Labyrinth dove tutto è possibile

Labyrinth

7,3

1986

Regia: J.Henson

Genere: Avventura

Genere: Fantasia

Genere: Musicale

CAST

David Bowie

Jennifer Connelly

Toby Froud

Shelley Thompson

Christopher Malcolm

Natalie Finland

Shari Weiser

Dave Goelz



LABYRINTH DOVE TUTTO È POSSIBILE
Anno 1986
Titolo Originale Labyrinth
Durata 102
Origine GRAN BRETAGNA
Colore C
Genere FANTASY
Specifiche tecniche SCOPE A COLORI
Produzione ERIC RATTRAY - TRISTAR PICTURES
Distribuzione COLUMBIA PICTURES ITALIA - DOMOVIDEO, MULTIGRAM - DVD
Musiche da CANZONI DI DAVID BOWIE: UNDERGROUND, INTO THE LABYRINTH, MAGIC DANCE, SARAH, CHILLY DOWN, HALLUCINATION, AS THE WORLD FALLS DOWN, THE GOBLIN BATTLE, THIRTHEEN O' CLOCK, HOME AT LEAST.
Regia
Jim Henson
Attori
David Bowie Jareth, il re dei Goblin
Jennifer Connelly Sarah
Toby Froud Toby
Shelley Thompson Matrigna
Christopher Malcolm Padre
Natalie Finland Fata
Shari Weiser Gnomo
Dave Goelz Didymus
Soggetto
Dennis Lee
Jim Henson
Sceneggiatura
Terry Jones
Fotografia
Alex Thomson
Musiche
Trevor Jones
Montaggio
John Grover
Scenografia
Elliot Scott
Costumi
Brian Fround
Ellis Flyte
Effetti
Craig Barron
George Gibb (II)
Michael McCormick (II)
David McCall
Trama Sarah è un'adolescente sognatrice, che ancora si circonda di orsacchiotti e buffi personaggi di peluche. Una sera in cui i suoi genitori escono per qualche ora lasciandola sola con Toby, il fratellino di pochi mesi, questi stenta ad addormentarsi e piange: innervosita, la ragazzina invoca Jareth, il signore degli gnomi, affinchè se lo porti con sé nel suo castello. E Toby scompare davvero. Sarah impaurita decide di andarselo a riprendere, affrontando insoliti, pericolosi e difficili ostacoli di ogni genere, per ritrovarlo finalmente presso Jareth "al di là della città di Goblin". Nelle sue avventure e nei suoi incontri dal fantastico labirinto iniziale fino a porte magiche e paludi graveolenti l'accompagnano e proteggono un nano bizzarro e un po' bizzoso (Gogol), un minuscolo cavaliere sbruffone ed un bestione (Bubo), che lei ha salvato da perfidi aggressori. Piano piano Sarah arriva davanti a Jareth e vede Toby, tutto roseo e sorridente. Infine... il risveglio nella propria camera. È stata tutta un'avventura, angosciata, ma anche affascinante e positiva: Toby dorme beatamente, orsetti e personaggi strambi sono ora festanti attorno a lei, amici e compagnoni come sempre. Forse l'adolescenza di Sarah è finita, ma lei non dimenticherà mai quello strano mondo, fissato ormai, ma senza più incubi e paure e malgrado tante prove che pur bisognava affrontare e superare, in una lontana dimensione di sogno.
Critica "Dietro le quinte c'è George Lucas che produce il film. Sullo schermo, invece, c'è uno stregonesco David Bowie che governa uno stuolo di gnomi, di curiosi animali, di rocce parlanti e di altre fantastiche presenze per impedire alla ragazza Sarah (la Jennifer Connolly di 'C'era una volta in America' di Sergio Leone e di 'Phenomena' di Dario Argento) e ai suoi amici, anch'essi appartenenti a curiose specie, di liberare il piccolissimo Tony, fratello di Sarah, rapito e portato in un castello oltre il labirinto del titolo. Il regista Jim Hensen, popola 'Labyrinth' di una folla di creature stravaganti che una schiera di agguerritissimi animatori conduce ad esibizioni magistrali, con una tecnica di assoluta perfezione e con risultati spesso godibili." (Mario Milesi, 'Bergamo Oggi', 27 dicembre 1986)
"Qualche anno fa il primo tutto di pupazzi realizzato da Jim Henson, Dark Crystal, passò relativamente inosservato dalle nostre parti nonostante le sue evidenti qualità tecniche (e non solo tecniche). Oggi Henson, già ideatore e animatore dei popolarissimi Muppet, torna alla carica con un ambizioso film misto, anche se la parte del leone la fanno sempre i pupazzi e i personaggi interpretati da attori in carne e ossa sono solo tre (più qualche comparsa). La prima è Sarah (Jennifer Connelly), ragazzina inquieta e ormai alle soglie dell'adolescenza poiché 'Labyrinth' vuol essere anche trasposizione fantastica dei turbamenti che accompagnano l'addio all'infanzia. Il secondo è Toby, il fratellino di Sarah. E poi c'è Jareth (David Bowie), il perfido Re degli Elfi che rapisce Toby dietro diretto anche se involontario suggerimento di Sarah." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 24 dicembre 1986)
"A rivederlo così, con quei ghigni ambigui e i capelli lunghi, David Bowie stregone e cantante elettrico ritorna lo Ziggy Stardust leggendario e lo space-man degli anni Settanta. (...) Con il richiamo di Bowie e delle splendide canzoni che hanno già fatto del suo ultimo lp 'Labyrinth' un pezzo pregiato e con una interpretazione della giovane Jennifer Connelly (Sarah) capace di imporsi per gli stupori e le fantasie di una asciutta dimensione onirica. Il miracolo vero, come sempre in questi casi, lo fanno comunque le tecniche elettroniche e i trucchi, insieme con una fotografia, di Alex Thompson, che arriva a proporsi con luci e colori addirittura affascinanti: in linea con dei modi di rappresentazione che danno rilievo, senza bamboleggiare, ad un immaginato realistico e insieme poetico." (Claudio Trionfera, 'Il Tempo', 24 dicembre 1986)