Bolero

7,4

1981

Regia: C.Lelouch

Genere: Drammatico

CAST

Robert Hossein

Nicole Garcia

Geraldine Chaplin

Daniel Olbrychski

Jorge Donn

Fanny Ardant

Rita Poelvoorde

Macha Méril

Marthe Villalonga

Nicole Croisille

James Caan

Jacques Villeret

Paul Preboist

Jean-Claude Brialy

Richard Bohringer

Evelyne Bouix

Jean-Pierre Bouvier

Francis Huster

Raymond Pellegrin

Eva Darlan

Ginette Garcin

Alexandra Stewart

Jean-Pierre Kalfon



Bolero
Anno 1981
Titolo originale: Les uns et les autres
Durata 173
Origine Francia
Colore C
Genere: DRAMMATICO
Regia
Claude Lelouch
Attori
Robert Hossein - Simon e Robert
Nicole Garcia - Anne
Geraldine Chaplin - Sarah e Suzanne
Daniel Olbrychski - Karl
Jorge Donn - Boris e Sergei
Fanny Ardant - Fanny
Rita Poelvoorde - Tatiana e Nadia
Macha Méril - Magda
Marthe Villalonga - Nonna di Edith
Nicole Croisille - Se stessa
James Caan - Jack e Jason
Jacques Villeret - Jacques
Paul Preboist - Nonno di Edith
Jean-Claude Brialy - Direttore del lido
Richard Bohringer - Richard
Evelyne Bouix - Evelyne e Edith
Jean-Pierre Bouvier - Philippe Rouget
Francis Huster - Francis
Raymond Pellegrin - M. Raymond
Eva Darlan - Eva
Ginette Garcin - Ginette
Alexandra Stewart - Alexandra
Jean-Pierre Kalfon - Padre Antoine
Sceneggiatura: Claude Lelouch
Fotografia: Jacques Lefrancois, Jean Boffety
Musiche: Michel Legrand, Francis Lai - "Bolero" di Ravel
Montaggio: Hugues Darmois, Sophie Bhavd
Costumi: Catherine Leterrier
Coreografie: Maurice Bejart
Trama
E' la storia di quattro famiglie dal 1936 al 1980. Esse appartengono a quattro nazioni diverse: Stati Uniti, Urss, Germania, Francia, e hanno in comune il gusto della musica tipica del loro Paese: il jazz per la famiglia americana, il balletto per quella russa, la musica di cabaret per quella francese e la musica classica per la famiglia tedesca. Questa passione musicale sarà trasmessa ai figli e ai figli dei figli. Il film abbraccia tre periodi della storia (1936 1980). Il primo e il più lungo si svolge negli anni precedenti la seconda guerra mondiale e durante la guerra mondiale coi suoi orrori e le sue deportazioni. La complessa vicenda inizia sfarzosamente a Parigi. Agli spettacoli delle Folies Bergère s'incontrano due ebrei, che poi si sposano: il pianista Simon e la violinista Anne. Durante la guerra saranno deportati dai nazisti. Simon muore. Anne passa la vita a cercare il figlio Robert deposto, in fasce, fra le rotaie del treno, durante la deportazione. La famiglia tedesca è formata dal pianista Karl, che si affermerà come direttore d'orchestra, e Magda. La famiglia americana è composta dal jazzista Jack e dalla cantante Suzanne. Infine la coppia russa è formata da una ballerina del Bolscioi, Tatiana, che ha sposato un suo insegnante, Boris, il quale muore in guerra, lasciandole il figlio Serghei, danzatore abilissimo, che appare all'inizio e alla fine del film come ballerino protagonista del balletto Bolero di M. Ravel. La prima parte è indubbiamente la migliore, specialmente nelle drammatiche vicende della famiglia ebrea di Simon, Anne e del piccolo Robert. La seconda parte del film si svolge intorno agli anni sessanta, durante la guerra in Algeria e nel Vietnam, ove la gloria militare finisce nella polvere. La terza parte, la più prosaica, riguarda gli anni ottanta. Il film termina con un immenso concerto tenuto a Parigi (da dove era iniziato il film) per l'Unicef e per la Croce Rossa, in cui rivediamo, in una carrellata, direttamente o tramite la TV, tutti i personaggi sopravvissuti invecchiati (malissimo truccati) e i loro figli, mentre il ballerino Serghei danza il Bolero di Maurice Ravel.
Note
Specifiche tecniche: SCOPE COLORE
Produzione: FILMS 13 TF1 FILMS/CLAUDE LELOUCH
Distribuzione: CINERIZ
CRITICA
"L'impressione è che Lelouch abbia voluto strafare. Ci ha dato un film che è dramma solo nelle intenzioni, ma non ha la tensione drammatica, anzi, per l'eccessiva lunghezza ingenera un senso di stanchezza. Finisce col diventare confuso e complicato, anche perchè gli stessi attori rappresentano prima la parte dei genitori poi quella dei figli. Il tema del film è senza dubbio importante: la storia è maestra della vita, però ha così pochi scolari e finisce con l'insegnare un bel niente. La colpa è nostra. Gli errori dei padri sono ripetuti dai figli e dai figli dei figli. E questo nonostante le critiche, i contrasti, le ribellioni dei giovani contro le generazioni che li hanno preceduti. E' il messaggio amaro, dolente e istruttivo del film." ('Segnalazioni Cinematorafiche', vol.92)