Scusate il ritardo

7,0

1982

Regia: M.Troisi

Genere: Commedia

CAST

Massimo Troisi

Lello Arena

Lina Polito

Nicola Esposito

Francesco Acampora

Giuliana De Sio

Olimpia Di Maio



SCUSATE IL RITARDO
Anno 1982
Durata 112
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICO TECHNICOLOR
Produzione YAMO CINEMATOGRAFICA
Distribuzione CINERIZ DELGO FILM (1983) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO, L'UNITA' VIDEO
Regia
Massimo Troisi
Attori
Massimo Troisi Vincenzo
Giuliana De Sio Anna
Lello Arena Tonino
Lina Polito Patrizia
Nicola Esposito Il Professore
Olimpia Di Maio La Madre Di Vincenzo
Francesco Acampora Alfredo
Soggetto
Massimo Troisi
Sceneggiatura
Massimo Troisi
Anna Pavignano
Fotografia
Antonio Siciliano
Musiche
Antonio Sinagra
Montaggio
Antonio Siciliano
Scenografia
Bruno Garofalo
Costumi
Bona Nasalli Rocca
Trama La storia è imperniata su Vincenzo, un giovane napoletano disoccupato con scarsa voglia di trovarsi un lavoro e praticamente mantenuto dalla madre, dalla sorella sposata e dal fratello attore affermato. L'inerzia e l'apatia di Vincenzo vengono turbate, con scarsa partecipazione, dalle vicissitudini amorose dell'amico Tonino che non riesce ad uscire dal tunnel della disperazione poiché abbandonato dalla fidanzata, e da una ragazza, Anna, anche lei uscita da poco da una sfortunata vicenda sentimentale, in cerca di un altro amore che crede di trovare in Vincenzo. E non sbaglia poiché Vincenzo, anche se nel suo modo ironico e arrendevole, l'ama pure lui; ma alla fine la ragazza, insoddisfatta di questo rapporto, lo lascia. Vincenzo allora piomba nello sconforto dal quale cerca invano, prima la famiglia e poi Tonino, ormai rinfrancato da un nuovo amore, di trarlo fuori. Al termine del film è la stessa Anna che, rassegnata ad accettare il temperamento non certo vivace di Vincenzo, torna da lui.
Note DAVID DI DONATELLO 1983 PER MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA A LELLO ARENA, MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA A LINA POLITO.
Critica La rappresentazione composita e qualche notazione azzeccata sui personaggi non salvano il film dalle secche di una struttura narrativa a singhiozzo e di una regia ancora inesperta e "immobilistica". E Troisi, farfugliante oltre necessità, si recita sempre più addosso (Segnocinema).