La leggenda del re pescatore

The fisher king

7,5

1991

Regia: T.Gilliam

Genere: Allegoria

CAST

Robin Williams

Jeff Bridges

Amanda Plummer

Mercedes Ruehl

Michael Jeter

Anita Dangler

William Jay

Jayce Bartok

John Heffernan

Lara Harris

Bradley Gregg

Al Fann

Melinda Culea

Christian Clemenson

Adam Bryant

Mark Bringelson

Stephen Bridgewater

Lisa Blades

Dan Futterman

William Preston

Frazer Smith

Harry Shearer

Ted Ross

Diane Robin

Chris Howell

John Benjamin

Johnny Paganelli

Warren Olney

Kathy Najimy

Brian Michaels

Paolo Lombardi

James Remini

Richard LaGravenese

David Hyde Pierce



LA LEGGENDA DEL RE PESCATORE
Anno 1991
Titolo Originale THE FISHER KING
Durata 135
Origine USA
Colore C
Genere ALLEGORICO
Specifiche tecniche PANORAMICA A COLORI
Tratto da TRATTO DAL ROMANZO "TERRA DESOLATA" DI T.S. ELIOT
Produzione DEBRA HILL, LYNDA OBST
Distribuzione COLUMBIA TRISTAR PICTURE - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO (SPEAK UP, WINNERS)
Regia
Terry Gilliam
Attori
Robin Williams Parry
Jeff Bridges Jack
Amanda Plummer Lydia
Mercedes Ruehl Anne
Michael Jeter Il Cantante
Anita Dangler Barbona
William Jay Marshall Vagambondo Giamaic.
Jayce Bartok Primo Punk
John Heffernan Agente Di Cambio
Lara Harris Sondra
Bradley Gregg Vagabondo Hippie
Al Fann Custode Stabile
Melinda Culea Moglie Dell'Attore
Christian Clemenson Edwin
Adam Bryant Tecnico Radio
Mark Bringelson Presentatore
Stephen Bridgewater Cliente Porno
Lisa Blades La Moglie Di Parry
Dan Futterman Secondo Punk
William Preston John Il Vagabondo
Frazer Smith Telecronista
David Hyde Pierce Lou Rosen
Harry Shearer Attore
Ted Ross Vagabondo
Diane Robin Receptionist
Chris Howell Il Cavaliere Rosso
John Benjamin Red Motociclista
Johnny Paganelli Ragazzo Della Pizza
Warren Olney Commentatore Tv
Kathy Najimy Cliente
Brian Michaels Ragazzino
Paolo Lombardi Tecnico Radio
James Remini Vagabondo D'Albergo
Richard LaGravenese Yuppie
Soggetto
Richard LaGravenese
Sceneggiatura
Richard LaGravenese
Fotografia
Roger Pratt
Musiche
George Fenton
Montaggio
Lesley Walker
Effetti
Dennis Dion
Trama A New York, Jack Lucas, esagitato conduttore di una rubrica radiofonica, tratta le persone che si rivolgono a lui con fredda disinvoltura e con finta partecipazione umana, tipiche del mondo dei media. Un suo commento negativo circa la clientela "yuppie" che frequenta un ristorante alla moda scatena la follia di un suo ascoltatore, uno psicopatico che, imbracciando un fucile, fa una strage nel locale. Perso il posto per il conseguente contraccolpo psicologico e d'immagine, Jack ora convive con Anne Napolitano, proprietaria di un video shop, ed è ossessionato dal senso di colpa. Trasandato e ubriaco si aggira per le strade finchè due teppisti tentano di dargli fuoco. Ma lo salva Parry, un ex professore di storia medievale, che ha trasformato nella sua follia New York in un luogo incantato con gnomi, cavalieri e principesse. Egli è convinto che in un palazzetto del centro, la copia hollywoodiana di un maniero medievale, sia custodito il Santo Graal, che è in realtà una coppa sportiva vinta dal proprietario, il magnate Lennock Charmichael, in un lontano giorno di Natale. Parry vede in Jack l'eletto, colui che potrà finalmente conquistare la coppa e