Speriamo che sia femmina

6,7

1985

Regia: M.Monicelli

Genere: Commedia

CAST

Ron

Liv Ullmann

Catherine Deneuve

Philippe Noiret

Bernard Blier

Stefania Sandrelli

Athina Cenci

Paolo Hendel

Giuliano Gemma

Carlo Monni

Paul Müller

Nuccia Fumo

Francesca Calò

Simona Cera

Enio Drovandi

Riccardo Diana

Giuliana De Sio

Adalberto Maria Merli

Lucrezia Lante della Rovere



SPERIAMO CHE SIA FEMMINA
Anno 1985
Altri titoli
Let's Hope It's a Girl
Pourvu que ce soit une fille
Durata 114
Origine ITALIA, FRANCIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Regia
Mario Monicelli
Attori
Liv Ullmann Elena
Catherine Deneuve Claudia sorella di Elena
Philippe Noiret Leonardo Torrisi
Bernard Blier Zio Gugo
Giuliana De Sio Francesca
Stefania Sandrelli Lolli
Athina Cenci Fosca la tata
Lucrezia Lante della Rovere Malvina
Paolo Hendel Giovannini
Giuliano Gemma Il fattore Carlo Nardoni
Adalberto Maria Merli Cesare Molteni l'amante di Claudia
Ron Se stesso
Carlo Monni Il camionista
Paul Müller Il sacerdote che dirige l'ospizio
Nuccia Fumo Signora Nardoni madre di Carlo
Francesca Calò Martina
Simona Cera Imma
Enio Drovandi Don Maurizio
Riccardo Diana
Soggetto: Tullio Pinelli
Sceneggiatura: Leo Benvenuti, Piero De Bernardi, Suso Cecchi d'Amico, Tullio Pinelli, Mario Monicelli
Fotografia: Camillo Bazzoni
Musiche: Nicola Piovani
Montaggio: Ruggero Mastroianni
Scenografia: Enrico Fiorentini
Arredamento: Giancarlo Capuani
Costumi: Ezio Altieri
Aiuto regia: Giacomo Campiotti, Riccardo Milani - (assistente), Francesco Pietro Germi - (assistente)
Trama In un bel casale di campagna di proprietà del conte Leonardo, vive la moglie Elena, che lo ha lasciato da anni per
via dei suoi continui tradimenti, insieme alla figlia minore Malvina, al vecchio zio Gugo e alla bambina di sua sorella
Claudia, che vive a Roma dove fa l'attrice. Mentre la figlia si occupa dei cavalli, Elena gestisce la proprietà con
l'aiuto dell'amministratore con cui ha una relazione da anni, il fattore Nardoni. In casa si serve dell'aiuto della fida
domestica Fosca, madre anche lei di una ragazzina. Un giorno Leonardo, che vive a Roma con Lolli, la sua amante, arriva
per chiedere ad Elena l'ennesimo prestito perché vuole realizzare un progetto: riaprire e sfruttare le vecchie terme che
esistono nelle sue terre. Ma Elena è carica di debiti e lo stesso amministratore, esaminati i progetti e i documenti,
sconsiglia un'operazione così costosa ed impegnativa. Mentre arriva nella tenuta anche Francesca, la figlia maggiore di
Elena e Leonardo, insieme al nuovo fidanzato, specializzato in glottologia, del quale la ragazza è anche l'assistente,
Leonardo muore in un malaugurato incidente d'auto sotto gli occhi dello zio Gugo, un vecchio bislacco, ma ben voluto da
tutti. Il luttuoso evento ha effetti disgreganti: Elena decide di vendere la tenuta all'amministratore, Malvina decide
di cercare lavoro a Roma, Claudia pensa di riportarsi nella Capitale la bambina e perfino Fosca è ormai convinta che
sarebbe l'ora di partire con la figlia per l'Australia, dove da anni vive il marito. Dopo che lo zio Gugo è stato, sia
pure con rammarico, sistemato in un gerontocomio, tutto è finalmente pronto per il contratto di vendita. Ma ecco che
tutto precipita. Francesca torna a casa dopo aver piantato il suo professore, del quale è rimasta incinta; si presenta
Lolli, piena di debiti per i lavori di ristrutturazione della sua palestra, per riavere i milioni prestati a Leonardo,
mentre lo zio Gugo, scappato dal gerontocomio, torna nella sua stanza e Fosca rinuncia al suo viaggio, dato che, a
quanto le comunica il parroco del paese, l'emigrato ora ha in Australia un'altra moglie e tre bambini. Per fare
l'"en-plein", anche l'attrice ha lasciato Roma e se ne torna al casale, dopo aver rotto con l'amante cittadino.
La decisione di Elena è una sola: non si darà luogo a nessuna vendita e tutte resteranno unite, con cambiali in scadenza
e problemi a non finire, probabilmente senza più amministratore, ma lavorando, aiutandosi e volendosi vicendevolmente
bene. Tanto più che pochi mesi dopo ci sarà un nuovo arrivato. Sperando, comunque, che sia femmina.
NOTE
DAVID DI DONATELLO 1986: MIGLIORE SCENEGGIATURA, MIGLIORE ATTORE NON PROTAGONISTA (BERNARD BLIER)
MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (ATHINA CENCI), MIGLIORE PRODUTTORE (GIOVANNI DI CLEMENTE),
MIGLIORE MONTAGGIO, MIGLIOR FILM, MIGLIORE REGISTA.
NASTRO D'ARGENTO 1986 MIGLIOR FILM, MIGLIORE SCENEGGIATURA, MONTAGGIO.
CRITICA
"Un grande successo della stagione '86. Monicelli, dietro l'apparenza dell'apologo femminista, continua a portare
acqua al mulino del maschio. Grandi pezzi di recitazione, un divertente Blier nel ruolo dello zio rimbambito e una
bella colonna sonora di Nicola Piovani". (Francesco Mininni, 'Magazine italiano t'v)
"Tutto il film meriterebbe di essere analizzato scena per scena per la ricchezza della tessitura narrativa, l'impasto
e la varietà dei toni drammatici, umoristici e grotteschi, la splendida galleria di ritratti femminili."
(Laura e Morando Morandini, 'Telesette')