Amici miei

8,0

1975

Regia: M.Monicelli

Genere: Commedia

CAST

Ugo Tognazzi

Gastone Moschin

Philippe Noiret

Adolfo Celi

Olga Karlatos

Bernard Blier

Silvia Dionisio

Milena Vukotic

Franca Tamantini

Angela Goodwin

Marisa Traversi

Mario Scarpetta

Maurizio Scattorin

Mauro Vestri

Edda Ferronao

Duilio Del Prete



AMICI MIEI
Anno 1975
Altri titoli My Friends
Durata 140
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA EASTMANCOLOR
Produzione CARLO NEBBIOLO PER RIZZOLI FILM SPA, R.P.A. CINEMATOGRAFICA
Distribuzione CINERIZ - DOMOVIDEO, NUOVA ERI, MULTIGRAM
Vietato 14
Regia
Mario Monicelli
Attori
Ugo Tognazzi Conte Mascetti
Gastone Moschin Rambaldo Melandri
Philippe Noiret Giorgio Perozzi
Duilio Del Prete Necchi
Adolfo Celi Prof. Sassaroli
Olga Karlatos Donatella Sassaroli
Bernard Blier Nicolo' Righi
Silvia Dionisio Titti Ambrosio
Milena Vukotic Alice Mascetti
Franca Tamantini Carmen, moglie di Necchi
Angela Goodwin Moglie di Perozzi
Marisa Traversi Bruna, amante di Giorgio
Mario Scarpetta Luciano, figlio di Giorgio
Maurizio Scattorin
Mauro Vestri Don Ulrico
Edda Ferronao La Suora
Soggetto
Pietro Germi
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Tullio Pinelli
Sceneggiatura
Pietro Germi
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Tullio Pinelli
Fotografia
Luigi Kuveiller
Musiche
Carlo Rustichelli
Montaggio
Ruggero Mastroianni
Scenografia
Lorenzo Baraldi
Costumi
Giuditta Mafai
Trama Perozzi, Melandri, Mascetti, Necchi e Sassaroli: cinque amici con la mentalità di altri tempi. Ormai cinquantenni, ma rimasti ragazzi, sono pronti a improvvisare situazioni burlesche a Firenze e nei dintorni. All'inizio erano quattro e il Sassaroli, primario di una clinica, li conobbe quando - ricoverati per un incidente - misero a soqquadro l'ospedale. Cominciò a trattare con loro quando il Melandri si innamorò di Donatella, moglie del clinico, fraternizzò con tutti dopo che lo stesso Melandri dovette cedere davanti all'irruenza della Donatella, del cane Birillo e del resto della famiglia appioppatogli. Eccoli, i cinque ragazzi, schiaffeggiare dalla pensilina i viaggiatori di un treno, oppure seminare il panico in un paesino camuffandosi da tecnici stradali e decretando l'abbattimento delle case nonché della chiesa per far spazio a un'autostrada, eccoli trasformarsi in spacciatori di droga per punire l'ingordo pensionato Righi. Quando il Perozzi muore, la loro goliardia viene messa a dura prova, ma nel corso del funerale trovano il modo di improvvisare un ennesimo feroce scherzo per il Righi.
Note - AIUTO REGIA: CARLO VANZINA.
- GIRATO NEGLI STUDI INCIR-DE PAOLIS, ESTERNI A FIRENZE E ALTRE LOCALITA' DELLA TOSCANA.
- DAVID DI DONATELLO (1976) COME MIGLIOR FILM E MIGLIOR ATTORE (UGO TOGNAZZI).
Critica "Campione d'incassi oltre ogni previsione, il film, pensato da Germi (poi deceduto) e preso in consegna da Monicelli, vorrebbe essere un'amara riflessione (con il sorriso sulle labbra) sul fatale scorrere del tempo. Ma la volgarità supera il livello di guardia; essere fiorentini è tutt'altra cosa. Germi avrebbe lavorato diversamente". (Francesco Mininni, "Magazine italiano tv")
"Intrisa del gusto toscano per la beffa e l'irrisione, venata di misantropia (e di misoginia in particolare), è una commedia di costume che ha grinta, scatto e invenzioni comiche soprattutto nella prima parte. Gran quintetto". (Laura e Morando Morandini, "Telesette")