sconfiggere il Cavaliere Rosso, simbolo del male, che lo terrorizza periodicamente e gli impedisce l'accesso al castello. Jack scopre con angoscia che Parry ha perso la moglie nella tragica sparatoria da lui involontariamente provocata, ed è stato un anno senza parlare. Si sente quindi in dovere di fare qualcosa per Parry, che è invaghito, nel più puro stile trovadorico, di una scialba impiegata, Lydia, spiandone da lontano le mosse con trepida adorazione. Con l'aiuto di Anne, Lucas combina un incontro ed una cena tra i due, che, dopo l'iniziale impaccio, si intendono a meraviglia. Ma il ricordo della moglie trucidata precipita Parry in una crisi gravissima: per sfuggire all'immaginario Cavaliere Rosso che lo bracca, incappa in due teppisti che lo pestano a morte. Finisce per essere ricoverato nello stesso istituto che ebbe cura di lui dopo la prima tragedia, dove giace in coma. Jack finisce per disinteressarsi di lui e torna all'antico lavoro, dopo aver lasciato Anne, che è invece sinceramente innamorata ed ha sopportato con pazienza le sue continue crisi. Ma un giorno, mentre discute di un film sui senza tetto con un produttore, è come folgorato dal ricordo di Parry. Va a trovarlo, e vede che Lydia ha continuato ad essergli vicino. Finalmente qualcosa si smuove in lui a livello profondo: promette all'immobile Parry che ruberà il Graal agognato, anche se la considera una pazzia, lo farà solo per lui. Jack scala le mura del palazzo, penetra nella biblioteca, ruba la coppa e si accorge che Carmichael siede come fulminato sulla poltrona. Fuggendo attiva l'allarme, e questo salverà la vita all'uomo, che aveva invece tentato il suicidio con i sonniferi. Mettendo tra le mani dell'amico in coma la coppa, Jack si assopisce. Improvvisamente Parry si risveglia, e quando Lydia giunge per la consueta visita ha la gioia di abbracciarlo, guarito e pronto ad iniziare una nuova esistenza, mentre Jack tornerà da Anne, che ha continuato ad amarlo.
Note OSCAR PER LA MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA A MERCEDES RUEHL (1991).
LO SCENEGGIATORE ALLORA ESORDIENTE RICHARD LAGRAVENESE APPARE NEI PANNI DELLO YUPPIE CON LA CAMICIA DI FORZA.
DISPONIBILE IN HOME VIDEO LA VERSIONE DIRECTOR'S CUT.
Critica La zuppa servitaci dall'ex Monthy Python ha sapori molto simpatici. (Giovanni Grazzini, Il Messaggero)
Con scene suggestive tra la realtà e la fiaba, un po' troppo lungo (2 ore e 20 minuti) e alquanto chiaccherato, con un quartetto d'interpreti superlativi. (Tullio Kezich, Il Corriere della sera)
Il film alterna i momenti formidabili alle situazioni poco convincenti, senza coagulare la trama bizzarra alla commedia nel racconto pirotecnico, brulicante di immagini ma senza un'identità precisa. (Alfio Cantelli, Il Giornale)
La sceneggiatura di Richard LaGravanese è ricca degli spunti mitologici e fantastici congeniali alla vena di Gilliam e in alcuni momenti il film riesce ad essere davvero folle e poetico, grazie soprattutto a un eccezionale quartetto di attori. (Alessandra Levantesi, La Stampa)
Di rilievo le facce e le recitazioni delle due interpreti femminili. (Claudio Trionfera, Il Tempo)
Terry Gilliam non si mostra regista adatto a coniugare l'immaginazione con il realismo. ( Franco Colombo, L'Eco di Bergamo)