Signore e signori, buonanotte

6,2

1976

Regia: E.Scola

Regia: L.Comencini

Regia: L.Magni

Regia: M.Monicelli

Regia: N.Loy

Genere: Commedia

CAST

Marcello Mastroianni

Monica Guerritore

Lucrezia Love

Vittorio Gassman

Eros Pagni

Camillo Milli

Carlo Croccolo

Angelo Pellegrino

Gianfranco Barra

Andrea Bosic

Gabriella Farinon

Paolo Villaggio

Ugo Tognazzi

Adolfo Celi

Senta Berger

Nino Manfredi

Mario Scaccia

Franco Scandurra

Sergio Graziani

Andréa Ferréol

Felice Andreasi

Luigi Uzzo



SIGNORE E SIGNORI, BUONANOTTE
Anno 1976
Durata 118
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Produzione COOPERATIVA 15 MAGGIO (ROMA)
Distribuzione TITANUS - CREAZIONI HOME VIDEO
Regia
Luigi Comencini
Nanni Loy
Luigi Magni
Mario Monicelli
Ettore Scola
Attori
Marcello Mastroianni Paolo T. Fiume, speaker del TG3
Monica Guerritore Assistente di Paolo
Lucrezia Love Insegnante d'inglese
Vittorio Gassman Allievo d'inglese/Ispettore Tuttunpezzo
Eros Pagni Commissario Pertinace
Camillo Milli Capitano La Pattuglia
Carlo Croccolo Il Questore
Angelo Pellegrino Il telecronista
Gianfranco Barra Il piantone Nocella
Andrea Bosic Alto prelato a Napoli
Gabriella Farinon Intervistatrice
Paolo Villaggio Prof. Ludwig Josef Schmidt
Ugo Tognazzi Generale/Pensionato
Adolfo Celi Vladimiro Palese
Senta Berger Moglie di Palese
Nino Manfredi Cardinale Caprettari
Mario Scaccia Cardinale Piazza-Colonna
Franco Scandurra Il Cardinal Decano
Sergio Graziani Cardinal Canareggio
Andréa Ferréol La perpetua del Card. De' Caprettari
Felice Andreasi Valletto del Conclave
Luigi Uzzo
Soggetto
Age
Furio Scarpelli
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Ruggero Maccari
Ugo Pirro
Sceneggiatura
Age
Furio Scarpelli
Leo Benvenuti
Piero De Bernardi
Ruggero Maccari
Ugo Pirro
Fotografia
Claudio Ragona
Musiche
Lucio Dalla
Antonello Venditti
Giuseppe Mazzucca
Nicola Samale
Montaggio
Amedeo Salfa
Scenografia
Lorenzo Baraldi
Lucia Mirisola
Luciano Spadoni
Costumi
Lorenzo Baraldi
Lucia Mirisola
Luciano Spadoni
Trama Su un immaginario TG3, che ha come conduttore Marcello Mastroianni, vanno in onda: il servizio sul sequestro di Gianni Agnelli che impone ai propri operai il pagamento di un riscatto di 25 miliardi, l'intervista con un ministro corrotto che si difende evocando la legge del più forte, una lezione d'inglese tenuta da due agenti segreti americani, il telefilm "La bomba" che vede la polizia scambiare una sveglia per un congegno a orologeria, e per mascherare la figuraccia inscena una vera esplosione; il suicidio di un bambino napoletano che deve pensare ad altri otto fratelli, appena dopo che sua madre è stata premiata da un vescovo che ne ha esaltato la fecondità; l'intervista a un sociologo tedesco che consiglia di risolvere il problema del sovrapopolamento mangiando i bambini poveri; quattro politici napoletani che, ingrassatisi a spese della città, ne divorano persino il plastico; la tragedia di un generale che si suicida dopo che le sue medaglie sono cadute nel water; un servizio sullo sfruttamento del lavoro minorile; un programma per i ragazzi, con un ispettore di polizia che, andato ad arrestare un "pezzo grosso" finisce per diventare il suo cameriere; la rubrica "Il personaggio del giorno", dedicata a un povero pensionato, che dopo aver dimostrato di saper vivere bene con 32.000 lire il mese piange a sentir nominare il "filetto"; una puntata del "Disgraziometro" ; uno sceneggiato "Il Santo Soglio", sulla lotta per il papato combattuta tra cardinali cinquecenteschi; l'inaugurazione dell'anno "pregiudiziario" con il Presidente Leone e magistrati decrepiti che ballano la tarantella. Conclude questa ipotetica giornata televisiva il tradizionale "Signore e signori, buonanotte".
Note - ALCUNE FONTI NON ACCREDITANO LA REGIA DI NANNI LOY.
- I TITOLI DEGLI EPISODI SONO: "TELEGIORNALE", "UNA LINGUA PER TUTTI", "LA BOMBA", "TRITTICO NAPOLETANO" ("SINITE PARVULOS", E DUE EPISODI SENZA TITOLO), "IL GENERALE IN RITIRATA", "ISPETTORE TUTTUNPEZZO NON MI PIEGO E NON MI SPEZZO", "IL PERSONAGGIO DEL GIORNO: IL PENSIONATO", "IL DISGRAZIOMETRO", "IL SANTO SOGLIO", "LA CERIMONIA DELLE CARIATIDI".
Critica "Ci aspettavano di più dallo sforzo di sceneggiatori e di registi impegnati, in cooperativa, a scavalcare la figura repressiva e parassitaria del produttore. Il 'trust' di cervelli della '15 Maggio' ha partorito invece la semplice reincarnazione del film a episodi, che infila su un labile motivo conduttore (la satira di una giornata televisiva) perle e lustrini, risate e sbadigli". (TullioKezich - Il millefilm).