Tre colori - film rosso

Trois couleurs: rouge

8,1

1994

Regia: K.Kieslowski

Genere: Drammatico

CAST

Irène Jacob

Jean-Louis Trintignant

Frederique Feder

Jean-Pierre Lorit

Zbigniew Zamachowski

Julie Delpy

Marion Stalens

Teco Celio

Bernard Escalon

Jean Schlegel

Elzbieta Jasinska

Paul Vermeulen

Jean Marie

Roland Carey

Juliette Binoche

Samuel Le Bihan



TRE COLORI: FILM ROSSO
Anno 1994
Titolo Originale TROIS COULEURS: ROUGE
Altri titoli TROIS COULEURS. ROUGE
RED
THREE COLORS: RED
THREE COLOURS: RED
TRZY KOLORY: CZERWONY
FILM ROSSO
Durata 99
Origine FRANCIA, POLONIA, SVIZZERA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche PANORAMICA A COLORI
Produzione MK2 PRODUCTIONS, FRANCE 3 CINEMA, PARIS - CAB PRODUCTIONS, LAUSANNE - TOR PRODUCTION; VARSAVIA
Distribuzione ACADEMY PICTURES (1994)
Regia
Krzysztof Kieslowski
Attori
Irène Jacob Valentine
Jean-Louis Trintignant Giudice
Frederique Feder Karin
Jean-Pierre Lorit Auguste
Samuel Le Bihan Il Fotografo
Zbigniew Zamachowski Karol Karol
Julie Delpy Dominique
Marion Stalens La Veterinaria
Teco Celio Il Barman
Bernard Escalon Il Negoziante Di Dischi
Jean Schlegel Vicino
Elzbieta Jasinska La Moglie
Paul Vermeulen Amico Di Karin
Jean Marie Daunas Custode Del Teatro
Roland Carey Il Trafficante
Juliette Binoche Julie
Soggetto
Krzysztof Piesiewicz
Krzysztof Kieslowski
Sceneggiatura
Krzysztof Piesiewicz
Krzysztof Kieslowski
Fotografia
Piotr Sobocinski
Musiche
Zbigniew Preisner
Bertrand Lenclos
Montaggio
Jacques Witta
Scenografia
Claude Lenoir
Costumi
Corinne Jorry
Effetti
Ercidan
Trama Valentine, fotomodella e studentessa appena ventitreenne, vive sola a Ginevra. Il fidanzato, tipo geloso ed assillante, a volte le telefona da Londra, dove lavora. Una sera, investito un cane, lei lo riporta ad un magistrato in pensione, cui la bestia è sfuggita. A 65 anni, questi è un solitario, scorbutico e di rare parole, la cui sola attività consiste nello spiare gli abitanti delle villette vicine e nell'intercettare le telefonate, anche le più intime. Ma, sia pure indifferente all'incidente occorso al cane, il giudice ha un po' di interesse per Valentine, la sua ingenuità e simpatia. Uno strano rapporto, fatto comunque di timidezza e discrezione, si instaura fra i due, mentre nelle strade ginevrine un gigantesco manifesto riproduce il volto della ragazza e mentre in città altra gente vive la propria vita quotidiana: tra gli altri la coppia formata da Karin, una bionda che lavora per i Servizi meteorologici ed Auguste, il suo innamorato, che sta per affrontare gli esami per magistrato (abitante vicino a Valentine, che peraltro non conosce). Valentine non ha il coraggio di denunciare alla Polizia il traffico telefonico del giudice che si è autoaccusato e ci sarà un processo (casualmente presieduto da Auguste, divenuto nel frattempo procuratore). Il giudice infine si confida con lei: molti anni prima la moglie lo aveva spudoratamente tradito e lui ne aveva condannato l'amante (arrestato per un altro reato). Da questo la fine della carriera e della tranquillità del giudice, soggetto a rimorsi. Valentine, volendo rivedere colui che dice di amarla, decide di partire per Londra con il traghetto che, per una violenta tempesta, affonda nella Manica. Nella catastrofe solo alcuni sono i superstiti. Fra coloro Valentine ed Auguste: lei, che ha dato con la sua innocenza un filo di speranza al giudice; lui che, dopo aver visto Karin nelle braccia di un focoso ammiratore (come era capitato al giudice stesso), ha appena cominciato il proprio lavoro.