Totò, Peppino e la malafemmina

7,4

1956

Regia: C.Mastrocinque

Genere: Comico

Genere: Commedia

CAST

Totò

Dorian Gray

Teddy Reno

Vittoria Crispo

Nino Manfredi

Edoardo Toniolo

Mario Castellani

Corrado Annicelli

Donatella Marrosu

Salvo Libassi

Gianna Cobelli

Donatella Randisi

Gino Ravazzini

Lamberto Antinori

Linda Sini

Rosalinda Galli

Emilio Petacci

Peppino De Filippo



TOTÒ, PEPPINO E... LA MALAFEMMINA
Anno 1956
Durata 118
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMICO, COMMEDIA
Tratto da dalla canzone "Malafemmina" di Totò
Produzione ISIDORO BROGGI E RENATO LIBASSI PER D.D.L., COMICO
Distribuzione CINERIZ - AZZURRA HOME VIDEO, FORMULA HOME VIDEO
Regia
Camillo Mastrocinque
Attori
Totò Antonio Caponi
Peppino De Filippo Peppino, suo fratello
Dorian Gray Marisa
Teddy Reno Gianni
Vittoria Crispo Lucia
Nino Manfredi Raffaele
Edoardo Toniolo Remo
Mario Castellani Mezzacapa
Corrado Annicelli Il conte
Donatella Marrosu
Salvo Libassi
Gianna Cobelli
Donatella Randisi
Gino Ravazzini
Lamberto Antinori
Linda Sini
Rosalinda Galli
Emilio Petacci
Soggetto
Nicola Manzari
Sceneggiatura
Sandro Continenza
Nicola Manzari
Edoardo Anton
Francesco Thellung
Fotografia
Mario Albertelli
Musiche
Lelio Luttazzi
Pippo Barzizza
Montaggio
Gisa Radicchi Levi
Scenografia
Alberto Boccianti
Costumi
Giuliano Papi
Trama Dal suo paesetto Gianni è venuto a Napoli per studiare all'università ed ora sta per dare gli esami di laurea. E' allogglato in una pensione: nel palazzo attiguo abita un ricco giovanotto, che spesso invita amici e donne di teatro. Durante una di queste feste, Marisa, una giovane attrice, sentendosi a disagio in quella rumorosa compagnia, l'abbandona e fuggendo da un terrazzo all'altro capita nella stanza dello studente. I due giovani simpatizzano, ma essendosi allontanato per qualche istante, Gianni al suo ritorno non trova più la ragazza, che se n'è andata lasciando una frase gentile scritta col rossetto sullo specchio. I due si rivedono, Gianni s'innamora perdutamente di Marisa, lascia gli studi, segue la ragazza in una tournée e fa debiti. Al paese Gianni ha la mamma e due zii, Totò e Peppino. Un brutto giorno gli zii ricevono una lettera anonima, nella quale si comunica loro che Gianni se la gode con donne di malaffare. Poi viene un tale, che reclama il pagamento di una cambiale a firma di Gianni, e racconta che il giovanotto è a Milano, dove ha seguito un'attrice. Totò, Peppino e la madre di Gianni partono per Milano. Qui giunti, gli zii vanno in cerca di Marisa, che li riceve nel proprio camerino. Nell'andarsene i due lasciano sul suo tavolo un cestino con dei biglietti di banca e una lettera, in cui invitano la ragazza a rompere la relazione con Gianni. Presa dallo sconforto, Marisa decide di lasciare l'amante e invece di andare all'appuntamento, che Gianni le ha dato, si reca al ristorante con alcuni amici. Li c'è Gianni che, credendosi tradito, si sfoga cantando la canzone "Malafemmina". Marisa piange, gli zii, da una saletta vicina, riconoscono la voce del nipote. Il giorno dopo la madre di Gianni trova modo di parlare con Marisa ed essendosi convinta ch'essa ama veramente Gianni, l'invita ad andare a vivere con loro in campagna. Marisa, che sogna una vita semplice e tranquilla, accetta.
Critica "(...) Una farsa grossolana urlata in dialetto napoletano dalla prima all'ultima scena (...). E' avanspettacolo e fumetto della peggior qualità, né la presenza di bravi attori come Totò e Peppino De Filippo si fa avvertire, almeno sul piano della buona recitazione (...)". (Vice, "Avanti!", 9/9/1956).