua non lunga ma discussa carriera. "Bianca" non è un film conservatore ma una sorta di paradosso della ragione giocato sui toni della fiaba, dell'apologo, di una narrazione volutamente esasperata e chiusa in se stessa." (Segnocinema)
"L'arte, lo stile di Moretti, qui più che mai, escono dalla parodia e dalla causticità cui l'autore ci aveva abituati per entrare in una originale e terribile metafora sulla raggelante solitudine del'uomo. La lettura in filigrana lascia ampio spazio, tuttavia, a momenti spassosi, intelligenti, vivaci. Il professore che spiega la storia con le canzoni di Gino Paoli; la partita di calcio; la ginnastica; le piante sulla terrazza; la litigata con gli allievi; l'enorme bicchiere di Nutella, la filosofia delle scarpe con la contrapposizione ideologica fra gli zoccoli olandesi e le espadrillas: sono tutti momenti di alto potenziale comico (...)". (V.Spiga, "Il Resto del Carlino", 24 febbraio 1984)