Trainspotting

8,1

1996

Regia: D.Boyle

Genere: Drammatico

CAST

Ewan McGregor

Ewen Bremner

Jonny Lee

Kevin McKidd

Robert Carlyle

Kelly Macdonald

Susan Vidler

Peter Mullan

Keith Allen

James Cosmo

Victor Eadie

Shirley Henderson

Finlay Welsh

Hugh Ross

Annie Louise

Billy Riddoch

Eileen Nicholas

Eddie Nestor

Stuart McQuarrie

Dale Winton

Irvine Welsh

Pauline Lynch

Vincent Friel

Kate Donnelly

Kevin Allen

Fiona Bell



TRAINSPOTTING
Anno 1996
Durata 94
Origine GRAN BRETAGNA
Colore C
Genere DRAMMATICO
Specifiche tecniche 35 MM, PANORAMICA
Tratto da Tratto dal romanzo di Irvine Welsh, edito in Italia da Ugo Guanda Editore
Produzione CHANNEL FOUR FILMS, FIGMENT FILMS, POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT, THE NOEL GAY MOTION PICTURE COMPANY
Distribuzione MEDUSA FILM (1996) - MEDUSA VIDEO
Vietato 14
Regia
Danny Boyle
Attori
Ewan McGregor Renton
Ewen Bremner Spud
Jonny Lee Miller Sick Boy
Kevin McKidd Tommy
Robert Carlyle Begbie
Kelly Macdonald Diane
Susan Vidler Allison
Peter Mullan Swanney
Keith Allen Commerciante
James Cosmo Signor Renton
Victor Eadie Secondo uomo
Shirley Henderson Gail
Finlay Welsh Sceriffo
Hugh Ross Primo uomo
Annie Louise Ross Madre di Gail
Billy Riddoch Padre di Gail
Eileen Nicholas Signora Renton
Eddie Nestor Agente immobiliare
Stuart McQuarrie Gavin, turista americano
Dale Winton Concorrente del Game Show
Irvine Welsh Mikey
Pauline Lynch Lizzy
Vincent Friel Padre di Diane
Kate Donnelly Donna
Kevin Allen Andreas
Fiona Bell Madre di Diane
Soggetto
Irvine Welsh
Sceneggiatura
John Hodge
Fotografia
Brian Tufano
Musiche
Damon Albarn
Canzoni: "Deep Blue Day" di Brian Eno, "Lust For Life" e "Nightclubbing" di David Bowie, "Atomic" di Deborah Harry, "Nightclubbing" di Iggy Pop, "Perfect Day" di Lou Reed.
Montaggio
Masahiro Hirakubo
Scenografia
Kave Quinn
Costumi
Rachael Fleming
Effetti
Tony Steers
Grant Mason
Trama Il giovane Mark Renton scappa per le strade di Edimburgo, inseguito da due guardie di un grande magazzino. Fuggendo perde oggetti rubati. Mark è uno di quei ragazzi, voce fuori campo, che hanno rifiutato la schiavitù degli oggetti per dedicarsi ad una onesta e sincera tossicodipendenza. Mark non è solo, vive insieme ad un gruppo di amici ai margini della società; Begbie, uno psicopatico violento ed alcoolizzato, Spud, eroinomane, Sick Boy, uno in grado di tenere sotto controllo la propria dipendenza dall'eroina; e Tommy, che fa di tutto per non cedere a sua volta alla droga. Nel gruppo si inseriscono alcune presenze femminili: Lizzy, la ragazza di Tommy; Gail che sta con Spud; Allison, che non ha un rapporto fisso ma è impegnata ad accudire la figlia di poco più di un anno. Come già in altre occasioni, Renton decide di smetterla con l'eroina e Sick Boy lo segue. L'ufficio per il sussidio di disoccupazione chiama lui e Spud ad un colloquio di assunzione, ma i due fanno in modo di rispondere negativamente alle richieste. In crisi di astinenza, Renton incontra Diane, la accompagna a casa e passa la notte con lei. Svegliatosi al mattino, in cucina trova i genitori di lei, che si rende conto essere minorenne. Poi Renton ruba a casa di Tommy un video in cui lui e Lizzy fanno l'amore. Lizzy si arrabbia e molla Tommy che, depresso, chiede un po' di eroina a Renton, che nel frattempo hadeciso di ricominciare. Comincia allora una serie di furti e saccheggi nei negozi. Spud va in galera, Renton, dopo aver passato qualche tempo dai genitori, va a Londra e trova un lavoro in un'agenzia immobiliare. Ma all'arrivo improvviso dei suoi amici manda tutto all'aria. Perso il lavoro, tutti tornano a Edimburgo, anche per partecipare ai funerali di Tommy. Quindi i quattro (Begbie, Renton, Sick Boy e Spud) vanno di nuovo a Londra, dove c'è la possibilità di vendere un grosso quantitativo di eroina ad un ottimo prezzo. L'affare va in porto. Durante la notte, in albergo, Renton toglie la borsa con i soldi a Begbie e scappa insieme a Spud, dopo aver sottratto il passaporto a Sick Boy. Finalmente libero dalla presenza ossessiva dei suoi compagni, Renton si confonde nella folla. E la voce fuori campo informa che d'ora in poi vivrà come tutti, con il lavoro, la famiglia, il televisore e tutto il resto. Note - REV.MIN OTT. 1996.Critica "Come succedeva nel famoso film di Kubrick - ma senza vero genio estetico - la brutale violenza delle situazioni viene survoltata da continui scarti surreali: accelerazioni ridolinesche, fermi fotogramma, incidenti grotteschi (la cassetta porno scambiata con quella dei migliori cento gol della storia del calcio), incubi fantasmatici, il colpo grosso con accluso tradimento, carrellate nelle vene e tuffi nello schifo del water come nei flutti di un pescoso oceano. I colori squillanti, qualche buona battuta ed il ballonzolio della macchina a mano contribuiscono al precario equilibrismo dell'insieme: compiacimento morboso e/o pericoloso, identikit impietoso ovvero canto irridente ('Ci faremmo pure la vitamina, se fosse illegale!') dell'impossibilità di essere normali? Fatto sta che gli allegri giovinastri di 'Trainspotting' non appaiono meno zombies dei detestati zombies della classe media". (Valerio Caprara, "Il Mattino", 4/10/96). "Un piccolo film artigianale, un irriverente esercizio di stile, un'occasione per ridere al modo britannico con tocchi di humour nero, destinata a diventare per la droga quello che 'Arancia meccanica' è stato per la violenza: un cult per ogni trasgressione morale, sessuale e persino fecale, con spreco di annotazioni sordide sugli eroinomani che scelgono "un'onesta e sincera tossicodipendenza". (Afio Cantelli, "Il Giornale", 2/10/96)