Nell'anno del Signore

6,9

1969

Regia: L.Magni

Genere: Commedia

CAST

Nino Manfredi

Claudia Cardinale

Robert Hossein

Renaud Verley

Britt Ekland

Ugo Tognazzi

Alberto Sordi

Pippo Franco

Stefano Oppedisano

Stefano Riva

Franco Abbina

Piero Nistri

Marco Tulli

Bruno Erba

Emilio Marchesini

Enrico Maria Salerno

Maria Cristina Farnese



NELL'ANNO DEL SIGNORE
Anno 1969
Altri titoli LES CONSPIRATEURS
Durata 105
Origine ITALIA
Colore C
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche PANORAMICA, EASTMANCOLOR
Produzione BINO CICOGNA PER SAN MARCO CIN.CA, LES FILMS CORONA, FRANCOS FILM
Distribuzione EURO INTERNATIONAL FILM, ARPI FILM (1982) - MULTIVISION, NUOVA ERI, VIDEOPIU' ENTERTAINMENT, L'UNITA' VIDEO
Riedizione Si
Regia
Luigi Magni
Attori
Nino Manfredi Cornacchia/Pasquino
Enrico Maria Salerno Cap. Nardoni
Claudia Cardinale Giuditta Di Castro
Robert Hossein Leonida Montanari
Renaud Verley Angelo Targhini
Britt Ekland Principessa Spada
Ugo Tognazzi Card. Rivarola
Alberto Sordi Frate
Pippo Franco Allievo Di Cornacchia
Stefano Oppedisano
Stefano Riva
Franco Abbina
Maria Cristina Farnese
Piero Nistri
Marco Tulli
Bruno Erba
Emilio Marchesini
Soggetto
Luigi Magni
Sceneggiatura
Luigi Magni
Fotografia
Silvano Ippoliti
Musiche
Armando Trovajoli
Montaggio
Ruggero Mastroianni
Scenografia
Carlo Egidi
Costumi
Lucia Mirisola
Trama A Roma, nel 1825, il compito di reprimere, nell'indifferenza popolare, i tentativi rivoluzionari di sparuti gruppi di liberali č affidato al cardinale Rivarola e al colonnello Nardoni. Quando il ciabattino Cornacchia viene a sapere che don Filippo Spada, liberale di tiepide convinzioni, ha denunciato i compagni, avvisa due carbonari, il dottor Leonida Montanari e un fuoriuscito modenese, il giovane Angelo Targhini, i quali aggrediscono Spada per ucciderlo, riuscendo soltanto a ferirlo. Giuditta una giovane ebrea che convive con Cornacchia ma č innamorata di Montanari, cerca di indurre i due congiurati ad abbandonare Roma, ma inutilmente. Catturati da Nardoni, che sospetta di loro, e condotti alla presenza di Spada, essi vengono riconosciuti e arrestati. Il processo, svoltosi senza difesa, si conclude con la loro condanna a morte. Alle aspre accuse di Giuditta, che gli rimprovera di vivere nello stesso torpore che vieta al popolo romano di ribellarsi contro l'assolutismo, Cornacchia rivela alla donna di non essere quel ciabattino analfabeta e pusillanime che tutti ritengono, ma il temuto Pasquino, l'inafferrabile voce di Roma che, con le sue satire affisse sull'omonima statua, svolge una efficace attivitā clandestina contro il governo pontificio. Compiuto un inutile tentativo di consegnare se stesso, in cambio della vita di Montanari, al cardinale Rivarola Cornacchia, conscio che senza l'appoggio popolare non si fanno rivoluzioni, si ritira in un convento mentre sulla pubblica piazza Montanari e Targhini - che uno sciocco frate ha cercato inutilmente di indurre al pentimento - vengono ghigliottinati.
Note - PREMIO DAVID 1970 COME MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA (NINO MANFREDI).