Le vacanze del Sig.Hulot

Les vacancrs de M. Hulot

7,5

1953

Regia: J.Tati

Genere: Commedia

CAST

Jacques Tati

Michele Rolla

Lucien Regis

Nathalie Pascaud

Louis Perrault

Andre Dobois

Valentine Camax



LE VACANZE DI MONSIEUR HULOT
Anno 1953
Titolo Originale LES VACANCES DE M. HULOT
Altri titoli VACANZE DEL SIGNOR HULOT (LE)
Durata 96
Origine FRANCIA
Colore B/N
Genere COMICO
Produzione CADY FILM DISCINA/FRED ORAIN
Distribuzione DIANA
Regia
Jacques Tati
Attori
Jacques Tati M. Hulot
Michele Rolla La Zia
Lucien Regis Albergatore
Nathalie Pascaud Martine
Louis Perrault M. Fred
Andre' Dobois Il Comandante
Valentine Camax Signora Inglese
Soggetto
Sceneggiatura
Jacques Lagrange
Jacques Tati
Henri Marquet
Fotografia
Jean Mousselle
Jacques Mercanton
Musiche
Alain Romans
Montaggio
Jacques Grassi
Suzanne Baron
Charles Bretoneiche
Scenografia
Henri Schmitt
Trama Disdegnando la folla, che si pigia nei treni, il sig. Hulot parte per le vacanze a bordo della sua vecchia auto scoppiettante. Insensibile ai commenti ironici che provoca il suo passaggio egli giunge così al modesto alberghetto sul mare, mèta del suo viaggio. Si tratta della classica pensione familiare, i cui clienti s'incontrano ogni giorno alle stesse ore. C'è la bionda fanciulla che fa strage di cuori maschili, l'uomo d'affari che non riesce a staccarsi dal telefono, il comandante coi suoi atteggiamenti marziali, i bimbi coi loro giochi. In mezzo a questa gente pacifica, il sig. Hulot con le brillanti iniziative che gli detta il suo spirito amabile, porta lo scompiglio. Egli organizza successivamente una passeggiata sui muli, un ballo in costume, un pic-nic; ma purtroppo queste imprese provocano spesso degli incidenti spiacevoli. Malgrado questo, l'ultima sera i villeggianti vogliono festeggiare il signor Hulot con fuochi d'artificio; ma anche questa volta la goffaggine del festeggiato cagiona un disastro. Partito il sig. Hulot, la maggior parte dei suoi compagni di pensione deve tuttavia riconoscere di aver trascorso, per suo merito, un periodo di vacanze meno monotono e più gradevole del solito.
Note DIALOGHI: JACQUES TATI E HENRI MARQUET.