Syriana

See no evil

7,0

2005

Regia: S.Gaghan

Genere: Poliziesco

Genere: Thriller

CAST

George Clooney

Matt Damon

Amanda Peet

David Clennon

Max Minghella

Mark Strong

Nicholas Art

Chris Cooper

Steven Hinkle

Kayvan Novak

Christopher Plummer

Alexander Siddig

Tim Blake

Robert Foxworth

Nicky Henson

William Hurt

Jeffrey Wright

Bob Fajkowski

Will McCormack

Mohammed Asad

Ahmed Ayoub

Jon Lee

Sonell Dadral

Akbar Kurtha

Mitesh Soni

Tarik Tamzali

Jeff Baker

Bob Baer

Michael Stone

El Mahjoub

Katherine Hoskins

Michael Allinson

James Plannette

Donna Mitchell

Nabeel Noman

Tootsie Duvall

Driss Roukhe

Mohammed Majd

Badria Timimi

Jamil Jabbar

Saïd Amadis

Aziz Zacca

Atta Mohammed

Ozzie Yue

Nadim Sawalha

Katie Foster

Tony French

Jamey Sheridan

Thomas McCarthy

Jayne Atkinson

Roger Yuan

Shahid Ahmed

Mazhar Munir

Richard Lintern

Peter Gerety

Daisy Tormé

Jocelyn Quivrin

Omar Mostafa

Fritz Michel

William Charles

Randall Boffman

Amr Waked

Susan Allenback

Ahmed Aa Mohammed

Ali Al Amine

Bashar H. Atiyat

Othman Bin Hendi

William L. Thomas

Linda E. Williams

David J. Manners

Bikram Singh Bhamra



SYRIANA
Anno 2005
Altri titoli SEE NO EVIL
Durata 128
Origine USA
Colore C
Genere POLITICO, THRILLER
Specifiche tecniche 35 MM (1:1.85)
Tratto da DAL LIBRO DI ROBERT BAER "SEE NO EVIL: THE TRUE STORY OF A GROUND SOLDIER IN THE CIA'S WAR ON TERRORISM"
Produzione GEORGE CLOONEY, STEVEN SODERBERGH, MICHAEL NOZIK, JEFF SKOLL PER WARNER BROS., SECTION EIGHT LTD., PARTICIPANT PRODUCTIONS
Distribuzione WARNER BROS. ITALIA (2006)
Data uscita 24-02-2006
Regia
Stephen Gaghan
Attori
George Clooney Bob Barnes
Matt Damon Bryan Woodman
Amanda Peet Julie Woodman
David Clennon Donald Farrish
Max Minghella Robby Baer
Mark Strong Mussawi
Nicholas Art Riley Woodman
Chris Cooper Jimmy Pope
Steven Hinkle Max Woodman
Kayvan Novak Arash
Christopher Plummer Dean Whiting
Alexander Siddig Principe Nasir Al-Subaai
Tim Blake Nelson Danny Dalton
Robert Foxworth Tommy Barton
Nicky Henson Sydney Hewitt
William Hurt Stan
Jeffrey Wright Bennett Holiday
Bob Fajkowski Segretario Alla Difesa
Will McCormack Willy
Mohammed Asad Khan Teenager Pakistano
Ahmed Ayoub Teenager Pakistano
Ahmed Aa Mohammed Abu Khalifa
Ali Al Amine Ragazzo In Piscina
Bashar H. Atiyat Assistente Di Nasir
Othman Bin Hendi Uomo D'Affari Arabo
Jon Lee Anderson Se Stesso
Sonell Dadral Farooq
Akbar Kurtha Principe Meshal Al-Subaai
Mitesh Soni Martire
Tarik Tamzali Segretario Di Nasir
Jeff Baker Avvocato Di Tommy
Bob Baer Agente Sicurezza Cia
Michael Stone Forrest Agente Sicurezza Cia
El Mahjoub Raji Uomo Di Hashimi
William L. Thomas Paralegale
Linda E. Williams Paralegale
Katherine Hoskins Mackey Paralegale
Michael Allinson Sir David
James Plannette Funzionario Connex
Donna Mitchell Pat Janus
Nabeel Noman Capo Beduino
Tootsie Duvall Assistente Cia
Driss Roukhe Guardia
Mohammed Majd Said Hossein Hashimi
Badria Timimi Moglie Di Nasir
Jamil Jabbar Supplicante
David J. Manners Capoufficio Egiziano
Saïd Amadis Reza Reyhani
Aziz Zacca Poliziotto
Atta Mohammed Saleh Anziano
Ozzie Yue Dirigente Cinese
Nadim Sawalha Emiro Hamed Al-Subaai
Katie Foster Figlia Nervosa
Tony French Il Distinto Gentiluomo
Jamey Sheridan Terry
Thomas McCarthy Fred Franks
Jayne Atkinson Capo Divisione
Roger Yuan Ingegnere Cinese
Bikram Singh Bhamra Traduttore Pakistano
Shahid Ahmed Saleem Ahmed Khan
Mazhar Munir Wasim Khan
