Taxi driver

8,5

1976

Regia: M.Scorsese

Genere: Drammatico

Genere: Poliziesco

Genere: Thriller

CAST

Cybill Shepherd

Peter Boyle

Jodie Foster

Harvey Keitel

Leonard Harris

Albert Brooks

Victor Argo

Bill Minkin

Robert Maroff

Joe Spinell

Steven Prince

Harry Fischler

Frank Adu

Robert Shields

Martin Scorsese

Carey Poe

Richard Higgs

Harry Cohn

Garth Avery

Robin Utt

Peter Savage

Diahnne Abbott

Harry Northup

Murray Moston

Victor Magnotta

Norman Matlock

Robert De Niro

Ralph S. Singleton



TAXI DRIVER
Anno 1976
Durata 113
Origine USA
Colore C
Genere DRAMMATICO, POLIZIESCO, THRILLER
Specifiche tecniche 35 MM, VISTAVISION, METROCOLOR
Tratto da ROMANZO OMONIMO DI RICHARD ELMAN
Produzione BILL-PHILLIPS, COLUMBIA PICTURES CORPORATION, ITALO-JUDEO PRODUCTIONS
Distribuzione CEIAD, RETEITALIA - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO, L'UNITA' VIDEO (WINNERS, SPEAK UP)
Regia
Martin Scorsese
Attori
Robert De Niro (Robert DeNiro) Travis Bickle
Cybill Shepherd Betsy
Peter Boyle Mago
Jodie Foster Iris Steensma
Harvey Keitel "Sport" Matthew
Leonard Harris Charles Palantine
Albert Brooks Tom
Victor Argo (Vic Argo) Melio
Bill Minkin Assistente di Tom
Robert Maroff Mafioso
Ralph S. Singleton (Ralph Singleton) Intervistatore televisivo
Joe Spinell Direttore del personale
Steven Prince Andy, venditore di armi
Harry Fischler Addetto alle assunzioni
Frank Adu Uomo di colore arrabbiato
Robert Shields Aiutante di Palantine
Martin Scorsese Passeggero maniaco
Carey Poe Militante per la campagna elettorale
Richard Higgs Funzionario del Servizio segreto
Harry Cohn Tassista da Bellmore
Garth Avery Amico di Iris
Robin Utt Militante per la campagna elettorale
Peter Savage The John
Diahnne Abbott Cassiera
Harry Northup Ragazzo che consegna le pizze
Murray Moston Mezzano di Iris
Victor Magnotta (Vic Magnotta) Fotografo
Norman Matlock Charlie T.
Soggetto
Paul Schrader
Sceneggiatura
Paul Schrader
Fotografia
Michael Chapman
Steve Shapiro
Musiche
Bernard Herrmann
Montaggio
Melvin Shapiro
Tom Rolf
Scenografia
Charles Rosen
Costumi
Ruth Morley
Effetti
Tony Parmelee
Trama Travis Bickle, reduce dal Vietnam e solitario ospite di New York, soffrendo di insonnia, si fa assumere come tassista per i turni di notte. Girovagando, nota l'appariscente bionda Betsy, impegnata nella campagna politica del senatore Palantine; l'avvicina e quasi la strappa al brillante Tom, ma, dopo un'offensiva gaffe, viene abbandonato. Confidatosi inutilmente con un collega, soprannominato "Mago", acquista diverse pistole e matura confusamente l'idea di uccidere Palantine, impresa che non porta a termine sia perché l'inconfessata idea era di rivedere Betsy, sia perché la guardia del corpo del senatore lo nota e lo mette in fuga. Allora si mette sulle tracce di Iris, prostituta 13enne, conosciuta un giorno in cui cercava di sfuggire in taxi dal suo protettore Sport. Tornando dalla ragazzetta, che è rimasta colpita dai consigli dello stravagante tassista, compie la strage della banda che gli sta attorno. Uscito dall'ospedale, Travis è un eroe; i colleghi lo guardano con rispetto; Iris ne ha seguito i consigli; anche Betsy si avvicina spontaneamente a lui. Ma il giovane, a bordo della sua macchina, percorre tutto solo l'affollata e caleidoscopica città.
Note - REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1992.
- IL FILM E' DEDICATO ALLA MEMORIA DI BERNARD HERMANN.
- PALMA D'ORO AL 29° FESTIVAL DI CANNES (1976).
- PREMIO DELLA BRITISH ACADEMY OF FILM AND TELEVISION ARTS PER LA MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (JODIE FOSTER).
- DAVID DI DONATELLO 1977 PREMIO SPECIALE A JODIE FOSTER.
- NASTRO D'ARGENTO 1977 COME MIGLIOR FILM STRANIERO.
Critica "Opera singolare e appassionante di un giovane e personalissimo regista italo-americano - per ora non fagocitato da Hollywood nonostante i clamorosi suoi successi - questo film è saggio di odio per la società e di amore per l'uomo. Il protagonista, uno psicopatico che soffre d'insonnia e di solitudine, è ipersensibile e la sua professione lo porta a osservare, a giudicare introversamente e ad agire pressoché irresponsabilmente con stravagante e interessatissima disponibilità tra i due estremi di Angelo tutelare e Angelo sterminatore. Non è per conseguenza, quello che i film propongono quale 'modello di comportamento'; ma è segno dei tempi, cioè uno specchio che al regista serve per dipingere con amarezza un inferno cittadino fatto di assassinii, lenoni, prostitute e drogati; una città che schiavizza e piega alle esigenze del vizio commercializzato i più deboli, facendo precipitare o nella disperazione o nella follia omicida coloro che maggiormente sarebbero disponibili al Bene. Ignorante e incolto, il tassinaro è tuttavia inconsapevolmente erede di una cultura antica, basata su valori che il materialismo moderno ha irriso e conculcato; è perciò incapace di inserimenti equivoci nella falsa civiltà di cui la metropoli americana è simbolo. (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 81, 1976)
"'Taxi Driver' è interamente giocato sulla contrapposizione manichea tra l'uomo infelice e squilibrato assetato di 'valori' d'altri tempi, e la città, cloaca di ogni perversione. Tale semplificazione della realtà non attinge ad alcuna plausibile validità emblematica. La personalità e le gesta di Travis vengono ricostruite dallo sceneggiatore e soggettista Paul Schrader (autore anche di 'The Yakuza' di Sydney Pollack) mediante notazioni ormai risapute, caratterizzazioni psicologiche superficiali, sviluppi narrativi ollogici convenzionali e talora banali. La superiore mise en scène del regista di 'Mean Streets' e di 'Alice non abita più qui' salva però al film un certo impatto spettacolare. Il clima tenebroso, intriso di abominazioni, della città è stilato con un allucinante neo-espressionismo in cui riecheggiano le esasperazioni nevropatiche del protagonista. Le fugaci apparizioni di figuri della fauna subumana che invade la città con il cadere della notte sono rese con fremente impietosa crudezza." (Luigi Bini, 'Letture', 1976)