I racconti della luna pallida d'agosto

Ugetsu monogatari

8,2

1953

Regia: K.Mizoguchi

Genere: Fantasia

CAST

Masayuki Mori

Machiko Kyô

Kinuyo Tanaka

Eitaro Ozawa

Ikio Sawamura

Kikue Mori

Ryosuke Kagawa

Mitsuko Mito



I RACCONTI DELLA LUNA PALLIDA D'AGOSTO
Anno 1953
Titolo Originale UGETSU MONOGATARI
Durata 94
Origine GIAPPONE
Colore B/N
Genere FAVOLA
Produzione DAIEI
Distribuzione GLOBE
Regia
Kenji Mizoguchi
Attori
Masayuki Mori Genjuro
Machiko Kyô Lady Wakasa
Kinuyo Tanaka Miyagi
Eitaro Ozawa Tobei
Ikio Sawamura Genichi
Kikue Mori Ukon
Ryosuke Kagawa Capo Del Villaggio
Mitsuko Mito Ohama
Soggetto
Akinari Uyeda
Sceneggiatura
Yoshikata Yoda
Matsutaro Kawaguchi
Fotografia
Kazuo Miyagawa
Musiche
Fumio Hayasaka
Ichiro Saito
Tamekichi Mochizuki
Montaggio
Mitsuzo Miyata
Scenografia
Kisaku Ito
Costumi
Kusune Kainosho
Trama Genjuro è un povero ceramista, che conduce una vita modesta nel seno della sua famiglia e ne è perfettamente soddisfatto e felice; mentre Tobei, suo cognato, sogna di diventare samurai. Scoppia la guerra e Genjuro parte per cercare di vendere la sua merce prima che la battaglia gli impedisca di raggiungere il mercato. Anche Tobei va con lui per aiutarlo: essi raggiungono il loro intento, e il grosso guadagno ottenuto spinge i due uomini ed i loro famigliari a lavorare senza sosta per guadagnare sempre di piu' e conquistare il benessere. Quando la guerra piomba loro addosso, i due partono, proponendosi di raggiungere con le loro famiglie un altro paese; ma le difficoltà di trasporto e l'infuriare della battaglia che li circonda li costringono a rimandare indietro le famiglie ed a proseguire da soli. Giungono finalmente ad Omizio, dove le loro vie si dividono. Genjuro vende la sua mercanzia e fa la conoscenza di una bellissima donna, che, accompagnata da una vecchia ancella, gli compera alcuni oggetti e se li fa portare a casa dallo stesso Genjuro. Entrato in quella dimora, Genjuro subisce l'influenza dell'atmosfera irreale di sogno che vi domina, ed è preso dalla passione per la bella principessa compratrice, che contraccambia i suoi sentimenti. Nel frattempo Tobei, affascinato da un corteo del ricco signore del castello, si arruola e, dopo molte battaglie, viene in possesso di una testa di nemico vinto, e diventa samurai, com'era nei suoi sogni. Ma in una casa da thè egli trova sua moglie e comprende quanto sia stato alto il prezzo pagato per la sua ascesa. Genjuro intanto viene liberato dall'incantesimo della principessa, che non era un essere reale, ma un fantasma: egli riesce a tornare a casa, dove apprende che sua moglie è morta, ma la sua immagine fantastica veglia su di lui e sul suo lavoro.
Note - LEONE D'ARGENTO ALLA MOSTRA DI VENEZIA 1953 EX-AEQUO INSIEME A "I VITELLONI", "MOULIN ROUGE", "IL PICCOLO FUGGITIVO", "SADKO" E "TERESA RAQUIN".