Maledetto il giorno che t'ho incontrato

6,8

1992

Regia: C.Verdone

Genere: Romantico

CAST

Carlo Verdone

Margherita Buy

Elisabetta Pozzi

Giancarlo Dettori

Alexis Meneloff

Max Cane

Peggy Phango

Count Prince

Guardial Sira

Renato Pareti

Dario Casalini

Stefania Casini

Simon Holmes

Gillian McCutcheon

Anthony Morton

Christopher Owen

Valeria Sabel

Didi Perego

Richard Benson

Ermanno De Biagi



MALEDETTO IL GIORNO CHE T'HO INCONTRATO
Anno 1992
Durata 115
Origine ITALIA
Colore C
Genere ROMANTICO
Specifiche tecniche PANORAMICA A COLORI
Produzione MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER C.G. GROUP TIGER/PENTA FILM
Distribuzione PENTA, PENTAVIDEO, L' UNITA' VIDEO, CECCHI GORI HOME VIDEO (PEPITE), DVD CECCHI GORI (2002)
Regia
Carlo Verdone
Attori
Carlo Verdone Bernardo
Margherita Buy Camilla
Elisabetta Pozzi Adriana
Giancarlo Dettori Attilio De Sorges
Alexis Meneloff Altieri
Max Cane Secondo Poliziotto
Peggy Phango Giamaicana
Count Prince Miller Cat Fish
Guardial Sira Donna Pakistana
Renato Pareti Loris
Dario Casalini Flavio
Stefania Casini Clari
Simon Holmes Pirmo Poliziotto
Gillian McCutcheon Vedova Gardner
Anthony Morton Parrucchiere
Christopher Owen Reverendo
Valeria Sabel Madre Di Bernardo
Ermanno De Biagi Regista Pubblicita'
Didi Perego Madre Di Camilla
Richard Benson Se Stesso
Soggetto
Carlo Verdone
Francesca Marciano
Sceneggiatura
Carlo Verdone
Francesca Marciano
Fotografia
Danilo Desideri
Musiche
Fabio Liberatori
BRANI DI JIMY HENDRIX
Montaggio
Antonio Siciliano
Scenografia
Francesco Bronzi
Trama Bernardo Arbusti, romano d'origine residente a Milano, fa il critico rock, ed è alla ricerca di notizie su Jimi Hendrix, di cui dovrebbe stendere la biografia. L'affanno della ricerca gli fa trascurare la fidanzata Adriana, che se ne va, lasciandolo alle sue nevrosi. Affidatosi alle cure dello psicanalista Ludwig Altieri, Bernardo s'imbatte, proprio nel pianerottolo del medico, nella giovane Camilla, attrice anche lei nevrotica, che, durante le riprese, incorre in continue papere, costringendo a innumerevoli ripetizioni di ciak. Nasce fra loro una bizzarra solidarietà, fatta di reciproche confidenze sulle proprie nevrosi, sintomi, pillole e terapie. Se non che la loro intesa viene presto resa tempestosa da Bernardo, che non tollera il transfert amoroso di Camilla per Altieri. Ne segue così una lunga separazione fino a quando i due s'incontrano di nuovo casualmente a Londra, in apparenza guariti: lui per completare le sue ricerche su Hendrix, lei ora libera da Altieri, ma infatuata questa volta per Attilio De Sorges, il regista di teatro col quale lavora. La gelosia di De Sorges e l'improvvisa ricomparsa di Adriana danno una svolta definitiva al loro nevrotico rapporto: Bernardo e Camilla hanno scoperto di essere innamorati.
Note PREMIO DAVID 1992 PER: MIGLIORE ATTORE A CARLO VERDONE, MIGLIORE SCENEGGIATURA (FRANCESCA MARCIANO E CARLO VERDONE), MIGLIORE ATTRICE NON PROTAGONISTA (ELISABETTA POZZI), MIGLIORE FOTOGRAFIA (DANILO DESIDERI), MIGLIOR MONTAGGIO (ANTONIO SICILIANO).
Critica Il film ha un garbo che si impone fin dal principio, un andamento scorrevole con le pause e le accelerazioni poste al punto giusto. Attrice duttile e intelligente, Margherita Buy sa graduare i passaggi dai momenti comici ai parossistici e ai sentimentalismi. (Francesco Bolzoni, L'Avvenire)
Si ride senza risparmio e senza pentirsene dopo. Segno che l'alchimia fra il poliedrico Verdone e Margherita Buy è perfetta. (Tullio Kezich, Il Corriere della sera)
Il film, pur parlando di nevrotici, si snoda compatto e fluido, persino rilassato nei dialoghi intelligenti e nelle situazioni comicamente gustose. (Alfio Cantelli, Il Giornale)
Qui Margherita Buy si conferma interprete sensibilissima. (Fabio Ferzetti, Il Messaggero)
Il merito di Verdone, che si è scritto la sceneggiatura in collaborazione con Francesca Marciano, è nella costruzione di un racconto in cui i tempi comici sono dosati al millimetro, i dialoghi non perdono un colpo, e, soprattutto, i due personaggi sono analizzati con malizia in tutti i loro risvolti psicologici, facendone qualche volta perfino delle macchiette. (Gian Luigi Rondi, Il Tempo)
Il nuovo film di Carlo Verdone, scritto con Francesca Marciano, è divertente e intelligente. (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
Si ride a volontà, senza dover pagare un tributo all'egotismo pretenzioso del campione di boxoffice. (Valerio Caprara, Il Mattino)