Hollywood party
The party
7,5
Genere: Commedia
CAST
HOLLYWOOD PARTY
Anno 1968
Titolo Originale THE PARTY
Durata 98
Origine USA
Colore C
Genere COMICO
Specifiche tecniche 35 MM, PANAVISION, DE LUXE
Produzione BLAKE EDWARDS PER THE MIRISCH CORPORATION
Distribuzione DEAR UA - MGM HOME ENTERTAINMENT (GLI SCUDI)
Regia
Blake Edwards
Attori
Peter Sellers Hrundi V. Bakshi
Claudine Longet Michele Monet
Natalia Borisova Ballerina
Jean Carson Nanny
Marge Champion Rosalind Dunphy
Corinne Cole Janice Kane
Al Checco Bernard Stein
Dick Crockett Wells
Frances Davis Domestica
Danielle De Metz Stella D'Angelo
Stanley Herb Ellis Regista
Steve Franken Levinson
Kathe Green Molly Clutterbuck
Allen Jung Cuoco
Jerry Martin Bradford
Buddy Lester Davey Kane
J. Edward McKinley Fred Clutterbuck
Carol Wayne June Warren
Toby Page Sudente
Sharron Kimberly Principessa Helena
Tom Quine Cogressista Dunphy
Timothy Scott Gore Pontoon
Graham Stark Ospite
Ken Wales Assistente
Elayne Nadeau Wiggy
Linda Gaye Scott Attricetta In Bikini
Fay McKenzie Alice Clutterbck
Denny Miller Wyoming Bill Kelso
James Lanphier Harry
Gavin MacLeod C.S. Divot
Stephen Liss Figlio Clutterbuck
Jack Perkins Vicino Di Bakshi
Soggetto
Blake Edwards
Sceneggiatura
Blake Edwards
Tom Waldman
Frank Waldman
Fotografia
Lucien Ballard
Musiche
Henry Mancini
Montaggio
Ralph E. Winters
Scenografia
Fernando Carrere
Costumi
Jack Bear
Effetti
Norman Breedlove
Trama Marginale comparsa in un film, il maldestro attore di origine indiana Hrundi V. Bakshi distrugge con una serie di caotiche azioni il set. Invitato per sbaglio ad una cena di gala offerta nella propria villa dal produttore del film, l'attore pasticcione e imbranato commette gaffes a ripetizione, finendo con il distruggere la villa.
Note - LA CANZONE "NOTHING TO LOSE" DI HENRY MANCINI E DON BLACK E' CANTATA DA CLAUDINE LONGET.
Critica "E' il capolavoro di Blake Edwards, uno dei grandi film comici sonori, una delle migliori interpretazioni di Sellers." (Morando Morandini, Telesette)
"Malgrado il mestiere e la buona volontà degli interpreti, il film risulta, per la povertà delle trovate e l'insipidezza del dialogo, verboso e poco elegante." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 66, 1969)
