Il terzo uomo

The 3rd man

8,4

1949

Regia: C.Reed

Genere: Giallo

Genere: Noir

Genere: Thriller

CAST

Orson Welles

Joseph Cotten

Trevor Howard

Alida Valli

Paul Hoerbiger

Siegfried Breuer

Bernard Lee

Erich Ponto

Ernst Deutsch

Wilfrid Hyde-White



IL TERZO UOMO
Anno 1949
Titolo Originale THE THIRD MAN
Altri titoli THE 3RD MAN
Durata 93
Origine GRAN BRETAGNA
Colore B/N
Genere GIALLO, NOIR, THRILLER
Tratto da BASATO SUL ROMANZO DI GRAHAM GREENE
Produzione LONDON FILM PRODUCTIONS, BRITISH LION FILM CORPORATION
Distribuzione MINERVA (1950) - PANTMEDIA (I CLASSICI DI ORESTE DEL BUONO)
Riedizione NEL 2000.
Regia
Carol Reed
Attori
Orson Welles Harry Lime
Joseph Cotten Holly Martins
Trevor Howard Maggiore Calloway
Alida Valli Anna Schmidt
Paul Hoerbiger Porter
Siegfried Breuer Popescu
Bernard Lee Sergente Paine
Erich Ponto Dottor Winckel
Ernst Deutsch Barone Kurtz
Wilfrid Hyde-White Crabbit
Soggetto
Graham Greene
Alexander Korda
Sceneggiatura
Graham Greene
Orson Welles
Carol Reed
Fotografia
Robert Krasker
Musiche
Anton Karas
CANZONI: "MANAGUA, NICARAGUA" DI IRVING FIELDS E ALBERT GAMSE; "DAS ALTE LIED" DI HENRY LOVE.
Montaggio
Oswald Hafenrichter
Scenografia
John Hawkesworth
Vincent Korda
Joseph Bato
Effetti
W. Percy Day
Trama Poco dopo la fine della guerra, Holly Martins, scrittore canadese, si reca a Vienna, dove un suo amico d'infanzia, un certo Harry Lime, sta svolgendo un'attività di carattere umanitario. Martins si propone di collaborare con l'amico, ma giunto a Vienna, apprende che Harry è morto il giorno prima in seguito ad un incidente. Al funerale dell'amico, Martins conosce Calloway, capo della polizia militare americana, il quale gli rivela che Harry era un malfattore. Martins non ci vuol credere e intanto inizia, per suo conto, indagini sulla morte accidentale di Harry. Interroga vari amici del defunto, i quali sostengono che solo due persone erano presenti al momento dell'incidente, mentre a Martins risulta che i presenti erano tre. Riparla della cosa con Calloway, il quale può provargli che Harry spacciava penicillina falsificata, provocando numerose morti. Martins decide di partire e si reca a salutare Anna, grande amica di Harry. Uscendo, di notte, dalla casa di Anna, vede Harry in carne ed ossa, lo chiama, ma questo fugge. Chi è l'uomo sepolto con il nome di Harry? E cosa sta succedendo?
Note - AIUTO REGIA: GUY HAMILTON.
- ORSON WELLES E CAROL REED NON SONO ACCREDITATI NEI TITOLI DI TESTA COME SCENEGGIATORI.
- PALMA D'ORO AL FESTIVAL DI CANNES 1949.
- OSCAR 1950 PER LA MIGLIOR FOTOGRAFIA.
Critica "Un restauro ci riporta 'Il terzo uomo' nella forma e nel bianco e nero smagliante del direttore della fotografia Robert Krasker. Chi lo vedrà tornerà a chiedersi a chi vadano attribuiti i meriti maggiori di un film straordinario che ha almeno tre padri (quattro con il produttore Alexander Korda). A uno scrittore strepitoso e 'cattivo' come Graham Greene, che ha inventato la storia e scritto la sceneggiatura? A Sir Carol Reed che ha inventato una Vienna cupa, barocca, espressionista, sbieca, angosciosa? A Orson Welles, che interpreta uno dei suoi molti villain - più cattivo di Quinlan, più cinico di Kane - dandoci uno dei personaggi più duri del cinema e restando pur tuttavia, in qualche modo, un eroe?" (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 29 maggio 2000)
"Più che la suspense, ma in almeno un paio di scene non si fa peccato ad evocare Hitchcock, contano le atmosfere, il taglio delle inquadrature, i primi piani di certi volti diffidenti, la macchina da presa che fruga nelle strade, nei vicoli, davanti ai portoni, sotto i lampioni, tutto splendidamente illuminato dalla magica fotografia di Robert Krasker (puntuale e meritatissimo Oscar), e naturalmente l'indimenticabile motivo conduttore eseguito alla cetra da Anton Karas. Insomma, un capolavoro ritrovato". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 3 giugno 2000)
"Scritto da Graham Greene, diretto da Carol Reed, fotografato dall'occhio cupo di Robert Krasken scandito dalla cetra ossessiva di Anton Karas, recitato dai grandi Joseph Cotten, amico fatale, e Alida Valli, splendida donna in amore, Il terzo uomo (1949) torna a nuova vita restituito da un appassionato lavoro di restauro. Ed é subito festa". (Claudio Barabba, 'Sette', 8 giugno 2000)