Giallo napoletano

5,6

1978

Regia: S.Corbucci

Genere: Commedia

Genere: Giallo

CAST

Capucine

Marcello Mastroianni

Ornella Muti

Renato Pozzetto

Michel Piccoli

Zeudi Araya

Elena Fiore

Peppe Barra

Franco Javarone

Gennaro Palumbo

Carlo Taranto

Angelo Pellegrino

Salvatore Furnari

Mimmo Poli

Franca Scagnetti

Peppino De Filippo



GIALLO NAPOLETANO
Anno 1979
Altri titoli Atrocious Tales of Love and Revenge
Neapolitan Mystery
Neapolitan Thriller
Durata 105
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA, GIALLO
Specifiche tecniche VISTAVISION, TELECOLOR
Produzione ACHILLE MANZOTTI PER IRRIGAZIONE CINEMATOGRAFICA
Distribuzione CIDIF CAD - DOMOVIDEO, MANZOTTI HOME VIDEO, BMG VIDEO
Regia
Sergio Corbucci
Attori
Marcello Mastroianni Rafele Capece
Ornella Muti Lucia Navarro
Renato Pozzetto Il commissario Voghera
Michel Piccoli Victor Navarro
Zeudi Araya Elizabeth Over
Capucine Suor Angela
Peppino De Filippo Natale Capece
Elena Fiore Donna Filomena
Peppe Barra Giardino
Franco Javarone Gregorio Sella
Gennaro Palumbo Albino
Carlo Taranto Il falegname
Angelo Pellegrino Il pazzo in giardino
Salvatore Furnari Agostino Ampolla
Mimmo Poli Il cuoco del manicomio
Franca Scagnetti Pazza con le trecce
Soggetto
Sergio Corbucci
Sceneggiatura
Sabatino Ciuffini
Giuseppe Catalano
Elvio Porta
Fotografia
Luigi Kuveiller
Ubaldo Terzano (operatore)
Gaetano Valle (operatore)
Musiche
Riz Ortolani
Canzoni: "More" (dal film "Mondo cane") di Ortolani; "Funiculì Funiculà", "T'a vo' fa ffa 'na foto"
Montaggio
Amedeo Salfa
Scenografia
Marco Dentici
Arredamento
Mauro Passi
Costumi
Wayne A. Finkelman
Trama Rafele Capece, professore di mandolino classico che si è ridotto a fare il suonatore ambulante, è afflitto da due problemi irrisolvibili: una gamba che lo fa zoppicare, per colpa della poliomielite contratta da piccolo, e un padre, incallito giocatore, che sperpera al lotto e alla roulette tutti i guadagni del figlio. Ed è proprio per questo vizio di suo padre che don Rafele finisce per trovarsi coinvolto in una serie di misteriosi omicidi, dei quali sono vittime un giovane giamaicano, un biscazziere clandestino e un nano: nei quali c'entrano un direttore d'orchestra, suo figlio, una bella infermiera, un madre superiora e una coppia di ricattatori; e la cui posta, infine, è un bel gruzzolo di milioni, per avere i quali è però indispensabile entrare in possesso di una preziosa bobina, in cui è registrata la prova di un delitto commesso durante la seconda guerra mondiale. Dopo averne viste d'ogni colore e aver più volte rischiato la pelle, don Rafele verrà finalmente a capo del complicatissimo intrigo, e i milioni saranno suoi.
Critica "Sorta di 'giallo comico', nel cui impasto figurano un po' di colore napoletano e un po' di farsa, guappi da macchietta partenopea e spaesati commissari milanesi, esotiche bellezze , naturalmente, la suspense e il mistero tipici del giallo classico, il film ha al suo attivo l'indubia abilità con cui il regista riesce quasi sempre a destreggiarsi tra i vari ingredienti della storia: il riuscito disegno dei personaggi, soprattutto maschili; il mestiere degli interpreti. Altrettanto evidenti sono i difetti, i più rilevanti dei quali sono l'eccessiva macchinosità dell'intreccio e la scarsa scorrevolezza del racconto, appesantito da indugi e lungaggini, l'incredibilità di molti particolari narrativi." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 87, 1979)