Uomini contro

7,4

1971

Regia: F.Rosi

Genere: Drammatico

Genere: Guerra

CAST

Mark Frechette

Alain Cuny

Giampiero Albertini

Mario Feliciani

Alberto Mastino

Franco Graziosi

Luigi Pignatelli

Emilio Bonucci

Spartaco Conversi

Smojver Zfravko

Maurizio Mastino

Antonio Pavan

Mario Pischiutta

Gianni Pulone

Franca Sciutto

Nino Vingelli

Daria Nicolodi

Francesco Acampora

Gian Maria Volonté

Pier Paolo Capponi

Brunetto Del Vita



UOMINI CONTRO
Anno 1970
Altri titoli MANY WARS AGO
Durata 101
Origine ITALIA, JUGOSLAVIA
Colore C
Genere DRAMMATICO, GUERRA
Specifiche tecniche PANORAMICA TECHNICOLOR, 35 MM.
Tratto da TRATTO DAL LIBRO "UN ANNO SULL'ALTIPIANO" DI EMILIO LUSSU (ED. EINAUDI)
Produzione FRANCESCO ROSI E LUCIANO PERUGIA PER PRIMA CINEMATOGRAFICA (ROMA) - JADRAN FILM (ZAGABRIA)
Distribuzione EURO INTERNATIONAL FILMS, BROS
Musiche da DIRETTA DA PIER LUIGI URBINI, EDIZIONI MUSICALI GENERAL MUSIC - SAAR
Regia
Francesco Rosi
Attori
Mark Frechette Sottotenente Sassu
Alain Cuny Gen. Leone
Gian Maria Volonté Ten. Ottolenghi
Giampiero Albertini Cap. Abbati
Pier Paolo Capponi Ten. Santini
Brunetto Del Vita Colonnello Stringari
Mario Feliciani Colonnello Medico
Alberto Mastino Soldato Marrasi
Franco Graziosi Maggiore Malchiodi
Luigi Pignatelli Sottotenen. Avellini
Emilio Bonucci
Spartaco Conversi
Smojver Zfravko
Maurizio Mastino
Antonio Pavan
Mario Pischiutta
Gianni Pulone
Franca Sciutto
Nino Vingelli
Daria Nicolodi Domestica
Francesco Acampora
Soggetto
Emilio Lussu
Sceneggiatura
Francesco Rosi
Raffaele La Capria
Tonino Guerra
Fotografia
Pasqualino De Santis
Musiche
Piero Piccioni
Montaggio
Ruggero Mastroianni
Scenografia
Andrea Crisanti
Costumi
Franco Carretti
Gabriella Pescucci
Effetti
Zdravko Smojver
Trama Nel corso della prima guerra mondiale, i soldati del generale Leone, dopo aver conquistato, lasciando sul terreno tremila caduti, una cima considerata strategicamente indispensabile, ricevono l'ordine di abbandonarla. Poi l'ordine cambia: occorre che la cima venga di nuovo tolta al nemico. Gli austriaci, però, vi si sono saldamente insediati e la difendono accanitamente con due mitragliatrici. Gli inutili assalti, nemmeno protetti dall'artiglieria, si susseguono provocando ogni volta una strage tra gli attaccanti. Stanchi di essere mandati al massacro da un generale tanto incompetente, quanto stupidamente esaltato, una parte dei soldati inscena una protesta: il generale Leone ordina, come risposta, di punirli con la decimazione. Costretti ad uccidere o ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello stesso mostruoso ingranaggio, i soldati italiani, in gran parte ex contadini, rivolgono la loro fiducia a quei pochi ufficiali - come i tenenti Ottolenghi e Sassu - che giudicano quella e tutte le guerre come inutili stragi. Ma il primo muore, nel tentativo di impedire il massacro dei suoi uomini, mentre Sassu viene condannato alla fucilazione per essersi opposto a un ordine iniquo di un suo superiore.
Note - AIUTO REGISTI: MARCO GUARNASCHELLI, SVETISLAV PAVLOVIC
- OPER. ALLA MACCHINA: MARIO CIMINI
- AIUTO OPER.: M. MASTROGIROLAMO, G.FIORE, J. AKCIC
- FONICI: V. MASSI, E. MOLNAR.
Critica "Veemente dramma antimilitarista tratto da 'Un anno sull'altipiano' di Emilio Lussu, in cui il compagno Francesco Rosi, che l'ha sceneggiato con Tonino Guerra e Raffaele La Capria, sputtana il mito della grande guerra. Al massacro, sibila, furono spediti i poveracci, mentre la borghesia se ne stava beatamente in poltrona. Ovvero, benvenuti nel regno della demagogia". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 8 aprile 2003