Tototruffa 62

7,0

1961

Regia: C.Mastrocinque

Genere: Comico

Genere: Commedia

CAST

Totò

Nino Taranto

Estella Blain

Geronimo Meynier

Oreste Lionello

Renzo Palmer

Luigi Pavese

Ernesto Calindri

Lia Zoppelli

Mario Castellani

Amedeo Girard

Gino Buzzanca

John Kitzmiller

Ignazio Leone

Salvo Libassi

Gianni Partanna

Marcella Rovena

Milena Vukotic

Liana Verney

Ugo DAlessio

Carla Macelloni

Rosetta Pedrani

Franco Morici

Edy Biagetti

Nino Frera

Lilly Romanelli

Betsy Bell

Evi Marandi

Loredana Cappelletti

Pietro De Vico

Peppino De Martino

Maria Di Quattro



TOTOTRUFFA '62
Anno 1961
Durata 103
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Specifiche tecniche SCHERMO PANORAMICO
Produzione ISIDORO BROGGI E RENATO LIBASSI PER D.D.L.
Distribuzione ASTORIA - AB VIDEO, MONDADORI VIDEO, BMG VIDEO
Regia
Camillo Mastrocinque
Attori
Totò Antonio Peluffo
Nino Taranto Felice
Estella Blain Diana
Geronimo Meynier Franco Malvasia
Oreste Lionello Pippo
Renzo Palmer Baldassarre
Luigi Pavese Terlizi il padrone di casa
Pietro De Vico Contatore di piccioni
Ernesto Calindri Commissario Malvasia
Lia Zoppelli La direttrice
Mario Castellani Il professore
Amedeo Girard Amilcare
Gino Buzzanca Console del Nicaragua
John Kitzmiller Ambasciatore del Katonga
Ignazio Leone Amico di Franco
Salvo Libassi Padrone ristorante
Gianni Partanna Direttore nigth club "La Giostra"
Marcella Rovena Insegnante storia dell'arte
Milena Vukotic Una collegiale
Peppino De Martino
Liana Verney
Ugo D'Alessio
Carla Macelloni
Rosetta Pedrani
Maria Di Quattro
Franco Morici
Edy Biagetti
Nino Frera
Lilly Romanelli
Betsy Bell
Evi Marandi
Loredana Cappelletti
Soggetto
Pipolo
Castellano
Sceneggiatura
Pipolo
Castellano
Fotografia
Mario Fioretti
Musiche
Gianni Ferrio
Montaggio
Gisa Radicchi Levi
Scenografia
Alberto Boccianti
Costumi
Giuliano Papi
Trama Antonio e Felice, mettendo a profitto l'abilità di trasformisti appresa sui palcoscenici d'avanspet-tacolo, vivono ricorrendo a mille e mille espedienti, sempre ai margini dell'illegalità e sempre col timore che Armando Malvasia, ex compagno di scuola di Antonio ed ora commissario di polizia, finisca per coglierli con le mani nel sacco. Antonio è truffatore non per vocazione ma per affetto paterno: mantiene infatti una figlia, Diana, in un collegio di prim'ordine, all'oscuro delle attività truffaldine del padre. Un giorno la ragazza, stanca della disciplina, fugge dall'istituto e in un ritrovo notturno s'innamora di Franco, un giovanotto attorno al quale Antonio sta tendendo le sue reti. Il truffatore ha però fatto un'infelicissima scelta: Franco, infatti, è il figlio del commissario Malvasia. Tutto però si accomoda poiché il giovanotto, innamorato a sua volta di Diana, prende a benvolere anche il futuro suocero e lo aiuta a porre riparo all'ultima sua truffa. La conclusione è delle più rosee. Un'insperata, cospicua eredità dà modo ad Antonio e Felice di compiere l'ultima e più fortunata delle loro trasformazioni, tramutandoli in due autentici e spensierati milionari.
Critica "Sulla scia del "mattatore" di Gassman, Totò e Taranto suppliscono con il loro "genio", il loro brio comico, la loro esuberante inventiva in materia di "gags" alla mediocrità di un copione raffazzonato." (Laura e Morando Morandini, Telesette)
"Sarebbe una banalissima storia d'amore contrastato, se non ci fossero Totò e Nino Taranto a rimediare con la loro forza comica e le loro battute a ripetizione. Si ricorda in particolare la serie di travestimenti usata per gabbare il padrone di casa. Ridiamo pure." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv).