Il promontorio della paura

Cape Fear

7,3

1962

Regia: J.Lee Thompson

Genere: Drammatico

CAST

Gregory Peck

Robert Mitchum

Martin Balsam

Telly Savalas

Lori Martin

Jack Kruschen

Polly Bergen



IL PROMONTORIO DELLA PAURA
Anno 1962
Titolo Originale CAPE FEAR
Durata 96
Origine USA
Colore B/N
Genere DRAMMATICO
Tratto da ROMANZO "THE EXECUTIONERS" DI JOHN D. MACDONALD
Produzione MELVILLE TABBOT
Distribuzione UNIVERSAL - CIC VIDEO
Vietato 14
Regia
J. Lee Thompson
Attori
Gregory Peck Sam Bowden
Robert Mitchum Max Cady
Martin Balsam Capo Polizia Mark Dutton
Telly Savalas Charles Sievers
Lory Martin Nancy Bowden
Jack Kruschen Dave Grafton
Polly Bergen
Soggetto
John D. MacDonald
Sceneggiatura
James R. Webb
Fotografia
Sam Leavitt
Musiche
Bernard Herrmann
Montaggio
George Tomasini
Scenografia
Robert F. Boyle
Alexander Golitzen
Costumi
Mary Wills
Trama Candy, un malvivente depravato, condannato per violenze ad una donna, vuol vendicarsi di chi ha testimoniato al suo processo: un noto ed onesto avvocato di Baltimora. Per questa ragione Candy, uscito di carcere, si reca dal professionista e gli rivela il suo piano: lo colpirà nella moglie e nella figlia che, prima o poi, farà vittime della sua violenza. La polizia non ha prove per proteggere la famiglia dell'onesto cittadino che, nel frattempo, Candy terrorizza con ben dosata crudeltà. Infine viene teso un agguato nel quale Candy cade dopo un seguito di violenze e di colpi di scena.
Note - NEL 1991 MARTIN SCORSESE NE HA FATTO UN REMAKE CON DE NIRO E NICK NOLTE NEI RUOLI DI ROBERT MITCHUM E GREGORY PECK: "CAPE FEAR - PROMONTORIO DELLA PAURA".
Critica "E' un drammone avvincente in cui attori e regista sono riusciti a creare un'atmosfera di viva suspence alternata a momenti tetri e pesanti. Eppure manca qual cosa per farne un film veramente buono e interessante." (Laura e Morando Morandini, Telesette)
"Un celebre thriller che ripropone Mitchum nel ruolo del malvagio e Peck in quello inossidabile di buono. Il regista Thompson non riesce a sfruttare tutta la potenziale tensione della storia, colpendo soltanto di rimbalzo mentre potrebbe andare diretto al bersaglio. (Francesco Mininni, Magazine italiano tv)