Lost in translation - L'amore tradotto

Lost in translation

7,8

2003

Regia: S.Coppola

Genere: Commedia

Genere: Drammatico

CAST

Scarlett Johansson

Bill Murray

Akiko Takeshita

Giovanni Ribisi

Anna Faris

Catherine Lambert

Ryuichiro Baba

Kazuko Shibata

Kanaka Nakazato

Tetsuro Naka

Jun Maki

Yutaka Tadokoro

Fumihiro Hayashi

Richard Allen

Gregory Pekar

Tim Leffman

Akira Yamaguchi

Osamu Shigematu

Kazuo Yamada

Yasuhiko Hattori

Kunichi Nomura

Akira Hans

Nao Kitman

Nobuhiko Kitamura

Daikon Bambie

Hiromix Hiromix

Lisle Wilkerson

Mark Willms

Ryo Kondo

Kei Takyo

Mathew Minami

Hiroshi Kawashima

Akimitsu Naruyama

Akiko Monou

Hugo Codaro

Koichi Tanaka

Ikuko Takahashi

Asuka Shimuzu

Hiroko Kawasaki

Kazuyoshi Minamimagoe

Shigekazu Aida

Francois Du Bois



LOST IN TRANSLATION - L'AMORE TRADOTTO
Anno 2003
Titolo Originale LOST IN TRANSLATION
Durata 105
Origine GIAPPONE, USA
Colore C
Genere COMMEDIA, DRAMMATICO
Specifiche tecniche 35MM (1:1,85)
Produzione ELEMENTAL FILMS/AMERICAN ZOETROPE/TOHOKASHINSHA FILM COMPANY
Distribuzione MIKADO
Musiche da CANZONI: "ALONE IN KYOTO" DI JEAN-BENOIT DUNCKEL E NICOLAS GODIN; "MORE THAN THIS" DI ROGER JOSEPH MANNING JR. E BRIAN REITZELL; "SHIBUYA" E "ON THE SUBWAY" DI ROGER JOSEPH MANNING JR., BRIAN REITZELL E JUSTIN STANLEY; "ARE YOU AWAKE?" DI BRYAN MILLS, BRI
Data uscita 05-12-2003
Regia
Sofia Coppola
Attori
Scarlett Johansson Charlotte
Bill Murray Bob Harris
Akiko Takeshita Signora Kawasaki
Giovanni Ribisi John
Anna Faris Kelly
Catherine Lambert Cantante Jazz
Ryuichiro Baba Portiere
Francois Du Bois Pianista
Kazuko Shibata Take Addetto Stampa
Kanaka Nakazato Truccatore
Tetsuro Naka Fotografo Di Scena
Jun Maki Clientedi Suntory
Yutaka Tadokoro Direttore Commerciale
Fumihiro Hayashi Charlie
Richard Allen Uomo D'Affari Americano
Gregory Pekar Uomo D'Affari Americano
Tim Leffman Chitarrista
Akira Yamaguchi Fattorino
Osamu Shigematu Dottore
Kazuo Yamada Centralinista Ospedale
Yasuhiko Hattori Amico Di Charlie
Kunichi Nomura Kun
Akira Hans
Nao Kitman Nao
Nobuhiko Kitamura Nobu
Daikon Bambie
Hiromix Hiromix
Lisle Wilkerson Donna D'Affari Sexy
Mark Willms Carl West
Ryo Kondo Politico
Kei Takyo Traduttore Tv
Mathew Minami Presentatore Tv
Hiroshi Kawashima Barista Nightclub
Akimitsu Naruyama Direttore Del Club Francese
Akiko Monou P Chan
Hugo Codaro Istruttore Di Aerobica
Koichi Tanaka Barista Ny Bar
Ikuko Takahashi Istruttore Di Ikebana
Asuka Shimuzu Traduttore Di Kelly
Hiroko Kawasaki Hiroko
Kazuyoshi Minamimagoe Addetto Stampa
Shigekazu Aida Sig. Valentine
Soggetto
Sofia Coppola
Sceneggiatura
Sofia Coppola
Fotografia
Lance Acord
Musiche
William Storkson
Montaggio
Sarah Flack
Scenografia
K.K. Barrett
Anne Ross
Costumi
Nancy Steiner
Effetti
Travis Dutch
Gray Matter Fx
Rods & Cones
Trama Due americani, il maturo Bob e la giovane Charlotte, si incontrano in un lussuoso albergo di Tokio. Star del cinema in declino, Bob è arrivato per girare uno spot pubblicitario per una marca di whisky: il lavoro non lo entusiasma ma il compenso gli fa passare ogni dubbio. Charlotte accompagna John, il marito, fotografo in ascesa che non rinuncia mai ad un incarico. Bob e Charlotte passano molto tempo in albergo, e anche la notte, presi entrambi dall'insonnia, si rifugiano al bar sempre aperto. Quando John parte per un impegno fuori città, i due riescono a passare un po' di tempo insieme. Conosciutisi meglio, e affrontato il discorso su matrimonio e famiglie (Bob ha moglie e due figli), escono, frequentano altre persone, vanno in qualche locale. Ma la Tokio allucinata delle luci e dei videogame non fa per loro. Più spesso restano in camera, parlano, si guardano. Dopo aver accettato di partecipare ad uno show televisivo (e Charlotte ne ha approfittato per andare a Kyoto), Bob capisce che è il momento di ripartire. Quella notte tuttavia una cantante del night si avvicina a lui e i due passano la notte insieme. La mattina dopo, Charlotte lo capisce e si allontana arrabbiata. Bob sta per lasciare l'albergo. Tra i due c'è un saluto imbarazzato. Dal taxi, Bob vede Charlotte per strada. Si ferma, la raggiunge, si abbracciano, la bacia. Charlotte piange. Ora si possono lasciare. Bob va verso l'aeroporto.
