The Jacket

7,0

2005

Regia: J.Maybury

Genere: Thriller

CAST

Fish

Adrien Brody

Keira Knightley

Kris Kristofferson

Kelly Lynch

Brad Renfro

Daniel Craig

Jake Broder

Laura Marano

Ian Porter

Steven Mackintosh

Tara Summers

Mackenzie Phillips

Jennifer Jason Leigh



THE JACKET
Anno 2005
Durata 102
Origine GERMANIA, GRAN BRETAGNA, USA
Colore C
Genere THRILLER
Specifiche tecniche PANAVISION
Produzione GEORGE CLOONEY, PETER GUBER, STEVEN SODERBERGH, PETER MCALEESE, ANDREAS SCHMID PER MANDALAY PICTURES, WARNER INDEPENDENT PICTURES, SECTION 8 PRODUCTIONS INC., VIP 2+3 MEDIENFONDS
Distribuzione I.I.F.
Data uscita 01-04-2005
Regia
John Maybury
Attori
Adrien Brody Jack Starks
Keira Knightley Jackie Price
Kris Kristofferson Dottor Becker
Jennifer Jason Leigh Dott.Ssa Lorenson
Kelly Lynch Jean
Brad Renfro Lo Straniero
Daniel Craig Mackenzie
Jake Broder Dottor Morgan
Laura Marano Piccola Jackie
Ian Porter Sindaco
Steven Mackintosh Dottor Hopkins
Tara Summers Nina
Mackenzie Phillips Infermiera Harding
Fish
Soggetto
Tom Bleecker
Marc Rocco
Sceneggiatura
Massy Tadjedin
Fotografia
Peter Deming
Musiche
Brian Eno
Montaggio
Emma E. Hickox
Scenografia
Alan MacDonald
Costumi
Douglas Hall
Effetti
Louis Craig
David Harris (II)
Centropolis Effects LLC
Double Negative
Trama Jack Starks è un veterano della Guerra del Golfo, durante la quale è stato ferito alla testa e nonostante il recupero fisico, è rimasto in uno stato di amnesia post-traumatica. Dopo il congedo si è ritirato nel suo paese natale in Vermont, ma è solo al mondo. Un giorno, mentre si trova per strada in cerca di un passaggio, si imbatte prima in una donna ubriaca con una figlia e l'auto in panne, e poi viene caricato in macchina da un ragazzo in viaggio verso il Canada, che poco dopo viene fermato dalla polizia. Jack perde i sensi e al suo risveglio si ritrova imputato di omicidio, ma viene scagionato per infermità mentale e affidato alle cure di un ospedale psichiatrico. Intontito dai sedativi e legato in un vano estraibile dell'obitorio dell'ospedale, inizia un viaggio con la mente in cui cercherà di rimettere insieme i pezzi del suo passato e che allo stesso tempo gli aprirà uno spiraglio per il futuro...
Critica "L'idea di Soderbergh è chiara: dare in mano a un autore anti-hollywoodiano un soggetto politicamente incendiario, due star e vedere che succede. 'The Jacket' tiene incollati. Non c'è dubbio. Sia per capire il destino del povero protagonista che ricorda il reduce dal Vietnam Tim Robbins di Allucinazione perversa , sia per le immagini crudeli che Maybury dedica alle torture che il nostro subisce nel manicomio, dove lo chiudono per ore in una cella modello obitorio insaccato come un salame. Da qui la giacca del titolo. La denuncia contro chi dimentica, e maltratta, i propri eroi di guerra è chiara. Missione compiuta caro Maybury. L'integrità di artista non è stata compromessa e grazie a Steven Soderbergh, e nonostante una brutta distribuzione in Usa, il suo talento è stato apprezzato da qualche spettatore in più rispetto al passato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 1 aprile 2005)
"Producono George Clooney e Steven Soderbergh, le musiche sono di Brian Eno, il protagonista è Adrien Brody, il regista è anche un pittore e videomaker di livello internazioinale. Ci sono tutte le premesse affinché 'The Jacket' non sia scambiato per un film di routine. John Maybury sull'abusato pretesto narrativo del trauma post-bellico, delle profonde ferite psicologiche e morali lasciate dalla guerra, costruisce un'opera originale, un plot intrigante con una struttura audace. (...) Ottima la prova di Brody che dopo 'Il pianista' si candida già per un possibile Oscar." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 2 aprile 2005)
"La produzione lo incasella come thriller psicologico: però, non bisogna credere che 'The Jackett' sia un giallo, né un film di genere in senso stretto. Avventurandosi in territorio complessi che pure hanno spesso alimentato il cinema 'fantastico', il regista John Maybury ha realizzato un film d'autore, che coniuga lo spettacolo con una robusta dose di stile." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 aprile 2005)