Totò e le donne

6,1

1952

Regia: M.Monicelli

Regia: Steno

Genere: Commedia

CAST

Totò

Ave Ninchi

Giovanna Pala

Lea Padovani

Clelia Matania

Pina Gallini

Primarosa Battistella

Franca Faldini

Mario Castellani

Alda Mangini

Carlo Mazzarella

Mimmo Poli

Carlo Vanzina

Olga Villi

Teresa Pellati

Peppino De Filippo



TOTÒ E LE DONNE
Anno 1952
Durata 103
Origine ITALIA
Colore B/N
Genere COMMEDIA
Produzione PONTI - DE LAURENTIIS PER LA ROSA FILM
Distribuzione VARIETY FILM - FONIT CETRA VIDEO, CENTER VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE
Musiche da MUSICA DIRETTA DA FERNANDO PREVITALI
Regia
Steno
Mario Monicelli
Attori
Totò Cavalier Scaparro
Ave Ninchi Giovanna Scaparro
Giovanna Pala Mirella, figlia del cav. Scaparro
Peppino De Filippo Dottor Desideri
Lea Padovani Ginetta
Clelia Matania La cameriera
Pina Gallini Signora con pelliccia
Primarosa Battistella Antonietta
Franca Faldini Una signora
Mario Castellani Ragionier Carlini
Alda Mangini La suocera
Carlo Mazzarella Presentatore
Mimmo Poli Infermiera
Carlo Vanzina Filippo in fasce
Olga Villi
Teresa Pellati
Soggetto
Age
Furio Scarpelli
Sceneggiatura
Age
Furio Scarpelli
Mario Monicelli
Steno
Fotografia
Tonino Delli Colli
Musiche
Carlo Rustichelli
Montaggio
Gisa Radicchi Levi
Scenografia
Piero Filippone
Trama Totò, commesso in un negozio di stoffe, esasperato dalle mille proibizioni di una moglie invadente e bisbetica, cerca rifugio nella sua soffitta, dove la notte può fumare in pace il sigaro e leggere i libri gialli che tanto lo appassionano. in una di questes sue vacanze casalinghe Totò ricorda episodi della vita sua o di altri che servono a confermare le sue teorie di misogino convinto: le donne sono le prime nemiche dell'uomo, sono fonte per lui d'infiniti danni, d'insoffribili seccature. Il ricordo di un suo fidanzamento interrotto lo porta ad immaginare quello che avrebbe potuto capitargli durante il viaggio di nozze, date le odierne manie di elezioni di miss, con tutte le relative conseguenze. Il ricordo di una sua avventura con una signora sposata gli richiama alla mente gli inutili e umilianti sotterfugi cui era costretto dall'amante. Anche il comportamento di sua figlia che dopo aver accalappiato un fidanzato gli impone le più ardue prove di pazienza conferma l'esattezza delle sue teorie. Dopo una violenta lite con la moglie, che l'ha scoperto nel suo rifugio, Totò si separa da lei. Egli ne prova gran sollievo ma nello stesso tempo è costretto a rendersi conto sia dei propri difetti sia delle virtù, fin lì da lui ignorate. Al matrimonio della figlia i due coniugi si riconciliano commossi e si riuniscono.
Note - IL FILM E' STATO IN REALTA' INTERAMENTE DIRETTO DA STENO.
Critica "(...) Si tratta di una serie di "siparietti" a tema fisso, divagazioni sull'eterno femminino, a cura di Steno e Monicelli. A Totò è associata, fra gli altri, anche Lea Padovani che avvilisce le sue indubbie qualità di attrice drammatica, bizzaramente ingrata verso se stessa. Ma Totò per primo vi trascina fino all'estremo la propria personalità (...) smarrendosi nell'arzigogolo e nel caos fragoroso della rivista di bassa lega (...)".(T. Ranieri, "Rassegna del Film", 11/2/1953).