Note - PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 60MA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA NELLA SEZIONE CONTROCORRENTE (2003), DOVE SCARLETT JOHANSSON HA VINTO IL PREMIO COME MIGLIOR ATTRICE
- GIRATO INTERAMENTE IN GIAPPONE A TOKYO E KYOTO
- GOLDEN GLOBE 2004: MIGLIOR FILM PER IL GENERE MUSICAL/COMMEDIA, MIGLIOR SCENEGGIATURA (SOFIA COPPOLA), MIGLIOR ATTORE (BILL MURRAY)
- OSCAR 2004 PER LA MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE
- NASTRO D'ARGENTO 2004 A SOFIA COPPOLA COME MIGLIR REGISTA STRANIERO
Critica "Alla sua seconda regia Sofia Coppola, figlia di cotanto padre, conduce il gioco con mano sicura, trascorrendo dal buffo e malinconico dentro una cornice squisitamente notturna. Anime in pena rinchiuse negli agi del Park Hyatt Hotel, i due personaggi ci ricordano, facendoci sorridere, di che pasta è fatta la condizione umana". (Michele Anselmi, 'Il Giornale', 1 settembre 2003)
"Delizioso e imperdibile 'L'amore tradotto', che segna la repentina maturazione della figlia d'arte Sofia Coppola. Interpretato da un grandioso Bill Murray e dall'intensa Scarlett Johansson, il film mette in scena l'impalpabile contatto fra un disilluso divo americano e una giovanissima connazionale fresca sposa nelle pause di un frastornante soggiorno a Tokio. Il tragicomico spaesamento provocato dall'intraducibile metropoli si riverbera, così, nello stand by esistenziale dei personaggi che finiscono tuttavia per ritrovarci un tesoretto di confortevoli quanto effimeri contrappunti". (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 1 settembre 2003)
"Ognuno ha il proprio film e lo tiene segreto, per pudore, per gelosia e vergogna. Vergogna di vedersi e sentirsi scoperti di aver amato un film che non si crede importante, ma solo privato. 'Lost in translation' appartiene a questa categoria di film: sono di tutti, ma appartengono a noi stessi. Il motivo di questo fatale coincidere è lasciato alle leggi del desiderio. La Coppola cerca l'archetipo dell'infanzia (e del cinema) attraverso il gioco e l'amore, anche quando è platonico in una storia che rompe la successione e la ripetizione automatica di comportamenti e di destini attraverso un evento, un incontro, un piccolo miracolo." (Dario Zonta, 'L'Unità', 5 dicembre 2003)
"Una cronaca, con gli accenti, spesso, del documentario. Se l'è scritta e poi realizzata Sofia Coppola, già nota per un primo film di un certo pregio, 'Il giardino delle vergini suicide'. Qui, senza mai contraddirsi nei linguaggi, si è tenuta a due modi di rappresentazione: l'incontro quasi sentimentale dei due, isolati in ambienti di cui ignorano la lingua e i costumi, e poi questi stessi ambienti, rievocati di giorno e di notte con un occhio che, tenendosi lontano dalla curiosità turistica, vi privilegia in mezzo la scoperta, anche soltanto psicologica; accettando, in qualche pagina, anche dei risvolti ironici. Lo interpreta Bill Murray, alternando con misura i fastidi dell'estraniamento con la graduale insorgenza di quei suoi sentimenti solo un po' vicini all'amore. Affiancato, con intensità, da Scarlett Johansson, molto convincente." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 5 dicembre 2003)
"'Lost in Translation' è spesso divertente: basta vedere le scene in cui Murray è alle prese con una petulante prostituta che pretende di farsi leccare - o strappare - le calze, con un regista fuso di testa, con un petulantissimo intrattenitore televisivo. Bill, poi, è impedibile quando improvvisa davanti alla macchina da presa - e si vede che lo fa davvero - nella parte del bevitore di whisky per lo spot. Però l'eccezionalità della sua interpretazione sta da un'altra parte, quella stessa in cui va ricercata anche l'eccezionalità del film. Ovvero nella vulnerabilità che traspare dietro la maschera umoristica; in un senso di malinconia raramente apparso così attraente, perfino desiderabile, su uno schermo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 6 dicembre 2003)