Richard Lintern Capo Di Bryan
Peter Gerety Leland Janus
Daisy Tormé Rebecca
Jocelyn Quivrin Vincent
Omar Mostafa Ecclesiastico
Fritz Michel Guardia Di Sicurezza
William Charles Mitchell Bennett Holiday, Sr.
Randall Boffman Il Distinto Gentiluomo
Amr Waked Mohammed Sheik Agiza
Susan Allenback Assistente Legale
Soggetto
Robert Baer
Stephen Gaghan
Sceneggiatura
Stephen Gaghan
Fotografia
Robert Elswit
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Tim Squyres
Scenografia
Dan Weil
Costumi
Louise Frogley
Effetti
Eric Durst
John F. Gross
Colin Strause
Greg Strause
Hydraulx
Trama Il giovane e carismatico principe Nasir, erede al trono di un Paese del Golfo produttore di petrolio, sta cercando di modificare le relazioni commerciali che da lungo tempo sono state favorevoli agli uomini d'affari degli Stati Uniti. Nasir, infatti, ha appena vantaggiosamente ceduto ai cinesi i diritti di sfruttamento del gas, in precedenza detenuti dal gigante texano Connex, danneggiando così gli interessi americani nella regione. Jimmy Pope, proprietario della Killen, una piccola compagnia petrolifera, ha da poco ottenuto i diritti di trivellazione nei giacimenti del Kazakhstan destando l'interesse della Connex. Quando le due compagnie decidono di fondersi, il Dipartimento della Giustizia e lo Sloan Whiting, potente studio legale di Washington, devono verificare la stipula dell'accordo tra loro. A Bob Barnes, veterano agente della CIA, che potrebbe passare gli ultimi anni della carriera svolgendo un comodo lavoro d'ufficio, viene promessa una promozione dopo un'ultima missione il cui scopo è l'assassinio del principe Nasir. L'esito imprevisto di questa missione lo metterà nelle condizioni di riesaminare il ruolo che ricchi e poveri, sceicchi e lavoratori, ispettori governativi e spie internazionali svolgono inconsapevolmente all'interno del complesso sistema mondiale.
Note - GOLDEN GLOBE 2006 A GEORGE CLOONEY COME MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA.
- OSCAR 2006: MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (GEORGE CLOONEY). ALTRE NOMINATIONS: MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE.
- FUORI CONCORSO AL 56MO FESTIVAL DI BERLINO (2006).
Critica "'Syriana' rischia di passare per il nuovo film di George Clooney. Bello, bravo e simpatico (soprattutto a chi vuole murarlo nel ruolo di ennesimo hollywoodita anti-Bush), l'attore non ha, però, deciso di dirigere a tutti i costi e, nel caso del thriller fuori concorso, si è limitato a eseguire le direttive di Stephen Gaghan, già sceneggiatore di 'Traffic' e 'Le regole dell'attrazione'. Basato sulle memorie dell'ex agente Cia Robert Bear, il plot del film appare innanzitutto troppo complesso e tortuoso ed è un peccato perché di solito la bravura dei cineasti americani sta proprio nella capacità di sciogliere gli intrecci impossibili e renderli comprensibili agli occhi del pubblico dei non specialisti. (...) L'impressione finale, purtroppo, è quella di un film che non sa scegliere tra il ritmo incalzante, le recitazioni a effetto (di Clooney, ma anche di Matt Damon, Jeffrey Wright, Chris Cooper, William Hurt ecc.) e l'ambizione di puntare il dito contro le cancrene che minerebbero la democrazia d'oltreoceano; tra la tradizionale spettacolarità ad alto budget e le farraginose allusioni che meriterebbero un altro approfondimento, se non un altro contesto." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 11 febbraio 2006)
