Fifa e arena

6,7

1948

Regia: M.Mattoli

Genere: Commedia

CAST

Totò

Isa Barzizza

Mario Castellani

Franca Marzi

Cesare Polacco

Ada Dondini

Cesare Fantoni

Fulvia Mammi

Vinicio Sofia

Alda Mangini

Umberto Salvadori

Leho Ballerino

Richard Manet

Raimondo Vianello

Luigi Pavese

Nino Milano

Irene Genna

Adriana Serra

Giulio Marchetti

Enzo Turco

Loris Gizzi

Giorgio Costantini

Gianni Rizzo

Gorella Gori

Ughetto Bertucci

Guglielmo Inglese

Nino Marchetti

Galeazzo Benti



FIFA E ARENA
Anno 1948
Durata 78
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Produzione NINO ANGIOLETTI PER CDI-METROPA
Distribuzione CDI ENIC - FONIT CETRA VIDEO, NUOVA ERI, M & R, VIDEOGRAM, AB VIDEO, SWAN VIDEO, SKEMA, EMPIRE VIDEO, AVO FIL, 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, SIRIOI HOME VIDEO, RCS FILMS & TV, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE, CDE HOME VIDEO
Regia
Mario Mattoli
Attori
Totò Nicolino Capece
Isa Barzizza Patricia Cotten
Mario Castellani Il bandito Cast
Franca Marzi Carmen
Cesare Polacco Il Banderillero
Ada Dondini La signora Adele
Cesare Fantoni Un torero
Fulvia Mammi La ragazza del topicida
Vinicio Sofia Manager di Paquito
Alda Mangini La signora del treno
Umberto Salvadori Il signore con gli abiti macchiati
Leho Ballerino
Richard Manet Ballerino
Raimondo Vianello Il maitre
Luigi Pavese Il medico
Nino Milano Lustrascarpe
Irene Genna Juanita
Adriana Serra Manuelita
Giulio Marchetti Paquito
Enzo Turco Cliente lustrascarpe
Loris Gizzi Il professor "Padreterno"
Giorgio Costantini
Gianni Rizzo
Gorella Gori
Ughetto Bertucci L'autista
Guglielmo Inglese
Nino Marchetti
Galeazzo Benti George
Soggetto
Steno
Marcello Marchesi
Sceneggiatura
Marcello Marchesi
Mario Mattoli
Steno
Fotografia
Vincenzo Seratrice
Musiche
Pippo Barzizza
Montaggio
Giuliana Attenni
Scenografia
Piero Filippone
Costumi
Dario Cecchi
Trama Nicolino, commesso nella farmacia di sua zia, ottiene un breve permesso. Per incarico della zia ha mandato al giornale un avviso-rèclame, riguardante una specialità della farmacia, col proprio ritratto. Per un errore del tipografo, il ritratto di Nicolino viene invece riprodotto con un altro avviso, riguardante un efferato assassino, che la polizia ricerca. Scambiato dai lettori del giornale con l'assassino, Nicolino deve fuggire e, travestitosi da hostess, sale su un aereo, diretto a Siviglia. Anche qui viene scambiato con l'assassino da un criminale autentico, che ha visto il fatale avviso. Il malvivente, che venera in lui un maestro, domanda la sua cooperazione per uccidere e depredare una miliardaria americana. Per sottrarsi alla persecuzione dell'incomodo ammiratore Nicolino si traveste da torero: prendendolo per un torero autentico, l'americana si innamora di lui. Ecco Nicolino costretto, suo malgrado, a scendere nell'arena. Succede che il toro si rompe le corna cozzando contro un vassoio metallico, che Nicolino ha messo sotto la giubba e ne muore, mentre Nicolino sviene. Riaprendo gli occhi dopo un lungo svenimento, vede al suo capezzale l'americana, che gli protesta la sua ammirazione e il suo amore.
Note - AIUTO REGISTA LEO CATTOZZO.
- REGISTRO CIN.CO N. 741.
- GIRATO NEGLI STABILIMENTI SCALERA (ROMA).
Critica "[...] E' una piccola enciclopedia della paura ridicola; i lazzi, le smorfie e le contorsioni di un comico teatrale sono qui esasperati in una traduzione cinematogrtafica che, non senza emulare modelli celebri [...] suscita le risate". (A. Lanocita, "Il Nuovo Corriere della Sera", 4/1/1959).