Tacchi a spillo

Tacones lejanos

7,0

1991

Regia: P.Almodovar

Genere: Drammatico

CAST

Marisa Paredes

Victoria Abril

Miguel Bosé

Bibiana Fernández

Javier Bardem

Cristina Marcos

Paula Soldevila

Lupe Barrado

Rocío Muñoz

Mayrata OWisiedo

Anna Lizaran

Nacho Martínez

Fernando Prados

Gabriel Garbisu

Hilario Pino

María Pau

Placido Guimaraes

Luigi Martin

Rodolfo Montero

Javier Benavente

Roxy Vaz

Carmen Navarro

Angelina Llongueras

Abraham García

Lina Mira

Eva Siba

Miriam Díaz

Féodor Atkine

Juan José Otegui

José Maria Sacristán

Montse G. Romeu

Pedro Díez del Corral



TACCHI A SPILLO
Anno 1991
Titolo Originale Tacones lejanos
Altri titoli Talons aiguilles
High Heels
Durata 115
Origine FRANCIA, SPAGNA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche PANORAMICA - EASTMANCOLOR
Produzione EL DESEO, CIBY 2000, LE STUDIO CANAL+, TF1 FILMS PRODUCTIONS
Distribuzione FILMAURO (1992) - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO
Regia
Pedro Almodóvar
Attori
Marisa Paredes Becky del Páramo
Victoria Abril Rebecca
Miguel Bosé Juez Domínguez/Hugo/Letal
Bibiana Fernández (Bibi Andersen) Susana
Javier Bardem Regista T.V.
Cristina Marcos Paula
Pedro Díez del Corral Alberto
Paula Soldevila Infermiera
Juan José Otegui Capellano Ospedale
Lupe Barrado Luisa
Rocío Muñoz Rebecca bambina
Mayrata O'Wisiedo (Mairata O'Wisiedo) Madre del giudice Domínguez
Anna Lizaran (Ana Lizaran) Margarita
Nacho Martínez Juan, padre di Rebecca
Fernando Prados
Gabriel Garbisu Regista T.V.
José Maria Sacristán (Jose M.ª Sacristan) Sacerdote
Hilario Pino
María Pau Domínguez (M.ª Pau Domínguez)
Placido Guimaraes
Luigi Martin (Luigui Martin)
Rodolfo Montero
Javier Benavente
Roxy Vaz
Carmen Navarro Funzionaria
Angelina Llongueras Funzionaria
Abraham García Medico
Lina Mira Truccatrice
Montse G. Romeu (Montse G.ª Romeu) Truccatrice
Eva Siba Tata
Miriam Díaz Aroca Isabel
Féodor Atkine Manuel
Soggetto
Pedro Almodóvar
Sceneggiatura
Pedro Almodóvar
Fotografia
Alfredo F. Mayo (Alfredo Mayo)
Musiche
Ryuichi Sakamoto
Montaggio
José Salcedo
Scenografia
Pierre-Louis Thévenet (Pierre Thevenet)
Costumi
José María De Cossío
Peris (Peris Hermanos)
Karl Lagerfeld
Giorgio Armani
Effetti
Reyes Abades
Pablo Núñez
Trama Rebeca, sposata con Manuel, giornalista, ex amico della madre, Becky del Paramo, sta per tornare dal Messico dopo dieci anni d'assenza. All'aereoporto ripensa ad un episodio che ha segnato la sua infanzia, un gioco crudele del patrigno che ha finto di venderla a degli indigeni durante una vacanza ai Caraibi. Per vendicarsi la piccola ha scambiato le pillole ricostituenti con i tranquillanti nella borsa dell'uomo che si schianta contro un albero con la macchina per un colpo di sonno. Rebeca pensa così di aver tutto per sè l'amore della madre per la quale nutre una sconfinata ammirazione, ma la donna, innamorata solo della sua carriera di cantante e sensibile alle profferte dei corteggiatori di turno non concede molto spazio all'unica figlia. Costei ha fatto amicizia con un travestito, Femme Letal, che canta in un ritrovo gay, il Villarosa, dove Rebeca con la madre e marito vanno per festeggiare il ritorno di Becky. Dopo lo spettacolo, Letal improvvisamente assale Rebeca che finisce per cedere alle sue avances. Successivamente Manuel viene trovato ucciso, e il giudice Edoardo Dominguez indaga sul caso, interrogando una collega di Rebeca, Isabel, che traduce per sordomuti le notizie lette dall'altra in televisione ed aveva una relazione con Manuel, e la madre. Le tre donne hanno tutte visto l'uomo nella notte del delitto, del quale, a sorpresa, si autoaccusa in diretta Rebeca, finendo in carcere, dove scopre di essere incinta. Non trovandosi l'arma del delitto, il giudice scarcera Rebeca, che invece ha nascosto la pistola nel televisore. Poi il giudice fa sapere a Rebeca che Letal la attende al suo nuovo spettacolo. Dapprima riluttante, ella finisce per recarsi al Villarosa, dove ha la rivelazione che Letal e il giudice non sono che la stessa persona. Edoardo-Letal vuole tra l'altro sposarla. Frattanto la madre, che ha ripreso a cantare, ha un infarto. Sul letto di morte, accetta di lasciare le sue impronte sull'arma del delitto per scagionare la figlia e consentirle una nuova vita.
Note - GIORGIO ARMANI HA CURATO GLI ABITI DI MARISA PAREDES, KARL LAGERFELD QUELLI DI VICTORIA ABRIL.
Critica "A parte il travestimento di Bosè che canta e ancheggia come una fatalona e la ridicola sequenza del balletto delle detenute nel carcere, non si notano altre bizzarrie dell'estroso regista iberico. Il resto risulta appesantito dal tentativo del regista di svolgere il suo compito con cura, stando attento a non sbagliare sintassi cinematografica e finendo invece per cadere nella noia. L'ambiguità del giudice è assai poco credibile, cosi come solo l'antefatto relativo all'infanzia di Rebeca riesce ad essere convincente, mentre del tutto stucchevoli sono le interminabili sequenze da telenovela tra madre e figlia perennemente in lacrime. Nè ci si può consolare con l'aspetto "giallo" della vicenda, del tutto posticcio. Qui, a parte la seduzione di Rebeca ad opera di Letal, e le solite intemperanze di linguaggio, non ci sono cadute di gusto pesanti come in altri film, ma la vicenda e lo squallore morale che avvolge tutti i personaggi, nessuno escluso, motivano un giudizio negativo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol.113, 1992)