"La struttura a mosaico è la stessa usata per dipingere la rete internazionale del narcotraffico nel film di Soderbergh, la posta però è ancora più pesante e le connessioni così intricate che bisogna arrivare quasi a fine film per orientarsi fra avvocati, petrolieri, agenti della Cia, emiri, terroristi, per lo più impegnati in doppi e tripli giochi. (...) Così semplificata la faccenda può suonare schematica, ma sullo schermo palpita di verità, di dettagli inediti, di personaggi sempre solidi e motivati. Dai protagonisti, all'imam che striglia i ragazzini delle madrasse spiegando perché 'liberalismo e cristianesimo non possono guarire il dolore di vivere nel mondo moderno'. Dai libanesi che prima accolgono e poi torturano Clooney, a quella massa grigia di funzionari, agenti, mestatori, burocrati che decide gli intricati destini del mondo. Mette malinconia pensare che un tempo film così li facevamo in Italia (dice niente 'Il caso Mattei'?). Ma è quasi incredibile che una pellicola così documentata e dura con gli Usa abbia strappato due candidature agli Oscar, per lo script e per Clooney." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 febbraio 2006)
"Che bel film si poteva fare da 'La disfatta della Cia', ma purtroppo 'Syriana' non corrisponde alle aspettative. Sugli sfondi e intrighi minuziosamente investigati dall'autore, il regista Stephen Gaghan ha preferito sovrapporre una trama romanzesca articolata su troppi personaggi: Clooney che in qualche modo rispecchia Baer eroe frustrato e deluso; Matt Damon in veste di sfortunato consigliere di Alexander Siddigm figlio progressista di uno sceicco del petrolio; Jeffrey Wright piccolo avvocato complice di grandi mascalzoni, Mazhar Munir immigrato povero che finisce martire. Il chiaro messaggio del libro arriva confuso da un film che per capirlo bene bisognerebbe vederlo due volte. Sullo schermo le trame nere intorno all'oro nero sono troppo nere e quanto all'esordiente regista Gaghan gli consiglierei di studiarsi i dvd di Francesco Rosi." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 11 febbraio 2006)
"A tratti è difficile capire ciò che succede in 'Syriana'; però - non sembri un paradosso - anziché di un difetto si tratta di un pregio. Perché il film riproduce, anche nella struttura narrativa, l'estrema complessità degli intrighi della globalizzazione, in quel teatro critico del nostro tempo che è il Medio Oriente. Un po' come accade in 'Traffic', che fruttò l'Oscar per la sceneggiatura a Stephen Gaghan, le azioni procedono parallelamente, spostandosi di continuo tra luoghi geograficamente lontani e moltiplicando i personaggi. (?) Il montaggio alternato di tanti eventi in gioco mira, con ambizione pari al talento, a sintetizzare e a mettere in relazione, in un sol colpo, gli sporchi giochi di potere che coinvolgono multinazionali, servizi segreti, vittime e carnefici, interi popoli. La prova del nove della complessità risiede nel fatto che gli stessi protagonisti stentano a comprendere gli intrighi cui prendono parte: a cominciare da Bob Barnes, l'agente che, dopo un'intera vita spesa per la bandiera a stelle e strisce, si rende conto di essere stato sempre sfruttato e ingannato dai suoi capi. E Clooney gli conferisce una nota di amara disillusione da attore di classe che ne fa la vera star del film." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 febbraio 2006)