Highlander - L'uomo immortale

Highlander

7,2

1986

Regia: R.Mulcahy

Genere: Fantasia

CAST

Christopher Lambert

Sean Connery

Clancy Brown

Roxanne Hart

Beatie Edney

Jon Polito

Alan North

Christopher Malcolm

Hugh Quarshie

Sheila Gish Rachel



HIGHLANDER - L'ULTIMO IMMORTALE
Anno 1986
Titolo Originale HIGHLANDER
Origine GRAN BRETAGNA
Durata 113
Colore C
Genere FANTASIA
Regia
Russell Mulcahy
Attori
Christopher Lambert Connor Macleod/Russell Edwin Nash
Sean Connery Ramirez
Clancy Brown Kurgan
Roxanne Hart Brenda Wyatt
Beatie Edney Heather
Sheila Gish Rachel Ellenstein
Jon Polito Detective Bedsoe
Alan North Tenente Moran
Christopher Malcolm Kirk Matunas
Hugh Quarshie Sunda Kastagir
Soggetto
Gregory Widen
Sceneggiatura
Peter Bellwood, Larry Ferguson, Gregory Widen
Fotografia
Gerry Fisher
Musiche
Michael Kamen, Queen (Freddie Mercury), Queen (Brian May (II)), Queen (John Deacon), Queen (Roger Taylor)
Montaggio
Russell Mulcahy
Scenografia
Allan Cameron
Costumi
James Acheson
Effetti
Chris Blunden, Paul Sparrow
Trama Stando ad una antica leggenda, un certo numero di "immortali" è in circolazione nel mondo e anche a New York ve n'è
uno, che fa l'antiquario: è Connor MacLeod, uno scozzese che nel 1536, quale rampollo di una nobile famiglia di un clan
di Highlander, lottò contro Kurgan, feroce capo di un clan rivale, restando gravemente ferito. Scacciato per
superstizione dagli abitanti del suo villaggio, il giovane conosce e sposa la bella Heather, finchè un giorno Ramirez,
un nobile spagnolo (immortale pure lui), lo trova tra rocce e pecore e gli svela che sia lui che Kurgan sono della razza
che sfida il tempo, destinati tutti, nei secoli a venire, a lottare tra loro, fino alla "Grande Adunanza" dei rarissimi
superstiti. Ogni incontro tra i superdotati non può concludersi che con la decapitazione del più debole. MacLeod assiste
all'invecchiamento ed alla morte della moglie e intanto Ramirez lo addestra pazientemente nel maneggio di una spada
mirabolante e in mille astuzie, in vista dei prossimi combattimenti. Nemico dichiarato dello scozzese è sempre Kurgan,
un vero signore del Male, che vaga per la terra e che mai dovrà accedere al Potere supremo, scaturente ad un momento
ancora ignoto dalla "Adunanza" di cui sopra. Secoli dopo, si trovano a New York due cadaveri decapitati, uno dei quali
per mano di MacLeod, obbligato ad uno spettacolare duello nel garage del Madison Square Garden, dove si sta svolgendo
un incontro di catch. La polizia indaga anche con il concorso di Brenda Wyatt, una esperta di arti marziali e di armi
antiche, la quale, con suo immenso stupore, ha trovato sul luogo del duello i frammenti di un acciaio plurisecolare
(è la spada mulinata dallo scozzese, che ora circola in impermeabile e scarpe da tennis). Poi Brenda e MacLeod
diventano amanti, mentre Kurgan è sempre alla ricerca del detestato nemico. Poichè è il potere assoluto che gli
preme, egli rapisce Brenda, legandola in cima al traliccio di una pubblicità luminosa, per stanare MacLeod e
batterlo. La vittoria toccherà invece a quest'ultimo, con la decapitazione e sconfitta del genio malefico.
CRITICA Tratto da un racconto di Gregory Widen, si fa apprezzare per l'abilità con cui Russel Mulcahy fa cinema con una
storia di bizzaria rischiosa. L'impegno della tecnologia qui non è finalizzato soltanto a virtuosismi sterili.
(Laura e Morando Morandini, Telesette)
Un film dalla storia complessa che ha il suo punto di forza nella straordinaria realizzazione tecnica. Interessante
presenza di Lambert, cameo di classe per Connery. E' indubbiamente il miglior risultato di Mulcahy: un sorprendente
viaggio fantastico purtroppo sacrificato dalle dimensioni del piccolo schermo. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)